RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

sabato 11 giugno 2016

SI CONFERMA CHE SGARBI E' UN INCIVILE - FORSE UN NOTO CRITICO MA POLITICAMENTE UN IDIOTA: COME IL SUO VINCOLO SU PORTO VECCHIO DEL 2001 - EX SINDACO DI SALEMI COMUNE SCIOLTO PER MAFIA - QUESTE PORCATE PUO' ANDARLE A DIRE IN ITALIA: TRIESTE E' UNA CITTA' CIVILE ( e non si parla friulano).




Guardate lo sguaiato comizio di Sgarbi oggi a Trieste cliccando QUI e meditate. 

Come abbiamo scritto nel precedente articolo che trovate cliccando QUI, dove sono elencate le nefandezze fatte da quest' uomo per paralizzare e ridurre al degrado attuale Porto Vecchio (in primis il suo idiota "vincolo architettonico" del 2001), Sgarbi è una sciagura per Trieste. 

Un demagogo con l' io ipertrofico ed esibizionista.


Un incivile che non può permettersi di venire a vomitare cose simili in una città come Trieste.

Nessun cittadino di Trieste città civile, mitteleuropea ed attenta ai diritti civili può accettare cose simili dette in pubblico alla presenza di personalità politiche sghignazzanti.


Non lasciamo che questi italiani vengano qui a trascinarci nelle loro cloache !

Mai con questi barbari !

Essere un noto critico d' arte non vuol dire essere un bravo politico o amministratore come dimostra la vicenda del Comune di Salemi in Sicilia, sciolto per mafia proprio mentre era sindaco Sgarbi, vedi cliccando QUI -
E un critico d' arte, come uomo può essere un cialtrone qualunque che parla "forbito".

Trieste avrebbe dovuto scegliere Menis, con l' appoggio degli indipendentisti, ma non era pronta.
Come non erano pronti coloro che avrebbero dovuto essere in grado di costruire un fronte unitario "antisistema" per offrire un terzo polo credibile agli elettori che sempre più concentrano il voto spazzando via le formazioni minori.
E' stato un grave errore di presunzione che ha permesso ai Partiti della Nazione di giocarsela tra di loro con il risultato deprimente che stiamo vedendo.


Cosolini perderà e gli sta bene.


Dipiazza vincerà inevitabilmente come pronosticano sondaggisti e tecnici.
Ma vincerà con il sostegno di una piccola parte della città.


Invitiamo tutti i concittadini ad andare a votare al ballottaggio ANNULLANDO LA SCHEDA per dare un ceffone, misurabile, a tutti i due Roberti.

Non è molto ma è quello che possiamo fare adesso: dopo il 19, con la cacciata del PD da Roma, e il 23, con la Brexit, molte cose succederanno: ne parleremo nei prossimi giorni.






SBALLOTAGGIO DA SBALLO - CHE SUCCEDE NEL PD E NEL GOVERNO ? IL MINISTRO DELL' AMBIENTE GALLETTI INCERTO SE VOTARE LEGA O PD ! NOTA DEL SEN. FORNARO DELLA MINORANZA PD.


SBALLOTAGGI DA SBALLO
Un lancio dell' agenzia AGI riporta una nota, ripresa su facebook del sen. Fornaro della minoranza del  PD e membro della Commisione Finanza del Senato: una persona seria che conosciamo.
Riguarda il Ministro dell' Ambiente Galletti che era a Trieste pochi giorni fa a certificare la salubrità dell' aria in Ferriera.
Probabilmente è rimasto intossicato.
Il Ministro Galletti del PD, pur dando i segni di dissociazione segnalati, guida il Ministero che ha concesso tutte le autorizzazioni di sua competenza per il Rigassificatore di Zaule.

Ecco il testo:
Bologna: Fornaro (Pd), dirigenti Nazareno richiamino Galletti
(AGI) Roma, 11 giu. - "Il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti per il ballottaggio di Bologna ha dichiarato di non aver ancora deciso cosa votare tra il candidato del Pd e quello della Lega. Ma e' lo stesso ministro del Governo Renzi o un suo sosia bolognese? Non sarebbe il caso che qualcuno dei dirigenti del Pd, richiamasse lui e il suo partito, a un minimo di coerenza, politica?". Lo scrive in una nota il senatore della minoranza Pd, Federico Fornaro."

LA FOLLIA DA BALLOTTAGGIO NON SERPEGGIA SOLO A TRIESTE.



XE MEIO, VERAMENTE...

VI DIAMO OGGI LE NOTIZIE DEL PICCOLO DI DOMANI: IL PISELLO DI SGARBI AL CENTRO DEL BALLOTTAGGIO - ASSESSORE ALLA CULTURA PER DIPIAZZA !

LO SHOW DEL BALLOTTAGGIO CONTINUA !
Dopo il "Rigassificatore Bocciato" per sentito dire in un colloquio privato, avremo Vittorio Sgarbi proposto come assessore alla Cultura della Giunta Dipiazza.

