Nella foto il barbone "cetnico" del Presidente del partito fascista "Casa Pound"
Siamo nel pieno delle
celebrazioni nazionaliste e guerrafondaie del centenario della “vittoria”
italiana a tavolino nell’ Inutile Strage.
Ieri 26 ottobre, 64° anniversario dell’ arrivo dell’ amministrazione civile italiana in seguito al memorandum di Londra pomposamente chiamata “Seconda Redenzione”, si sono svolti alzabandiera e ammainabandiera tanto solenni quanto deserti.
Si è svolta anche la fiaccolata dei “Pro Patria” triestini per celebrare la “Vittoria” del 1918.
Poche decine di persone notate più per la turbativa al traffico che per il loro numero e che fanno parte del tollerato folklore locale.
Questa è la misura reale dell’ nazionalismo italiano a Trieste che ha gli artigli spuntati da quando la gente si è resa conto di che tremendo disastro sia stato per Trieste l’ annessione allo scassatissimo e arretrato stato italiano.
Se vogliono fare manifestazioni con numeri devono ricorrere alle “truppe
cammellate” di rinforzo dall’ Italia come, del resto, hanno sempre fatto.
E’ quanto avverrà con il corteo dei “Fascisti del Terzo Millennio” di Casa
Pound del 3 novembre, Festa del Patrono S. Giusto, che a quanto si apprende
dalla stampa verrà lasciato passare in centro dimostrando una vergognosa acquiescenza: come nell’ incredibile caso della ispezione della Finanza alla “Casa Madre”
romana rimandata per le minacce di “un bagno di sangue” da parte degli occupanti.
Una cronica omissione dell’ applicazione della Costituzione e della legge Scelba che vietano l’ apologia del fascismo e la ricostituzione, anche sotto mentite spoglie, del Partito fascista che costoro perseguono apertamente e che rasenta la connivenza fatta passare per democrazia e tutela della libertà di espressione delle opinioni.
Il bell' articolo "Giù le mani da Pound: lui è la poesia" di Claudio Magris oggi sul Corriere (clicca QUI) parla sia di questa manifestazione provocatoria, con concerto nazi rock finale, sia dell’ uso fraudolento del nome del poeta Ezra Pound, per il quale la figlia ha fatto causa al movimento italo-fascista.
Una cronica omissione dell’ applicazione della Costituzione e della legge Scelba che vietano l’ apologia del fascismo e la ricostituzione, anche sotto mentite spoglie, del Partito fascista che costoro perseguono apertamente e che rasenta la connivenza fatta passare per democrazia e tutela della libertà di espressione delle opinioni.
Il bell' articolo "Giù le mani da Pound: lui è la poesia" di Claudio Magris oggi sul Corriere (clicca QUI) parla sia di questa manifestazione provocatoria, con concerto nazi rock finale, sia dell’ uso fraudolento del nome del poeta Ezra Pound, per il quale la figlia ha fatto causa al movimento italo-fascista.
Dunque la faccia con cui l’ Italia si presenta a Trieste in questo Centenario,
oltre a quella ben nota della decadenza economica e civile, è quella di uno
stato senza seguito popolare, come si verificherà anche per le cerimonie per la
venuta di Mattarella, e quella con la barba “cetnica” di Gianluca Iannone Presidente
di Casa Pound e cantante del gruppo Nazi-Rock che guida la "Danza della Cinghia
Mattanza" che vediamo nel video sotto e da loro stessi prodotto.
Non nascondiamo che preferiamo il valzer viennese a questa italica danza
tribale.
Danza della Cinghia Mattanza
Le Autorità hanno chiarito che non saranno possibili presidi e presenza democratica in Centro e in luoghi di possibile contatto con il corteo neofascista che non vogliono vietare malgrado gli evidenti rischi per l’ ordine pubblico.
I triestini sono gente civile e
non vogliono disordini a casa loro anche se è diffuso lo sdegno per la proterva
arroganza del corteo fascista che fa blindare la città il giorno della sua
festa civile e religiosa.
Condividiamo questo sentimento e invitiamo i nostri lettori a isolare questo corteo, vigilando, fotografando e denunciando ogni apologia del fascismo e ogni reato.
Partecipando inoltre, secondo il loro sentire, alle iniziative civili e religiose per la giornata del 3 novembre tra cui segnaliamo per la loro rilevanza la manifestazione dei movimenti antifascisti e la messa solenne a San Giusto.
Gli indesiderati "ospiti" sono rifiuti della tragica storia del ‘900, che a Trieste ha picchiato duro a differenza delle zone da cui arrivano questi energumeni esaltati ignoranti di cosa sia stata l' Inutile Strage e la Seconda Guerra nelle nostre terre.