C’è sempre soddisfazione quando si vedono i propri auspici e speranze che cominciano
a prendere corpo nella realtà.
Fin dal 2013 su queste pagine, e in
perfetta solitudine, parlavamo delle straordinarie potenzialità per Trieste
delle Nuove Vie della Seta proposte dal Presidente cinese Xi Jinping.
Ora sembra che con il viaggio della delegazione governativa in Cina si arrivi ad un punto di svolta e si sente parlare di investimenti cinesi per diverse centinaia di milioni nel nostro Porto Franco Internazionale, per cominciare.
E per giunta in un' area che può portare alla alternativa occupazionale e di riconversione per la irrisolta questione della Ferriera con la creazione di un nuovo grande terminal portuale e logistico, come auspichiamo da anni mentre altri aprono la bocca per muovere l’ aria con slogan o promesse inconcludenti.
Ora sembra che con il viaggio della delegazione governativa in Cina si arrivi ad un punto di svolta e si sente parlare di investimenti cinesi per diverse centinaia di milioni nel nostro Porto Franco Internazionale, per cominciare.
E per giunta in un' area che può portare alla alternativa occupazionale e di riconversione per la irrisolta questione della Ferriera con la creazione di un nuovo grande terminal portuale e logistico, come auspichiamo da anni mentre altri aprono la bocca per muovere l’ aria con slogan o promesse inconcludenti.
Ma come si è arrivati a questo mentre fino a poco fa
sembrava che il Terminal delle Nuove Vie della Seta marittime sarebbe stato il
fantomatico porto Off-Shore di Venezia?
In una recente intervista l’ Ambasciatore Cinese a Roma, Li Ruiyu (clicca QUI), ha parlato chiaramente, oltre che degli innegabili vantaggi della posizione strategica di Trieste naturale cerniera tra Oriente ed Europa Centrale, delle visite e degli incontri in Cina di Zeno D’ Agostino che hanno fatto conoscere il nostro porto.
Questi viaggi, visite e contatti sono iniziati immediatamente dopo il conferimento stabile dell’ incarico di Presidente dell’ Autorità Portuale e nessuno li aveva fatti prima.
Trieste ha avuto finalmente un bravo "commesso viaggiatore" che, con pesante impegno personale, ne ha promosso immagine e vantaggi invece di restare in ufficio a lisciare il pelo ai cani.
In una recente intervista l’ Ambasciatore Cinese a Roma, Li Ruiyu (clicca QUI), ha parlato chiaramente, oltre che degli innegabili vantaggi della posizione strategica di Trieste naturale cerniera tra Oriente ed Europa Centrale, delle visite e degli incontri in Cina di Zeno D’ Agostino che hanno fatto conoscere il nostro porto.
Questi viaggi, visite e contatti sono iniziati immediatamente dopo il conferimento stabile dell’ incarico di Presidente dell’ Autorità Portuale e nessuno li aveva fatti prima.
Trieste ha avuto finalmente un bravo "commesso viaggiatore" che, con pesante impegno personale, ne ha promosso immagine e vantaggi invece di restare in ufficio a lisciare il pelo ai cani.
L’ ambasciatore Li Ruiyu ha parlato anche della grande
importanza della “Zona Franca” in zona industriale, dopo decenni di discredito
sullo strumento di Zone e Punti Franchi gettato da una “classe politica e dirigente”
locale composta in prevalenza da “minus habens” con una visione da cortile e ignoranti del fatto che la Cina ha costruito un modello di sviluppo di grande successo sulle Zone Economiche Speciali (Franche) che peraltro si stanno sviluppando in tutto il mondo.
Questa “Zona Franca”, per quanto solo un inizio, è la concretizzazione dell’ “Uso produttivo dei Punti Franchi” che, in perfetta solitudine, abbiamo sostenuto per anni.
Questa “Zona Franca”, per quanto solo un inizio, è la concretizzazione dell’ “Uso produttivo dei Punti Franchi” che, in perfetta solitudine, abbiamo sostenuto per anni.