Sgarbi è stato visto aggirarsi per la città, che frequenta talvolta dopo aver posto nel 2001, da sottosegretario ai Beni Culturali, il "vincolo idiota"(copyright arch. Semerani) sui magazzini fatiscenti di Porto Vecchio, impedendo così qualsiasi ammodernamento dell' area da allora paralizzata e in degrado, e dopo essere diventato il coautore del progetto, lautamente pagato, di Greensisam  (Maneschi) sempre in Porto Vecchio.

In verità il restauro parziale del Magazzino 26, costato oltre 16 milioni alla comunità, era servito solo per un breve periodo della "Biennale diffusa" di Sgarbi per poi restare abbandonato per anni.

Stavolta le nostre spie ci dicono che lo scopo della visita non è solo quello di fare propaganda al suo progetto per Greensisam ma di dare una mano a Dipiazza con l' annuncio che sarà lui l' assessore alla cultura.

32 milioni di restauri in Porto Vecchio buttati al vento e senza creare neanche un posto di lavoro, in omaggio alla teoria che vuole trasformare un' area produttiva in una presunta "attrazione turistica".

Essere un quotato critico d' arte non vuol dire essere un bravo amministratore come dimostra la vicenda del Comune di Salemi in Sicilia, sciolto per mafia proprio mentre era sindaco Sgarbi (clicca QUI)


Ma a una parte di Triestini anziani piace essere abbindolata dai venditori porta a porta: fino a domenica 19 ne vedremo delle belle -



BALLOTTAGGIO (quello vero) : NOSTRA INTERVISTA ESCLUSIVA AL CANDIDATO ITALO NAZAJ



Iniziamo la campagna elettorale per il BALLOTTAGGIO (quello vero) di DOMENICA 19 (clicca QUI) intervistando i due candidati.

Oggi è la vota di ITALO NAZAJ  molto noto anche per un grande articolo del giornale locale a lui dedicato (clicca QUI)

Rinascita Triestina: 
Signor Nazaj i suoi detrattori dicono che lei  è inadatto a fare il Sindaco perché deceduto come ha comunicato ufficialmente la sua Lista Cinica (clicca QUI), decesso che alcune fonti attribuiscono a una congiura interna alla sua Lista, ordita da personaggi gelosi del suo successo.

Italo Nazaj:
Stupidaggini di malelingue ! Un sindaco morto è quello che ci vuole per guidare verso il futuro una città moribonda ! Ha già l’ esperienza.

Rinascita Triestina: 
Cosa farà nei primi 100 giorni da Sindaco ?

Italo Nazaj : 
Assolutamente NIENTE !

Rinascita Triestina:
 ? ? ? 

Italo Nazaj: 
Meglio un sindaco deceduto che non fa niente di uno vivo che fa danni come Dipiazza o Cosolini .

Rinascita Triestina: 
Grazie per l’ intervista e per il cinismo.

Italo Nazaj: 
Grazie a voi per avermi permesso di parlare àncora malgrado il complotto interno che mi ha fatto trapassare.


Intervista realizzata dalla Medium Madame Blavatsky col metodo del bicchiere (pieno).



RIGASSIFICATORE: DEBBY E ROBY, IN CAMPAGNA ELETTORALE, DICONO CHE IL MINISTRO AVREBBE DETTO CHE NON SI FA PIU' - MA NON C' E' ALCUN COMUNICATO UFFICIALE DEL MINISTERO- E LE APPROVAZIONI TECNICHE ARRIVANO - POLITICA DEGLI ANNUNCI ? TOIO E ITALO NAZAJ INVECE COMUNICANO CHE A LORO IL MINISTRO NON HA DETTO UN BEL NIENTE !


Basta una frase riferita di un colloquio, riportata da due personaggi in campagna elettorale come la Serracchiani e Cosolini, per sparare titoloni da prima pagina sulla fine del Rigassificatore ?
Anche se sono appena arrivate tutte le autorizzazioni del Ministero dell' Ambiente, come abbiamo documentato prima del Piccolo QUI ?

Adesso la pratica è presso il Ministero dello Sviluppo Economico  la cui Sottosegretaria Simona Vicari lo scorso anno aveva dichiarato che il MISE non può negare l' autorizzazione, dopo il parere positivo del Ministero dell' Ambiente, se non in presenza di nuovi fatti giuridici ostativi: e infatti l' iter procede al suo ministero.
E allora, cambiano tutto delle buone parole di un neoministro in un colloquio privato, nemmeno pronunciate pubblicamente ma solo riportate da due politici impegnati in una impossibile rimonta elettorale ?

Malgrado il Ministero dell' Ambiente (distrutto) mesi fa abbia dato parere favorevole alla costruzione del gasdotto Trieste-Grado-Villesse, necessario a collegare il rigassificatore alla rete nazionale?

Lo stesso Piccolo sotto il titolo trionfalistico usa il CONDIZIONALE dubitativo: " Il fatidico “the end” dovrebbe essere stato impresso in via definitiva dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda in occasione di un colloquio con il governatore della Regione Fvg Debora Serracchiani e con il sindaco di Trieste Roberto Cosolini".

