RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

sabato 17 dicembre 2016

L' ASSESSORE GIORGI, IN UN NUOVO POST, CONFERMA CHE LA PROPRIETA' DI PORTO VECCHIO E' DEL COMUNE DAL 31/12 - MANCANO LE RISPOSTE SULLE SPESE A CARICO DEL COMUNE E SULLA VARIAZIONE DI BILANCIO - E LA DELIBERA DI PRESA IN CARICO ANNUNCIATA IL 2/12 ???


Pochi minuti fa è arrivato un nuovo post dell' Assessore al Patrimonio Comunale Lorenzo Giorgi, che ringraziamo, sulla nostra pagina facebook in cui dice:
La mia risposta faceva riferimento alla situazione della presa in carico degli edifici, su cui dobbiamo fare un'attenta valutazione tecnica e verificare l'eventuale presenza di amianto, piuttosto che di altre problematiche... come per gli edifici di edilizia scolastica provinciale, così come quelli di Porto Vecchio... la proprietà tavolare comunque dal 31.12 diventa del Comune di Trieste"-

La nostra risposta immediata è stata questa:

"
Gentile Assessore, Lei CONFERMA che la PROPRIETA' di Porto Vecchio dal 31/12 sarà del Comune.
E di conseguenza LE SPESE CORRENTI per il mantenimento e messa in sicurezza di Porto Vecchio, spese di cui i cittadini vorrebbero conoscere l' entità e come si intende inserirle nel Bilancio Comunale e con quali coperture finanziarie.

La "presa in carico" dell' area è un atto dovuto a cui il comune non può sottrarsi visto che la proprietà è già attribuita incontrovertibilmente al tavolare. 
In altre parole se il comune non vuole prendere in carico qualcosa di Porto Vecchio deve fare ricorso motivato contro il decreto del giudice tavolare che gli attribuisce la proprietà.
Per cui tutte le valutazioni sugli edifici cui fa riferimento sono del tutto ininfluenti.
Farete questo ricorso?
CHI (ormai è chiaro che è il Comune) E QUANTO PAGA PER LA GESTIONE DI PORTO VECCHIO ?
Sono soldi pubblici e i cittadini hanno il diritto di sapere.
"



Notiamo che l' Assessore fa sottili distinguo fra Proprietà, che comporta in ogni caso la responsabilità delle spese, e "Presa in Carico". 
A tale proposito gli chiediamo informazioni riguardo la DELIBERA DI
PRESA IN CARICO DI PORTO VECCHIO da lui firmata e annunciata sul Piccolo del 2 dicembre (vedi foto in fondo e clicca QUI). 

L' interessante scambio nasceva da alcuni nostri articoli cui potete risalire cliccando QUI. E CHE CONTENGONO DOMANDE SU ALCUNE IMPORTANTI QUESTIONI che invitiamo a rileggere.
.

QUATTRO DOMANDE CHE ATTENDONO ANCORA RISPOSTA:


A) CON QUALI POSTE DEL BILANCIO COMUNALE VERRANNO PAGATE LE SPESE CORRENTI CHE A DETTA DI TUTTI SARANNO ENORMI ?

B) CON QUALE VALORE VIENE ISCRITTO PORTO VECCHIO NEL PATRIMONIO COMUNALE ?

C) PUO' IL COMUNE RIFIUTARSI DI PRENDERE IN CARICO TALE PATRIMONIO EDILIZIO ED URBANISTICO, ANCHE IN PARTE COME SEMBRA DIRE L' ASSESSORE GIORGI, DOPO LA SENTENZA DEL GIUDICE TAVOLARE CHE LO HA ISCRITTO SULL' APPOSITO LIBRO TAVOLARE PUBBLICO, VISTA ANCHE L' ASSENZA DI QUALSIASI OPPOSIZIONE DELL' AMMINISTRAZIONE COMUNALE DURANTE IL PROCEDIMENTO, SENZA CON CIO' INCORRERE IN UN' OMMISSIONE DI ATTI D' UFFICIO?  

D) PUO' IL COMUNE IL 1° GENNAIO 2017 CONTINUARE A RESTARE PRIVO DI UNA "VARIAZIONE DI BILANCIO" APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE RIGUARDANTE I NUOVI, RILEVANTI, CESPITI DI CUI E' DIVENTATO PROPRIETARIO E LE RILEVANTISSIME SPESE CORRENTI PER IL MANTENIMENTO E LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI STESSI, CON UNA PRECISA ATTRIBUZIONE AI CAPITOLI DI SPESA?

Paragonare l' assunzione nel Patrimonio Comunale degli edifici scolastici della ex-Provincia, che qualcuno assurdamente propone di attribuire all' ATER, è fuorviante perchè la proprietà di Porto Vecchio è già attribuita al Comune con decreto del Giudice Tavolare che la ha fatta iscrivere nell' apposito Libro.
La proprietà stabilita dal Tavolare a Trieste coincide con la proprietà a tutti gli effetti ed è probante in modo assoluto.

