Riportiamo stralci dell' articolo di Repubblica che potete
scaricare cliccando QUI:
«I richiedenti — si legge nel documento che Strasburgo ha
notificato all’Italia chiedendo risposte — lamentano che lo Stato ha mancato di
adottare tutte le misure giuridiche, regolamentari e di informazione della
popolazione miranti a proteggere l’ambiente e la loro salute, in particolare
alla luce degli elementi risultanti da diversi rapporti, tra cui ”Sentieri”
dell’Istituto Superiore della Sanità». «In più — continua il documento —
attraverso i decreti salva Ilva, il governo ha autorizzato la continuazione
dell’attività della fabbrica».
Lo Stato, quindi, pur sapendo dell’inquinamento non avrebbe
bloccato l’impianto. «Richiamandosi agli articoli 2 e 8 della Convenzione dei
diritti dell’uomo, i cittadini — dicono i magistrati di Strasburgo — denunciano
che il loro diritto alla vita e alla vita privata sono stati violati. Sulla
base dell’articolo 13 della Convenzione, lamentano inoltre di non poter
beneficiare di un ricorso efficace per sollevare queste accuse sul piano
interno»
QUESTA STRADA VA ESAMINATA CON CURA E I
182 CITTADINI DI TARANTO CHE L' HANNO INTRAPRESA CON SUCCESSO NON VANNO
LASCIATI SOLI.
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