PERCHE' NON C'E' UN COMUNICATO UFFICIALE DEL MINISTERO, e nemmeno un intervento pubblico e diretto del Ministro ?

Parole sensate ma ovvie sono venute dal Commissario D' Agostino che è tenuto istituzionalmente ad avere un' alta considerazione delle parole del Presidente della Regione e del Sindaco: " Possiamo dire ai nostri investitori che non c’è più la spada di Damocle del Rigassificatore".
Tuttavia forse gli investitori interessati ad un terminal portuale vorrebbero avere anche qualche documento ufficiale, come un diniego dell' autorizzazione, di cui però non c' è traccia.

In serata TOIO e ITALO NAZAJ, i due "veri candidati (clicca) " al Ballottaggio di domenica 19, hanno diramato un comunicato congiunto  in cui confermano che a loro, invece, il Ministro Calenda non ha detto proprio niente ! Anzi non li ha neanche ricevuti e nemmeno risposto al telefono !

Non sarà l' ennesima POLITICA DEGLI ANNUNCI del PD ?




venerdì 10 giugno 2016

RENZI: E' SOLO UN VOTO LOCALE ! E' PER QUESTO CHE E' VENUTO A TRIESTE IN CAMPAGNA ELETTORALE INSIEME A UNA PROCESSIONE DI MINISTRI MAI VISTA PRIMA !


PERDERE LE ELEZIONI MA VINCERE NEI FATTI - PUNTI FRANCHI SOTTO CONTROLLO DELL' AUTORITA' PORTUALE E NON DELLE DOGANE ITALIANE E PRESENTATI A SHANGHAI - SAN ZENO E SANT' AGOSTINO DANNO UNA MANO A S. GIUSTO PER FARE IL MIRACOLO - I PUNTI FRANCHI, FINORA DEMONIZZATI COME ANACRONISTICI, SONO INVECE UNA RISORSA ! ANZI, UN' ARMA !



MIRACOLO A TRIESTE !
Il Piccolo parla dei Punti Franchi come di una risorsa: addirittura un' arma !


I Punti Franchi non solo vengono sottratti agli artigli delle Dogane Italiane e messi sotto la gestione dell' Autorità Portuale interessata a sviluppare i traffici, ma addirittura presentati in Cina a Shanghai come un PLUS formidabile del nostro porto lasciatoci in eredità dal Trattato di Pace del 1947 che degli stupidi ignoranti hanno finora fatto oggetto di dileggio.


Poco più di due anni fa quando Rinascita Triestina ha iniziato la sua attività sul Web con la PIATTAFORMA PORTO 2104 (scaricala QUI) parlare di Punti Franchi era un' eresia da "adepti dell' allegato VIII", oggetto di ostilità e scherno da parte del Pensiero Unico che ha avuto il suo alfiere in Federico Pacorini, ex candidato sindaco del PD, e il suo megafono nel Piccolo, per cui i Punti Franchi erano una "cosa obsoleta da nostalgici immobilisti".

Bene, se quello che viene annunciato oggi sul Piccolo è vero, se è vero quanto detto dal Commissario Zeno d' Agostino alla Rai (clicca QUI, dal minuto 14) metà della nostra PIATTAFORMA PORTO 2014 si realizza: metà dell' Allegato VIII diviene realtà.


Vale la pena perdere le elezioni se il "premio di consolazione" è questo.


Questo NON sarebbe successo se non ci fosse stato un movimento popolare indipendentista che ha posto al centro del futuro di Trieste il PORTO FRANCO INTERNAZIONALE anzichè i fumi fantaturistici del PD.


NON sarebbe successo se il frutto migliore di questo movimento non fosse stata la costituzione di un sindacato indipendente dei lavoratori del porto, il CLPT ormai maggioritario, che ha posto al centro della sua azione l' applicazione dell' Allegato VIII.


Non sarebbe successo senza la testardaggine e lo spirito di sacrificio di centinai di militanti triestini che in cambio hanno ricevuto solo denunce e insulti.

Non sarebbe bastato l' arrivo di un tecnico capace e intellettualmente onesto come Zeno D'Agostino se fin dal primo giorno non fosse stato informato e pressato sulla questione del Porto Franco Internazionale e dell' Allegato VIII, da un movimento esterno e da un sindacato interno capace di indire scioperi maggioritari.

E' una vittoria parziale, ma pur sempre una vittoria che dimostra che la linea perseguita dalla "Piattaforma Porto 2014" è giusta e fruttuosa.


Errori ne sono stati fatti ed il disastro elettorale dimostra che bisogna lavorare sodo per formare una nuova classe dirigente triestina, capace e responsabile.


Bisognerà verificare se tutte le dichiarazioni odierne corrispondono a verità.