Il Comune non  ha fatto alcuna opposizione durante il procedimento di intavolazione per cui non può far altro che assumerlo nel Patrimonio Comunale, ad un valore che ci risulta sconosciuto, e PAGARE LE SPESE della sua gestione, di cui non viene reso noto l' importo, se lo si conosce.


Anche perchè al Consiglio Comunale non è stata sottoposta alcuna Variazione di Bilancio malgrado l' enormità degli importi.


Come pagherà il Comune, ovvero i cittadini, questa avventura? 

Intanto rileviamo che il sito specializzato in portualità FAQ-TRIESTE ha ripreso i nostri articoli e lo scambio con l' assessore Giorgi, e pone ulteriori interrogativi, clicca QUI.

LA MAREA STA CRESCENDO...


La delibera di presa in carico di Porto Vecchio risulta già firmata dall' Assessore Giorgi: perchè tergiversa parlando di procedure selettive per Porto Vecchio ?
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2016/12/02/news/al-comune-le-chiavi-del-porto-vecchio-1.14503659


ITALIA ALLO SBANDO - DOPO IL GOVERNO E LA SUA FOTOCOPIATURA TOCCA ALLE DUE CAPITALI ROMA E MILANO - PROSSIMO GIRO IL REFERENDUM SUL JOB-ACT - IL SISTEMA ITALIA NON TIENE PIU' -


Perdere due capitali  in un botto solo è un' impresa notevole.
Le amministrazioni delle due principali città italiane sono in difficoltà per motivi giudiziari a pochi mesi dall' elezione.

A Milano il sindaco Sala del PD, pupillo di Renzi, si è dovuto autosospendere perchè indagato in uno dei numersi scandali legati all' Expò, grande opera-evento che, come sempre in Italia, è occasione di "magnadora". 
Un sindaco autosospeso è una novità perchè le dimissioni o l' inabilità di un sindaco dovrebbero portare a nuove elezioni secondo la legge.

A Roma la Raggi, campionessa dell' onestà e del giustizialismo a 5 stelle, scelta dalla mitica Rete, si appoggiava a persone come l' assessore  Muraro indagata e il funzionario Marra arrestato per corruzione.

Come sempre è la magistratura che detta tempi e modi alla politica:
in Italia è così. 
I governi fotocopia si susseguono, le dimissioni sono sempre per finta come le "autosospensioni".

Ormai si fa fatica a dare una lettura politica e ci si deve accontentare di una interpretazione antropologica e fatalista: il paese nostro confinante è fatto così... è marcio.
Roma è una cloaca che tutto corrompe, come i soldi della dinamica Milano.

L' Italia ormai ospita un solo leader autorevole ed amato: un Papa gesuita argentino di nome Francesco privo di potere temporale ma percepito come benevola guida morale  e che oggi compie 80 anni (Auguri !).

Quello che interessa a noi triestini è che nel paese confinante, al cui governo è affidata l' amministrazione di Trieste dal 1954, si instauri un governo con cui sia possibile trattare  una separazione consensensuale, perchè non desideriamo lasciarci tirare a fondo dal casino italico ma tornare ad essere il porto della Mitteleuropa.
E' una tattica semplice.

venerdì 16 dicembre 2016

Il Mistero di Porto Vecchio - L' ASSESSORE GIORGI INTERVIENE SUL NOSTRO ARTICOLO - CHI SARA' IL PROPRIETARIO DI PORTO VECCHIO IL 1° GENNAIO 2017 ? CHI E COME NE PAGHERA' LE INGENTI SPESE CORRENTI ?


L' assessore al Patrimonio Comunale Lorenzo Giorgi è intervenuto con un post sulla nostra pagina Facebook che riportava l' articolo  "COMUNE - RIFIUTANO LA PROPRIETA' DELLE SCUOLE MA ACCETTANO QUELLA DI PORTO VECCHIO che trovate cliccando QUI .

Il suo intervento è il seguente:
 "Porto Vecchio ed edifici scolastici della Provincia saranno trattati nella medesima forma; per entrare in possesso del comune dovranno essere visionati uno ad uno, catalogati con schede tecniche (che rivelino eventuali presenze di amianto ad esempio) e certificazioni, se esistenti, in merito a sicurezza, CPI ecc. ecc.Se vi basate sul quotidiano locale per esprimere le vs posizioni non so che dire..." Lorenzo Giorgi.


Lo ringraziamo per l' attenzione e, prima di dire la nostra, poniamo a lui ed alla Giunta delle semplici domande, certi di una gentile risposta.

IL PRIMO GENNAIO 2017: 

1) CHI SARA' IL PROPRIETARIO DI PORTO VECCHIO "SDEMANIALIZZATO" ? 
IL COMUNE O QUALE ALTRO ENTE ? L' AUTORITA' PORTUALE ? O DIVENTA "RES NULLIUS", TERRA DI NESSUNO?