Chi, come il porto di Venezia, invece di agire in autonomia si è affidato alle
potenti maniglie politiche che aveva il prodiano Paolo Costa nel precedente governo
nazionale, è rimasto tagliato fuori con
nostra grandissima soddisfazione.
La fortunata coincidenza dell’ arrivo nel nuovo governo, di cui auspicavamo la nascita, di economisti intelligenti e capaci come Michele Geraci sta permettendo che la visita governativa in corso a Pechino e Shanghai porti risultati per Trieste.
La fortunata coincidenza dell’ arrivo nel nuovo governo, di cui auspicavamo la nascita, di economisti intelligenti e capaci come Michele Geraci sta permettendo che la visita governativa in corso a Pechino e Shanghai porti risultati per Trieste.
Leggiamo oggi che martedì prossimo Fedriga incontrerà il
ministro delle Regioni Erika Stefani per trattare nuove competenze autonome per
la Regione (tributi, finanza, scuola e non dimentichi "beni culturali" con una
Sovrintendenza che interferisce negativamente anche sul porto).
E’ un passo ulteriore del processo autonomistico che abbiamo indicato: più competenze alla Regione sull’ esempio del Veneto, successiva delega “a cascata” delle competenze ai Cantoni promessi da Fedriga in campagna elettorale e in particolare al Cantone Autonomo di Trieste. Nessun bisogno di nuove leggi costituzionali.
E’ chiaro che l’ approccio autonomista è quello che funziona: se l’ Autorità Portuale non avesse preso AUTONOMAMENTE l’ iniziativa verso la Cina ma si fosse affidata ai governi nazionali, a pietire e implorare come era stato fatto finora, Trieste non sarebbe adesso sotto i riflettori internazionali.
Se, come auspichiamo e come sembra realistico, vi sarà un
forte sviluppo economico legato all’ inserimento del Porto Franco
Internazionale di Trieste nelle Nuove Vie della Seta è necessario che vi sia un
nuovo ente elettivo AUTONOMO in grado di governarlo nell’ interesse del nostro
territorio.
Chiamiamolo come vogliamo: lo svizzero "Cantone" come propone Fedriga, "Provincia Autonoma" come a Bolzano, "Città Metropolitana" per far contenti alcuni “fissati”, "Mario" o "Giuditta", ma è necessario essendo ormai certificato il fallimento delle UTI.
Chiamiamolo come vogliamo: lo svizzero "Cantone" come propone Fedriga, "Provincia Autonoma" come a Bolzano, "Città Metropolitana" per far contenti alcuni “fissati”, "Mario" o "Giuditta", ma è necessario essendo ormai certificato il fallimento delle UTI.
Questi, secondo noi, sono i temi centrali mentre la stampa
locale si perde in articoli di fondo con invettive ed elucubrazioni incomprensibili e il dibattito pubblico langue perché una “classe politica” totalmente
spiazzata dagli eventi “si sta cercando” e arrampicando su vecchie ipotesi economiche infondate
e ridicole come quella della plurifallimentare urbanizzazione turistica di
Porto Vecchio, mentre ci sarà bisogno di spazi per l’ uso produttivo del regime
di punto franco.
Per una volta siamo ottimisti perchè nella nebbia degli eventi abbiamo una bussola: “molta è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente” per chi ha le idee chiare.
Se la missione in Cina di Geraci e Tria si concluderà positivamente per Trieste, come molti ritengono probabile, ci sarà da fare finalmente festa !
Per una volta siamo ottimisti perchè nella nebbia degli eventi abbiamo una bussola: “molta è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente” per chi ha le idee chiare.
Se la missione in Cina di Geraci e Tria si concluderà positivamente per Trieste, come molti ritengono probabile, ci sarà da fare finalmente festa !
Il nuovo manifesto per la Barcolana secondo il sito Faq-Trieste in vena di umorismo