Siamo ancora in campagna elettorale e le balle elettorali continuano a fioccare.
Bisogna dar credito alla Serracchiani quando pochi minuti fa ha dichiarato che il Rigassificatore non si farà e che il Governo non lo vuole più  mentre il Ministero ha appena concesso le autorizzazioni il 30 maggio?
Solo i FATTI potranno dirlo.


Intanto però l' inversione completa di rotta sui Punti Franchi trasformati da "ostacolo" in "arma" dimostra che questo muro lo abbiamo sfondato e la breccia è aperta.



Questo il testo dell' articolo del Piccolo ( se la prendono con Capodistria come scusa per non dover ammettere l' inversione di marcia):

L’arma dei Punti franchi contro i concorrenti sleali 
Diramate le nuove disposizioni sui vantaggi presenti nelle aree a regime speciale Il direttore delle Dogane: «Capodistria salta i controlli per velocizzare i traffici».

Il comportamento della Slovenia per quanto riguarda i controlli doganali nel porto di Capodistria non è al di sopra di ogni sospetto il che finisce per danneggiare Trieste. Pesanti le dichiarazioni rilasciate ieri dal direttore interregionale delle Dogane Maurizio Montemagno a margine della conferenza stampa svoltasi all’Agenzia delle Dogane in cui sono state annunciate le nuove disposizioni e agevolazioni dei Punti franchi di Trieste. «La concorrenza della Slovenia alle volte può essere sleale - ha denunciato Montemagno - perché la rapidità delle operazioni dovrebbe essere sempre coniugata con l’esigenza dei controlli. Chi è preposto a una certa funzione - ha spiegato - deve sempre controllare determinate spedizioni a rischio. Se non lo fa viene meno alla propria funzione. Compito dell’Unione europea è anche facilitare i commerci, ma logicamente senza saltare i controlli. In realtà, potremmo paragonare i 28 Paesi dell’Ue a 28 portieri: alcuni sono molto attenti per non far passar ciò che non deve, altri un po’ disattenti, altri ancora preferiscono girarsi dall’altra parte. Nei singoli Stati vi sono legislazioni diverse e in quelli del Nord ad esempio vi è meno sensibilità nei confronti di certe tipologie di frodi. A Capodistria a causa della vicinanza con Trieste e dunque per motivi di concorrenza non sempre viene controllato tutto quello che dovrebbe essere controllato: non è uno scoop ciò che affermo - ha concluso Montemagno - ma un dato di fatto». Trieste dunque rischia di restare indietro per questo motivo, ma non può nemmeno essere competitiva con la Slovenia dal punto di vista dei costi. I Punti franchi dunque di cui ora l’Agenzia delle Dogane e l’Autorità portuale hanno diffuso una nuova versione delle Disposizioni di servizio, con le loro agevolazioni in grado di attrarre investitori e traffici anche in questo “derby”, oltre che per quanto riguarda la concorrenza in generale, potranno essere la carta vincente. Tanto più adesso che l’area franca tolta dal Porto vecchio viene ricollocata in cinque nuovi settori: l’interporto di Fernetti, l’ex stazione di Prosecco, l’ex Aquila dove sorgerà il terminal ro-ro di Teseco, il Canale navigabile di Zaule e le Noghere, e potrà essere sfruttata non solo per scopi strettamente portuali, ma anche logistici e, a certe condizioni, manifatturieri. Le agevolazioni triestine (ad esempio il fatto che la durata di permanenza delle merci in deposito non è soggetta ad alcuna limitazione) saranno recepite anche nel testo della nuova legge sui porti. Lo ha sostenuto il commissario dell’Autorità portuale Zeno D’Agostino che ha anche annunciato che questo must tutto triestino sarà illustrato ai consulenti legali degli operatori logistici cinesi al Transport logistic di Shanghai, grande fiera mondiale della logistica che si apre martedì prossimo e alla quale Trieste sarà presente. «Queste disposizioni - ha spiegato il commissario dell’Authority - colmano il vulnus prodotto dalla mancata emanazione dei cosiddetti decreti attuativi del regolamento dei Punti franchi e forniscono certezza giuridica agli operatori e agli investitori anche con specifici riferimenti a quell’Allegato ottavo del Trattato di pace che era una continua discussione da osteria che ora finalmente deve essere troncata». In base al Protocollo d’intesa con l’Authority firmato già l’estate scorsa, le Dogane contribuiscono, snellendo le procedure a velocizzare i traffici anche con l’aiuto dell’informatica dal momento che il porto mette a disposizione la propria piattaforma tecnologica. Non svolgono infatti, come sottolineato dallo stesso direttore interregionale, solo l’aspetto repressivo. «Anche le amministrazioni doganali - ha specificato Montemagno - vengono messe in concorrenza perchè possono contribuire a velocizzare o meno i traffici, in primis con i tempi di sdoganamento. Chi punta ad attrarre traffici sarà in grado di farlo anche sulla base dei tempi di sdoganamento e non soltanto grazie al bagaglio infrastrutturale. È anche prevista - ha aggiunto - a favore degli operatori una procedura di accreditamento che va sotto il nome di “Aeo”, acronimo inglese di “Operatore economico autorizzato”: attraverso un’istanza all’Ufficio doganale una società è in grado di farsi dare un certificato che le fornisce una patente dal punto di vista della solvibilità e della sicurezza: in questo modo le viene abbattuta in percentuale notevole la serie di controlli doganali da subire». (Silvio Maranzana)