2) NELLA MALAUGURATA IPOTESI DI UN SINISTRO ATTRIBUIBILE ALLO STATO DELLE STRADE E DEGLI EDIFICI CHI SAREBBE CHIAMATO A RISPONDERNE ? IL COMUNE O QUALE ALTRO ENTE? O NESSUNO ?

3) CHI SARA' DAL 1° GENNAIO 2017 TENUTO ALLA MANUTENZIONE E ALLE SPESE CORRENTI PER L' AREA IN QUESTIONE ? IL COMUNE O QUALE ALTRO ENTE ? OPPURE NESSUNO?

Se la risposta è IL COMUNE, come sta scritto sul libro Tavolare che a Trieste ha valore probante:

A) CON QUALI POSTE DEL BILANCIO COMUNALE VERRANNO PAGATE LE SPESE CORRENTI CHE A DETTA DI TUTTI SARANNO ENORMI ?

B) CON QUALE VALORE VIENE ISCRITTO PORTO VECCHIO NEL PATRIMONIO COMUNALE ?

C) PUO' IL COMUNE RIFIUTARSI DI PRENDERE IN CARICO TALE PATRIMONIO EDILIZIO ED URBANISTICO, ANCHE IN PARTE COME SEMBRA DIRE L' ASSESSORE GIORGI, DOPO LA SENTENZA DEL GIUDICE TAVOLARE CHE LO HA ISCRITTO SULL' APPOSITO LIBRO TAVOLARE PUBBLICO, VISTA ANCHE L' ASSENZA DI QUALSIASI OPPOSIZIONE DELL' AMMINISTRAZIONE COMUNALE DURANTE IL PROCEDIMENTO, SENZA CON CIO' INCORRERE IN UN' OMMISSIONE DI ATTI D' UFFICIO?  

D) PUO' IL COMUNE IL 1° GENNAIO 2017 CONTINUARE A RESTARE PRIVO DI UNA "VARIAZIONE DI BILANCIO" APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE RIGUARDANTE I NUOVI, RILEVANTI, CESPITI DI CUI E' DIVENTATO PROPRIETARIO E LE RILEVANTISSIME SPESE CORRENTI PER IL MANTENIMENTO E LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI STESSI, CON UNA PRECISA ATTRIBUZIONE AI CAPITOLI DI SPESA?

Parliamo di RILEVANTISSIME SPESE perchè un tecnico comunale (dimissionario) indicava 9 milioni di euro per 100.000 mq: ce ne sono oltre 500.000....(vedi lettera al Piccolo in fondo). 


Nel suo commento l' Assessore Giorgi non ha tenuto conto che le nostre fonti non sono solo le sue pubbliche dichiarazioni NON SMENTITE al quotidiano locale riguardanti la sua firma ad una delibera di Giunta per l' acquisizione al Comune di Porto Vecchio  (clicca QUI) ma soprattutto QUANTO SCRITTO SUL LIBRO TAVOLARE che riportiamo, per l' ennesima volta, sotto e che attribuiscono incontrovertibilmente al Comune la Proprietà di Porto Vecchio (area sdemanializzata) dal 31 DICEMBRE 2016.

Come è noto a Trieste quanto scritto sul Libro Tavolare E' PROBANTE a tutti gli effetti.

La Proprietà viene attribuita sulla base "della deliberazione del Consiglio Comunale n.7 del 22/2/2016" (N.B. NON della legge "Russo" ma della delibera comunale) e NON risulta che l' attuale Amministrazione Comunale abbia mai fatto opposizione nel corso del procedimento tavolare conclusosi un mese fa, nè che abbia adesso iniziato un procedimento di revisione della sentenza del giudice tavolare che è dunque pienamente efficace ed esecutiva.


Pertanto l' Amministrazione Comunale, che non si è mai opposta all' iscrizione della proprietà per evidenti motivi politici, è tenuta a comportarsi di conseguenza adeguando il Bilancio comunale e chiarendo quanti sono i soldi previsti per le enormi spese correnti e da quali poste di bilancio intende ricavarli e con che coperture.
Perchè non lo sta facendo?

In mancanza di chiarezza su questo non resterà che sollecitare la Magistratura Contabile (Corte dei Conti) ad intervenire per chiarire il "Mistero di Porto Vecchio", perchè la procedura indicata dall' assessore Giorgi (" per entrare in possesso del comune dovranno essere visionati uno ad uno, catalogati con schede tecniche (che rivelino eventuali presenze di amianto ad esempio) e certificazioni, se esistenti, in merito a sicurezza, CPI ecc. ecc.")- che non sarà certo espletata in 15 giorni entro il prossimo 1° gennaio - è ininfluente ai fini della Proprietà e degli obblighi e spese da questa derivanti CHE DECORRONO DAL 31 DICEMBRE 2016, come scritto chiaramente sul Libro Tavolare.