giovedì 9 giugno 2016

BALLOTTAGGIO - DATI FINALI DEL NOSTRO SONDAGGIO: E' INDETTO IL BALLOTTAGGIO (QUELLO VERO) fra TOIO e ITALO NAZAJ - DOMENICA 19 PARTECIPATE ! SI APRE LA CAMPAGNA DEI DUE "VERI CANDIDATI" ! DIFFONDETE !


DOPO 36 ORE IL SONDAGGIO TRA I NOSTRI LETTORI E' CHIUSO ED IL RISULTATO E' QUESTO:
hanno  partecipato 3.416 lettori (nostro RECORD !)
*** Annullare le schede, votando i candidati TOIO e ITALO NAZAJ : 51%
*** Non votare 6 %
*** Votare Cosolini 25 %
*** Votare Dipiazza 16 %
*** Non so 2 %


Preso atto della volontà della maggioranza assoluta dei nostri lettori,


Visto che il sondaggio è stato avviato con l' articolo visibile cliccando QUI,

Visto che neanche una visita di papa Francesco in Porto Vecchio ormai può più salvare Cosolini (come riconosciuto da sondaggisti, osservatori e ormai pure da molti del PD),

Considerato che i nonni triestini hanno concentrato il voto sul "nonno innamorato" come rappresentante della categoria,

Si procede ad indire il 


BALLOTTAGGIO  (QUELLO VERO)
TRA I PIU' PRESTIGIOSI CANDIDATI DI QUESTE ELEZIONI
:



TOIO  vs.  ITALO NAZAJ


d'ora in poi chiamati i "veri candidati"
e che vinca il migliore !


Viene indetta anche una adeguata Campagna Elettorale.

REGOLE D' INGAGGIO:


1) SI VA A VOTARE DOMENICA 19 e, sulle stesse schede "ufficiali" del "Falso Ballottaggio Ufficiale", esito infausto delle elezioni del 5 maggio, si esprime il voto per uno dei "veri candidati"


2) Si scrive su detta scheda IN GRANDE il nome del "vero candidato" prescelto in luogo di Cosolini o Dipiazza, che non sono più considerati candidati credibili, con la seguente dicitura:
TOIO XE MEIO !

oppure
ITALO NAZAJ XE MEIO ! (si può scrivere anche solo NAZAJ tralasciando Italo);
le schede "ufficiali" risulteranno così purtroppo ufficialmente annullate, ma noi le considereremo valide ugualmente.

Chi vuole può liberamente aggiungere sue considerazioni filosofiche sulla situazione complessa dello Stato Italiano.

3) vince il "vero candidato" che ha ricevuto più voti

4) se le schede annullate dal voto a TOIO o NAZAJ saranno più di 3.333 VINCONO ENTRAMBI I CANDIDATI, E TRIESTE DIVENTERA' LA PRIMA CITTA' CON DUE SINDACI !
Datevi da fare per far raggiungere questo ambito primato alla nostra amata città !



Le pagine dei due veri candidati al ballottaggio le trovate cliccando sui nomi sotto:
TOIO
ITALO NAZAJ




BALLOTTAGGIO - NOSTRO SONDAGGIO: DATI DI 24 ORE DI CONSULTAZIONE - SI CHIUDE OGGI A MEZZANOTTE:PARTECIPATE !


DOPO 24 ORE IL SONDAGGIO TRA I NOSTRI LETTORI DA' QUESTO RISULTATO:
Hanno finora partecipato 2.103 lettori
Annullare votando i candidati TOIO e ITALO NAZAJ . 48,39 %
Non votare 6,45%
Votare Cosolini 29,03 %
Votare Dipiazza 16,13%
Non so 0%
Di questo passo ci si avvia verso la convocazione ufficiale del BALLOTTAGGIO (QUELLO VERO) TRA ITALO NAZAI E TOIO da realizzare utilizzando le schede elettorali domenica 19.
Il sondaggio si chiude oggi alle ore 24.

Vi invitiamo a partecipare al sondaggio ed a diffonderlo tra amici e conoscenti:


(Partecipate facendo scorrere la barra a destra del riquadro sotto, cliccando sulle freccette della casella, scegliendo la risposta e premendo il bottone REGISTRA VOTO. po aver scelto - Sondaggio gestito autonomamente da Survey Monkey che consente un solo voto) Crea la tua indagine per il feedback degli utenti




I PENSIONATI TRIESTINI HANNO VOTATO DIPIAZZA IN RISPOSTA AGLI ALLARMI DELL' INPS DI BOERI ? INTERESSANTE ANALISI: LA MAZZATA FINALE A ORSO YOGHI E' ARRIVATA DALLA POLITICA DI RENZI (E SERRACCHIANI) .

INPS PENSIONI

Inchiesta in 3 puntate
Cosolini ha puntato molto sul dimostrarsi legatissimo a Governo e Regione, con processioni di ministri e appelli della Serracchiani, MA...
TRIESTE, CAPITALE DEI PENSIONATI, È L'ESEMPIO PERFETTO. LA DISFATTA DELL'USCENTE DEL PD, COSOLINI, FA CAPIRE CHE I PENSIONATI S'INFORMANO E VOTANO IN MANIERA CONSAPEVOLE. SE CADE RENZI, CADE L'ECONOMISTA CHE PROMETTE SFRACELLI PER LE LORO VECCHIAIE
1. C'E' UN GENIO DIETRO GLI INSUCCESSI ELETTORALI DI RENZI? MENTRE IL PREMIER SI AFFANNA PER RACCOGLIERE QUALCHE VOTO IN PIU', IL PRESIDENTE DELL'INPS TITO BOERI E' RIUSCITO A FAR SCAPPARE UNA VALANGA DI CONSENSI. ECCO COME, IN UNA DAGO-INCHIESTA A PIÙ PUNTATE
2. IN UN PAESE DI 16 MILIONI DI PENSIONATI, IL BOERI SBOLOGNATO DA CARLO DE BENEDETTI DALLA SUA FONDAZIONE PER TOGLIERSI UN PESO ECONOMICO, HA TERRORIZZATO CATEGORIE NUMEROSE E INFLUENTI, DALLE FORZE DELL'ORDINE AI SACERDOTI, CON ANNUNCI E INEFFICIENZE 

Alla diffusione dei risultati elettorali, pochi hanno guardato al clamoroso risultato di Trieste. Una piccola città di confine, (QUESTO SIAMO PER L' ITALIA CHIARO? Chiaro anche a chi smania di restarci? ndr) nulla al confronto di Roma, Milano, o Napoli. Eppure, la disfatta del Sindaco uscente del PD, Tosolini - rimasto sotto il 30%, mentre il vecchio Sindaco Di Piazza tornava inaspettatamente in auge - è un ottimo indicatore. Trieste, infatti, è la città dei pensionati. Un voto che ha fatto emergere il malumore verso la semina di panico e incertezze che ha caratterizzato la gestione mediatica e inconcludente di Tito Boeri alla Presidenza deIl'INPS.
I 16 milioni di pensionati italiani, infatti, vogliono star tranquilli. Vogliono certezze. Il contrario dei continui elettroshock somministrati da Boeri, con gli annunci di riforme (che non sta a lui fare, né proporre) che hanno continuamente costretto il Governo a smentire e precisare, con crescente irritazione. I pensionati hanno un reddito fisso, e antenne sensibili: leggono i giornali, i bollettini di settore, molti s'informano online su forum dedicati. E soprattutto votano. Votano ancora in massa, diversamente da millennials, generazioni X, Y e Z.

Leggere di nuovi assegni sociali da pagare con la fiscalità generale spaventa. E ancor più le continue campagne di minaccia verso le pensioni di dirigenti d'azienda, magistrati, Forze dell'ordine (persino i sacerdoti!).

Paradossalmente, anche gli annunci di voler ridurre i vitalizi agli ex parlamentari sortiscono l'effetto opposto: il pensionato sa bene che dietro quella misura retroattiva - popolare presso il pubblico, ma impervia, perché di competenza del Parlamento, e con le porte sbarrate dalla Corte Costituzionale - si possono nascondere più facilmente altre misure retroattive. Ad esempio, contro chi percepisce pensioni slegate dai contributi effettivi (quindi col metodo retributivo). Si tratta di assegni meno robusti ma molto più numerosi, capaci di spremere non qualche decina di milioni, ma qualche miliardo di euro.
Intanto, centralini e impiegati dell'lNPS mostrano la corda di fronte a richieste che fanno emergere i ritardi organizzativi e le complicazioni burocratiche fatte di codici che cambiano ogni tre mesi, richieste vessatorie agli sportelli di inutili fotocopie di documenti, errori blu nelle "buste arancioni", e così via. Perché i professorini sanno scrivere e fare conferenze, ma non certo organizzare macchine complesse.

BOERI E LA FAMOSA "BUSTA ARANCIONE" CHE HA PROVOCATO TANTE DELUSIONI

LE ELEZIONI E IL TLT IN UN ARTICOLO ODIERNO DEL PROF. BARTOLE - COSA NE PENSIAMO.



Sul Piccolo di oggi troviamo un commento sul voto “indipendentista” del costituzionalista prof . Sergio Bartole, che in realtà è un necrologio per il TLT.


 Malgrado la stima per la dottrina giuridica  del prof. Bartole, 
in premessa dobbiamo rettificare  alcuni dati che ci propone quando si cimenta in questioni elettorali: le tre liste indipendentiste concorrenti hanno totalizzato 3.330 voti. Sono 732 in più di Un’ Altra Trieste Popolare che è quella che ha eletto un consigliere ed è la più votata fra le liste non in una coalizione.