L' alternativa è che il Comune rifiuti la proprietà facendo ricorso contro la sentenza del Giudice Tavolare, ad esempio precisando che la delibera comunale non esprimeva in realtà la volontà di accettare la proprietà di Porto Vecchio in assenza di stima di valore e costi ma era una semplice "presa d' atto", per ottenere la revisione di quanto scritto sul Libro Tavolare che a Trieste vale come le Tavole di Mosè.
Ma non ci pare vi sia la volontà politica.


Attendiamo la cortese risposta alle domande.

paolo deganutti

Il Libro Tavolare è chiarissimo la proprietà di Porto Vecchio è del Comune di Trieste dal 31/12/2016


L' intervento di un cittadino su Segnalazioni

giovedì 15 dicembre 2016

PORTO VECCHIO - CHE FINE HANNO FATTO GLI INVESTITITORI SAUDITI DI RUSSO E QUELLI DEL DUBAI DI DIPIAZZA? - INVESTITORI INESISTENTI MA COSTI REALI - SAUDITI E JIHADISTI -


E' stato chiarito, senza ombra di dubbio, che l' inserimento di Porto Vecchio nel patrimonio del Comune comporterà COSTI ENORMI per il medesimo che non ha fondi disponibili, al punto che il Centro Destra, che ha fatto propria la follia dell' urbanizzazione dell' area, ha proposto in Consiglio Comunale di richiedere il 15% dei proventi di eventuali vendite a parziale compensazione delle spese (clicca QUI).

Tuttavia il 15% di zero continua ad essere zero.
Bisogna allora esaminare di quali vedite si parla, a quali acquirenti e investitori e con che tempi.


Il 10 agosto  Dipiazza ha annunciato di aver inviato in Dubai a potenziali investitori il cosiddetto "Piano Strategico" di Ernst & Young (clicca QUI).




Sono passati oltre 4 mesi: si sa qualcosa di questi investitori del Dubai? Non ci risulta.




Dipiazza ha detto anche: "Per i potenziali investitori sarà valutata, insieme all’advisor, la direzione da seguire ".
Si sa qualcosa dei potenziali investitori indicati da Ernst & Young ? Non ci risulta.


Il sen. Russo ha più volte dato ad intendere che ci sono "Fondi o gruppi Sauditi" e di altre nazionalità interessati ad investire in Porto Vecchio (vedi fine dell' articolo del Piccolo, da rileggere per la quantità impressionante di balle a partire da quella che annunciava per l' estate dello scorso anno 2015 "Porto Vecchio sul mercato", clicca QUI).




Si sa qualcosa di questi investitori Sauditi del sen. Russo ? Non ci risulta.


E poi: siamo sicuri di volere questi investitori sauditi a Trieste?
Siamo sicuri che non farebbero quello che hanno fatto in Belgio, trasformando il quartiere di Moleenbeeck in un centro di diffusione dell' islam wahabita e in un covo di terroristi jihadisti ?


Il Belgio ha aperto a questi riveriti investitori nel 1999, con finalità petrolifere.
Il risultato si è visto e ne parla il Sole 24 Ore in questo articolo: clicca QUI.


La scorsa settimana al Circolo Veritas è stato presentato il libro "Eurasia e Jihadismo: guerre ibride sulla Nuova Via della Seta" di qualificatissimi esperti di sicurezza internazionale.
Trieste si candida ad essere il terminal della Nuova Via dela Seta Marittima e l' idea di dare una parte della città ai sauditi non ci piace per niente, soprattutto dopo la lettura di quel libro che consigliamo al senatore.

Il sen. Russo, inguaribile fantasticatore, alla fine dell'articolo dice: "Logicamente saranno questi investitori e non il Comune, come afferma chi agita falsi problemi, a finanziare anche l'infrastrutturazione dell'area».

Infatti adesso per l' area Greensisam, la più pregiata, c'è un contenzioso giudiziario che costerà caro al Comune (clicca QUI), perchè l' investitore NON vuole farsi carico dell' infrastrutturazione e il fondo svizzero che lo appoggiava si è dato alla fuga...

In ogni caso di investitori, sauditi o meno, non c'è traccia.

E nemmeno dei soldi per il Comune.

Noi speriamo solo che tra un po' di tempo il Comune con l' acqua alla gola per le spese insostenibili non finisca per dare Porto Vecchio al primo bandito di passaggio pur di avere qualche soldo.


clicca sull' immagine

PRIMA PAGINA PER LA SERRACCHIANI CHE NON RIDE PIU' DOPO LE BATOSTE ELETTORALI - IGNORATO IL PIANTO DI CITTADINI INQUINATI, LAVORATORI E PENSIONATI

Il Piccolo non ha fatto un buon servizio alla Serracchiani mettendo in Prima Pagina il suo pianto di coccodrillo che è venuto DOPO LE RIPETUTE E INASPETTATE BATOSTE ELETTORALI, non prima.

Dalle amministrative al referendum è stata una frana per la finora troppo sorridente e ambiziosissima ex Rottamatrice ormai sul viale della rottamazione.

Lo stress e la delusione devono essere forti, ed i nervi messi sotto pressione, con i poco edificanti risultati che si sono visti in aula.

Anche l' allegro e maschio Renzi ha avuto un momento di commozione, citando la povera moglie Agnese (e non la Boschi), nel discorso delle finte dimissioni dopo la vittoria del NO al referendum...(clicca QUI).
Come si è visto col conseguente governo fotocopia Renziloni era il classico "chiaghi e fotti" all' italiana.

Se lo stress della sconfitta, dopo una veloce carriera politica ambiziosissima, giocata su due tavoli (regione e Roma) e in discesa (grazie anche all' essere "rottamatrice" e donna in un momento in cui questi sono valori aggiunti) è eccessivo, può ritirarsi a vita privata: pochi la rimpiangeranno.


Non ci si nasconda strumentalmente dietro cose che non c' entrano nulla, come l' essere

donna o nata altrove, non si faccia agiogravia presentandola come una Madonna Addolorata "fragile e autentica (SIC!)": è solo irritante perchè è una donna di potere, come tante altre ci sono: dalla Fornero  alla Boschi alla Merkel.
Qui da noi la società è troppo evoluta sul piano della parità dei sessi per continuare a fare sconti ai politici per motivi di genere o per "commoventi" sfoghi emotivi pubblici.


La Prima Pagina del Piccolo dedicata  a un fatto banale di perdita del controllo emotivo, che può avvenire a chiunque sotto stress (anche a Renzi, come si è visto...), è profondamente irritante: qui si tratta solo di una carriera politica che incontra ostacoli.

Non di problemi veri come quelli dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati, degli abitanti di Servola inquinati che sono colpiti nella loro vita da una politica asservita agli ordini del mondo bancario e finanziario.


Per questi non c'è la prima pagina ma oltraggiosi  e ripetuti annunci di una "ripresa" che nessuno ha visto da parte di politici ridanciani e venditori di fumo (compreso il fumo della Ferriera).

 QUANDO ANCORA RIDEVANO

mercoledì 14 dicembre 2016

GUAZZABUGLIO PORTO VECCHIO: DOV' E' L' OBBLIGATORIA VARIAZIONE DI BILANCIO COMUNALE PER LA PRESA IN CARICO? DOVE I SOLDI PER LE SPESE CORRENTI ? SOLO LE NUOVE MAPPE COSTANO € 300.000 - ED IL RESTO DELLA MANUTENZIONE, MESSA IN SICUREZZA, ASSICURAZIONE ECC? PAGA PANTALONE?


Dunque  l' assessore Giorgi afferma (citiamo dal Piccolo) che dal Comune " è stata approvata la presa in carico di quell’immane patrimonio " di Porto Vecchio, mentre l' altro ieri ha espresso il rifiuto di prendere in carico le scuole della ex- Provincia come previsto dalla legge (nefasta) sulle UTI (clicca QUI).(N.B. Evidentemente il Comune può rifiutare una nuova proprietà troppo onerosa anche se prevista da una legge...)

Dunque la "presa in carico" nel patrimonio comunale sarebbe avvenuta:

1) Prima ancora di conoscere non solo il valore e le spese correnti ma addirittura prima di avere mappe e schede tecniche aggiornate (che invece si pretendono per le scuole funzionanti) e prima di avere mappe catastali rispondenti alla realtà ?
Una operazione che a poker si chiama "BUIO" ma che non è concessa nella pubblica amministrazione dove si usano i soldi dei cittadini.


2) Con che soldi a bilancio visto che "è stato calcolato che solo per pagare i professionisti che dovranno aggiornare le mappe apportando le modifiche, il Comune dovrà spendere 300mila euro" e visto che si lamentano per i tagli che imporrebbero riduzioni ad assistenza ed altri servizi indispensabili?

3) Senza  la Variazione di Bilancio, regolarmente approvata dal Consiglio Comunale, prevista per legge in caso di variazione del patrimonio, in questo caso enorme, e di previsioni di SPESA CORRENTE in questo caso rilevantissima: se costano 300.000 euro solo gli aggiornamenti delle mappe figuriamoci il resto...

4) Confermano quello che diciamo da tempo: " Per il Comune si prospettano spese enormi","spese previste di assicurazione, vigilanza, illuminazione, eccetera" bonifica, rimozione rifiuti e ruderi, messa in sicurezza di edifici e strade ecc.

Dicono:è chiaro che il Comune con il suo solo bilancio non potrà mai farcela ad “assorbire” Porto vecchio. ".
Verissimo: chi paga? 
Manderanno il conto al sen.Russo?