Proprio la presentazione di tre liste concorrenti ha convinto diversi elettori di area a votare direttamente 5 Stelle, cosa plausibile visto l’ elevato successo del “Voto Disgiunto” da noi suggerito che ha portato Paolo Menis ad avere più di 5.000 voti in più rispetto alla sua lista.
Non dimentichiamo inoltre che molti elettori di area indipendentista si sono astenuti sia spontaneamente vista la frammentazione delle liste indipendentiste, sia su sollecitazione degli astensionisti del MTL.


Chiarito questo resta evidente che l’ esito di queste elezioni non depongono a favore di un consenso alla ipotesi del TLT, per quanto nessuno ne abbia fatto una specie di referendum, avendo ciascuna lista piuttosto puntato su programmi amministrativi: sia UpT che la lista Potenza il TLT non lo avevano nemmeno nel simbolo…


L’ argomentazione del prof. Bartole è giuridica e in stile dotto.
Ma, secondo noi, la questione del TLT non è giuridica ma geopolitica e geoeconomica.


In questo Rinascita Triestina si è sempre differenziata da chi aveva fatto del TLT una questione di mera giurisprudenza, da discutere in qualche tribunale, trasformando un movimento popolare in una congregazione di aspiranti avvocati dilettanti (il famoso "gavemo le carte").


L’ idea di uno "stato indipendente di Trieste" è stata proposta ufficialmente prima della Grande Guerra da Valentino Pittoni, deputato socialista al Parlamento di Vienna e fondatore delle Cooperative Operaie di Trieste recentemente assassinate dal sistema partitico italiano col concorso attivo del PD, per preservare queste terre dall’ “attrito” fra Impero e neostato italiano in fase imperialista e aggressiva (Guerra di Libia ecc.).
Il prof. Bartole lo sa bene essendo anche lui proveniente dall’ area socialista.


La questione di Trieste, e del TLT, in realtà nasce con la separazione, VIOLENTA e
senza che fosse mai stato convocato un referendum popolare, del Porto dell’ Impero dal suo entroterra naturale mitteleuropeo, per essere inglobato in un contesto statale ostile ed arretrato: quello italiano.

Contesto statuale italiano in cui Trieste è sempre stata corpo estraneo e marginale e mai integrata sotto il profilo economico prima ancora che politico.


Da lì sono nati 100 anni di grave decadenza economica e sociale, inevitabile col taglio delle radici che apportavano linfa vitale.
Di soprusi nazionalisti, di trasformazioni etniche imposte, di soffocamento della cultura mitteleuropea, di repressione violenta delle nazionalità autoctone diverse da quella italiana.
Questo ha determinato la presenza ENDEMICA a Trieste di istanze indipendentiste e fortemente autonomiste che periodicamente, come un fiume carsico, irrompono impetuose in superficie sotto varie forme.


Stavolta, visto il giustizialismo giudiziario imperante nell’ opposizione, ha preso la forma prevalente di rivendicazioni giuridiche legalitarie, talvolta in forma ossessiva e disattenta alle tematiche sociali ed economiche sottostanti.
Ma il sottostante resta la ribellione alla decadenza economica, civile e politica della città.


Il fiume carsico delle istanze indipendentiste, autonomiste, antinazionaliste ogni volta ricerca una RAPPRESENTANZA POLITICA ED ISTITUZIONALE, che non ha trovato nemmeno in queste elezioni vista la pochezza dei gruppi dirigenti, talvolta travolti da deliri ipergiuridici e personalistici, che si è concretizzata nella sciocchezza di tre liste in concorrenza e un rumoroso gruppo astensionista sullo stesso segmento di mercato politico.
UpT aveva ambizioni di allargarsi: ma per questo ci vuole professionalità e preparazione che, evidentemente, non c' erano.


I fiume carsico si è disperso, TEMPORANEAMENTE come altre volte, in più rivoli e in parte rifluendo nel sottosuolo della città.


Bogdan Novak conclude il suo libro
Trieste 1941-1954. La lotta politica, etnica e ideologica “ pubblicato per l’ Università di Chicago nel 1970, osservando che la “questione di Trieste”non è chiusa: “basterà una crisi dello Stato e dell’ economia italiana perche Trieste ricominci a guardare al suo entroterra storico e naturale” cui è legata da un destino geopolitico economico e storico più forte di una tornata elettorale balorda.


Lo Stato italiano impedisce a Trieste di far parte della Macroregione Danubiana mentre la inserisce in quella “Adriatico-ionica” insieme a Puglia e Sicilia (vedi in fondo).
Grandi cambiamenti sono in corso a livello mondiale: la Cina con la sua Nuova Via della Seta vuole arrivare nel Nord Adriatico, i paesi dell’ area danubiana stanno ritrovando una sintonia all’ interno di un’ Europa comunitaria in crisi per la prevalenza del capitale finanziario sull’ economia reale, la Russia persegue il suo sogno di uno sbocco nel Mediterraneo e così via.