Propongono di chiedere al Governo Renziloni una legge che il 15% dei proventi delle vendite vada al Comune.

Benissimo:  Quali vendite? Quando?  A che investitori? A che prezzo visto che non hano neanche una stima del valore?Per fare che?
Chi paga intanto? 
Ma è semplice: i Triestini o con nuove tasse o con calo di assistenza e servizi.
Hanno già cominciato rifiutando, per eccesso di spese e rischio, la presa in carico delle scuole della ex-Provincia...
E si sono scordati che c'è già un contenzioso milionario per l' area Greensisam, quella più pregiata, con il concessionario che si rifiuta di pagare l' infrastrutturazione primaria.

Le spese, che qualcuno della Giunta Comunale contesta, per gli immigrati e per l' acquisizione della scuole ex-provinciali saranno bruscolini al confronto di quelle per questa avventura senza senso dell' urbanizzazione di Porto Vecchio, e ne pagheranno il costo gli strati più deboli dela cittadinanza, quelli più bisognosi di servizi e assistenza dal Comune.


Noi pensiamo che non combineranno niente, che l' urbanizzazione di Porto Vecchio sia destinata al fallimento, come i progetti turistici basati su ridicoli Musei destinati a restare deserti, e sarà solo un grande costo per la città.

E che necessariamente, finita la sbronza a caro prezzo, Porto Vecchio sarà riutilizzato a fini produttivi riallargando il Punto Franco che tuttora fortunatamente esiste sulla fascia costiera, malgrado Russo ed i politicanti.

A meno che non si conceda l' area ai palazzinari per una speculazione edilizia devastante con gravi conseguenze sulla città esistente in termini di crollo del valore degli immobili e degli esercizi commerciali e di spostamento traumatico del baricentro cittadino con desertificazione di quello attuale.

SONO PAZZI OLTRE CHE VIOLATORI SERIALI DI LEGGI E PROCEDURE DI BUONA AMMINISTRAZIONE.

Ecco l' articolo odierno del Piccolo:
Magazzini in Porto vecchio Scatta il censimento ufficiale Iniziativa del Comune in vista del passaggio di mano previsto il 31 dicembre Stimato in 300mila euro il costo per aggiornare mappe e schede tecniche 

Il censimento dei Magazzini a incominciare da quelli storici e tutelati dalla Soprintendenza ai Beni architettonici, il controllo del loro stato di conservazione, la verifica della corrispondenza con le mappe catastali e tavolari e dell’esistenza di eventuali situazioni di pericolo. È l’operazione che il Comune si accinge a far partire in Porto vecchio dato che il 31 dicembre avverrà il passaggio di mano dal Demanio dello Stato a quello municipale così come previsto dalla legge del dicembre 2014 su emendamento proposto dal senatore Francesco Russo. «Dopo che è stata approvata la presa incarico di quell’immane patrimonio (Quando e come ? ndr)- spiega l’assessore al Demanio Lorenzo Giorgi - in questi giorni ho già fatto una prima riunione con i tecnici del mio assessorato per pianificare il passaggio a una seconda fase che prevederà l’ispezione, con ausilio anche di tecnici dell’Autorità di sistema portuale, di ogni singolo edificio di cui dovrà essere redatta una dettagliata scheda tecnica». «È già trapelato - spiega Piero Camber, capogruppo in Comune di Forza Italia - che in molti casi la situazione reale del patrimonio non corrisponde alle mappe di intavolazione (si acquisisce nel patrimonio comunale con carte false? ndr) perché in decenni e decenni sono state fatte modifiche oppure altre cause hanno alterato la situazione originaria. Èd è stato calcolato che solo per pagare i professionisti che dovranno aggiornare le mappe apportando le modifiche, il Comune dovrà spendere 300mila euro». Dei 650mila metri quadrati complessivi del Porto vecchio, ne passano al Comune circa mezzo milione. La linea di demarcazione tracciata preserva infatti al Demanio marittimo l’intera striscia di costa, l’area dell’Adriaterminal e quella degli stabilimenti balneari e delle società sportive. Gli edifici, secondo quanto riportato su una brochure di qualche anno fa dell’Authority, sono 38 suddivisi in tre tipologie: a un solo piano fuori terra; a due o tre piani fuori terra con cantina e soffitta e ballatoi tra gli avancorpi sostenuti da colonnine di ghisa; a quattro piani fuori terra con cantina, pianoterra e quattro piani superiori con ballatoi. Quelli della prima e seconda tipologia presentano anche una banchina a sbalzo sul piano stradale che ha un’altezza di un metro e che era adatta per i trasbordi cui carri ferroviari o sui veicoli. Quelli del terzo gruppo che sono di costruzione più recente, risalgono cioé ai primi del Novecento, presentano accessi anche a filo di terra. Sono già state ristrutturate l’ex Centrale idrodinamica e l’ex Sottostazione elettrica oltre a una parte del Magazzino 26. «Noi di Italia Nostra nel 2006 - ricorda Antonella Caroli - ne avevamo controllati e censiti 23 di cui 18 ancora da restaurare, ma era stata un’iniziativa priva di ufficialità burocratica». I Magazzini sono disposti su tre strade parallele tra loro: uno stradone centrale e due strade di cui una confinante con la via ferrata, ma si aprono tra di loro anche ampi piazzali. «Ci si potrà sbizzarrire nel proporre l’intitolazione delle nuove vie (Sai che gioia? e a quale prezzo! ndr- dice Giorgi - che entraranno a far parte di un nuovo grande rione che in realtà andrà ad ampliare i due rioni di Gretta e di Barcola». Per il Comune si prospettano spese enormi. È il motivo per il quale il Consiglio comunale su proposta di tre consiglieri di Forza Italia: Piero Camber, Alberto Polacco e Michele Babuder ha approvato all’unanimità dei presenti una mozione per chiedere che almeno il 15% dei proventi derivanti da alienazioni o concessioni dei Magazzini storici rimanga al Comune per permettergli di far fronte alle spese previste di assicurazione, vigilanza, illuminazione, eccetera. (quando, come e a chi ci saranno queste vendite. e intanto chi paga?)«La norma fatta approvare da Russo - spiega Camber - prevede che tutti gli introiti vengano girati all’Autorità di sistema portuale per le infrastrutture del Porto nuovo, ma è chiaro che il Comune con il suo solo bilancio non potrà mai farcela ad “assorbire” Porto vecchio. ( Proprio così e allora ? Chi paga in speranzosa e inutile attesa dei fantomatici investitori??) Chiediamo dunque che il sindaco si attivi presso il Governo per far approvare questa modifica alla legge». 



lunedì 12 dicembre 2016

LA GIUNTA COMUNALE NON DELIBERI LA PRESA IN CARICO DI PORTO VECCHIO DI CUI NON HA NE' IL VALORE, NE' I COSTI DI ESERCIZIO - LE CAPRIOLE DELL' ASSESSORE GIORGI -

  SCHEMA DELLA CARAMBOLE DI GIORGI

La giunta Comunale Di Piazza si accinge a deliberare la presa in carico nel patrimonio comunale del comprensorio di Porto Vecchio.
La invitiamo a non farlo come è sua facoltà, esattamente come sta facendo con le scuole che vengono assegnate al Comune dalla legge sulle UTI (clicca QUI).

Infatti NON E' DISPONIBILE NE' LA STIMA REALISTICA DEL VALORE, NE' LA SOMMA DEI COSTI DI ESERCIZIO DEL COMPRENSORIO DI PORTO VECCHIO.
Nessun amministratore ragionevole può fare carico al Comune, cioè ai cittadini, del pagamento AL BUIO di somme considerevoli.

Abbiamo visto un intervista di Piero Camber, capogruppo di Forza Italia, a FAQ TRIESTE che così dichiarava (clicca QUI) :

"su questo aspetto che lei ha correttamente toccato non posso fare a meno di esprimere la mia perplessità. Gestire un’area di quasi 700 mila metri quadrati e più di un milione di metri cubi di hangar costa moltissimo e tutti i costi, allo stato attuale, sono a carico dell’amministrazione comunale. Nulla, nell’emendamento Russo, lascia intendere che l’operazione possa essere un’operazione a saldo attivo o quanto meno in pareggio per il Comune. Passino i costi della procedura di intavolazione, che saranno una tantum. Quello che davvero peserà sono i costi di gestione: le assicurazioni, la sicurezza, la sorveglianza, le manutenzioni ordinarie e straordinarie, l’illuminazione, le infrastrutture di rete. Certo, possiamo intenderlo come un investimento per la città e sulla città: ma come faccio a costruire un bilancio previsionale, verosimilmente a lungo termine,  senza avere uno straccio di idea sui tempi? Porto Vecchio è sicuramente un rischio che vale la pena di correre: ma dev’essere un rischio calcolato. Muoversi sull’onda emotiva (e per altro non sarebbe la prima volta) potrebbe non portare lontano.

FAQ TRIESTE Anche l’operazione di intavolazione presenta qualche rischio?

PIERO CAMBER  È qualcosa di più di un rischio. L’intera procedura di intavolazione si sta basando su antiche mappe catastali che hanno scarsa corrispondenza con ciò che realmente c’è in Porto Vecchio: se questo fosse ritenuto pregiudizievole dalle competenti autorità, l’ingranaggio si fermerebbe inevitabilmente e a quel punto ci ritroveremmo al punto di partenza. Se per ipotesi, invece, l’intavolazione avvenisse con successo, il rischio non farebbe che spostarsi qualche metro più avanti: infatti, chiunque manifestasse l’intenzione di acquistare, potrebbe doversi confrontare con immobili e piantine non del tutto corrispondenti. Insomma, prima di chiedere l'intavolazione sarebbe stato opportuno verificare lo stato di fatto e attualizzare le schede di ogni singolo edificio."