Trieste è in una posizione strategica in tutto questo e lo Stato Nazionale Italiano in crisi economica, politica, sociale e morale le sta stretto: e questo malgrado il voto degli anziani triestini che si sono rifugiati nel “nonno innamorato” e non certo nel PD, cui è vicino il prof. Bartole, che ha pochi motivi di gioire dei risultati elettorali.


Stiano tranquilli. Trieste non morirà città provinciale ed emarginata dello Stato (comatoso) italiano guidato da uno smargiasso fiorentino.
Spiace che tanta dottrina si sprechi per questo esito infausto.
Molte cose hanno da succedere ancora sullo scenario internazionale.



BALLOTTAGGIO - NOSTRO SONDAGGIO: PRIMI DATI DI 12 ORE CONSULTAZIONE - SI CHIUDE OGGI A MEZZANOTTE:PARTECIPATE !

Ieri abbiamo lanciato un sondaggio su cosa fare al Ballottaggio: per l' articolo clicca QUI.

Abbiamo i primi risultati di 12 ore di consultazione:
Hanno finora partecipato 870 lettori
Annullare votando i candidati TOIO e ITALO NAZAJ . 43,86 %
Non votare 7,02%
Votare Cosolini 26,32 %
Votare Dipiazza 22,81 %
Non so 0%


Malgrado lo stesso Piccolo oggi cominci a preparare i lettori ad una inevitabile e irreparabile sconfitta di Cosolini notiamo quel 26,32% che vuole ancora votarlo, come se servisse a fermare la destra nazionalista di Dipiazza. 
In realtà i giochi sono ormai fatti come dicono tutti i sondaggisti e gli osservatori: il divario di quasi 12 punti è incolmabile.
Notiamo anche quel 22,81% per Dipiazza, che non ha però bisogno di alcun aiuto per affermarsi.
Pensiamo che queste percentuali, più alte delle nostre aspettative, siano da collegare con le sollecitazioni e inviti che abbiamo ricevuto questi giorni a schierarci per l' uno o per l' altro.
Infatti è stata notato dagli addetti ai lavori il successo notevole della nostra campagna per il VOTO DISGIUNTO A  MENIS: che ha avuto personalmente oltre 5.000 voti in più della sua lista.
Li deluderemo perchè non appoggeremo mai candidati dei Partiti della Nazione vecchi e nuovi.

Vi invitiamo a partecipare al sondaggio ed a diffonderlo tra amici e conoscenti:

(Partecipate facendo scorrere la barra a destra del riquadro sotto, cliccando sulle freccette della casella, scegliendo la risposta e premendo il bottone REGISTRA VOTO dopo aver scelto - Sondaggio gestito autonomamente da Survey Monkey che consente un solo voto)

Crea la tua indagine per il feedback degli utenti


mercoledì 8 giugno 2016

RIGASSIFICATORE PARERE POSITIVO DEL MINISTERO IL 30 MAGGIO - NOTIZIA OSCURATA DALLA CAMPAGNA ELETTORALE - I DOCUMENTI DA SCARICARE

Nella processione di ministri giunti a Trieste per la campagna elettorale del PD c' era anche Galletti, il ministro dell' ambiente, che si è ben guardato di parlare dell' approvazione da parte del suo ministero del RIGASSIFICATORE di Zaule avvenuta il 30 maggio, limitandosi a lodare le salubri condizioni della Ferriera nel corso di una visita.

La determinazione DVA-DEC del 30/5 CONCLUSA CON ESITO POSITIVO citata dal sito del Ministero nella immagine sopra la potete scaricare cliccando QUI.

La VIA-VAS (verifica impatto ambientale del 16/5/16) del Ministero la potete scaricare cliccando QUI.
La pratica completa di tutte le autorizzazioni ambientali è adesso presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) che ha già dichiarato lo scorso anno che NON PUO' NEGARE L' AUTORIZZAZIONE DEFINITIVA se tutti i pareri tecnici precedenti sono favorevoli: e come vediamo lo sono.

In tutta la confusione generata in questa campagna elettorale la cosa è passata in secondo piano visto che sono stati enfatizzati i 50 milioni assegnati provvisoriamente dal CIPE al Ministero della Cultura per interventi (ovviamente nelle competenze culturali del ministero che non si occupa di fogne e infrastrutture)  nell' area di Porto Vecchio.
Soldi che comunque il ministero ha affidato alla gestione della Regione (ovvero Serracchiani) che tiene i cordoni della borsa.

Se questa storia del RIGASSIFICATORE di Trieste è già risolta, perchè continuano ad essere emesse autorizzazioni ministeriali?

Preoccupa anche che Dipiazza, ormai quasi certamente futuro sindaco, sia sempre stato un acceso sostenitore del Rigassificatore, anche se adesso sembra essersi convertito (a parole elettorali) come S. Paolo folgorato sulla via di Damasco (o è solo la via del Ballottaggio ?).