Forza Italia ha cambiato idea ?
Del resto repentini cambiamente di idea sono piuttosto frequenti si pensi alla ridicola e tramontata idea del Mercato del Pesce in Porto Vecchio, dato per imminente, e alle posizioni contrastanti di Giorgi da consigliere e da assessore.

Per ricostruirle proponiamo le schema dell' immagine sopra:

Il 2 dicembre scorso (QUI) l' Assessore Giorgi (mr. Hyde) ha dichiarato entusiasta  l' apposizione della sua insigne firma alla delibera della Giunta Comunale di presa in carico di Porto Vecchio (SENZA messa a bilancio del Valore e dei Costi Correnti), il 22 febbraio scorso però il consigliere Giorgi (dr. Jekill) NON aveva votato, in Consiglio Comunale la delibera 7 che il Giudice Tavolare ha posto a base del trasferimento
della proprietà dal Demanio al Comune, definendola una semplice presa d' atto inutile e propagandistica (clicca QUI).
Se tale delibera era una "inutile presa d' atto propagandistica" anche il conseguente atto tavolare è privo di valore...
Se non la ha votata, Giorgi non dovrebbe controfirmarne entusiasticamente le conseguenze...

Pertanto appare seriamente motivata la richiesta alla Giunta Comunale di NON deliberare la presa in carico della proprietà di Porto Vecchio che mette sul groppone della cittadinanza spese certe, rilevanti ma non quantificate, per un bene di valore non stimato e per cui non ci sono nè progetti di urbanizzazione seri, nè investitori, nè acquirenti ma solo ipotesi di urbanizzazione campate in aria basate su sogni di un turismo fantasmatico.


Il Comune ed i politici non sono in grado di gestire quell' area, perciò si astengano e la smettano di fare danni: l' unico ente in grado di guidarne un riutilizzo produttivo ci pare essere l' Autorità Portuale.




COMUNE - RIFIUTANO LA PROPRIETA' DELLE SCUOLE MA ACCETTANO QUELLA DI PORTO VECCHIO: AREA E MAGAZZINI FATISCENTI DAL COSTO DI GESTIONE ENORME E SCONOSCIUTO - PERCHE' VOGLIONO FARE DI TRIESTE UN MUSEO -

L' ASSESSORE TUONA PER IL SASSOLINO DELLE SCUOLE MA TACE PER IL MACIGNO DI PORTO VECCHIO

Leggiamo sul Piccolo di oggi (clicca QUI):
"Non ci prenderemo in carico al buio gli edifici scolastici della Provincia - tuona l’assessore comunale al Patrimonio, Lorenzo Giorgi, convinto della necessità di lanciare un deciso grido d’allarme, condiviso anche con il segretario generale Terranova -. Non accettiamo passaggi automatici: ogni stabile deve essere accompagnato dalle certificazioni necessarie che ne documentino la messa a norma. Altrimenti non lo iscriveremo nell’elenco dei beni immobili comunali».

QUESTO PER LE SCUOLE CHE SECONDO LA NUOVA LEGGE DEVONO PASSARE AL COMUNE-

SILENZIO INVECE PER GLI EDIFICI FATISCENTI DI PORTO VECCHIO E PER L' IMMENSA AREA, DI CUI NON SI SA NEMMENO LA STIMA DEL VALORE E I COSTI DI GESTIONE - (clicca QUI)

Ma cosa vogliono fare in Porto Vecchio, dopo il naufragio della geniale ipotesi del "mercato all' ingrosso del pesce"?

Ma MUSEI, naturalmente: il grande "Attrattore Culturale Transnazionale" che attirerà moltitudini di turisti (sic!).
Come ? Trasferendovi, al Magazzino 18, il Museo dell' Esodo Istriano appena inaugurato lo scorso anno dopo lunghi e costosi restauri ed allestimenti ed aggiungendovi la mancia di 157.000 euro... tanto scandalosa di questi tempi che lo stesso consigliere Marini, di quell' area, invita saggiamente a soprassedere (clicca QUI).

Di questa folle situazione - un Comune che si fa carico di aree ed edifici privi di stima di costi correnti e valore per farne musei e ne rifiuta altri che invece sono scuole operanti - abbiamo già parlato negli scorsi giorni QUI e QUI.


Non tirino fuori la scusa che si tratta di atti dovuti perchè l' "emendamento Russo" sulla sdemanializzazione è legge (nefasta): è legge anche l' altrettanto nefasta riforma delle UTI che affibbia al comune le scuole ma destina le tasse alla Regione. Eppure il Comune si può opporre e si oppone all' acquisizione.


Ma le opposizioni, se ci sono, cosa fanno ?




domenica 11 dicembre 2016