RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

sabato 24 settembre 2016

FINALMENTE UN QUESITO REFERENDARIO CHIARO ! - MARKETING POLITICO RENZIANO - QUANDO L' ALLIEVO SUPERA IL MAESTRO SILVIO -


La scheda per il referendum costituzionale appena presentata da Renzi alla stampa pone alcuni interrogativi sulla tendenziosità e demagogia con cui è formulato il quesito (clicca QUI). "Vuoi ridurre i parlamentari e ridurre i costi ?": ovvio che si ! Ma è questo il modo?

venerdì 23 settembre 2016

ESCLUSIVO - OLIMPIADI 2024 IN PORTO VECCHIO: NUOVO BLITZ DEL SEN. RUSSO - 50 MILIARDI DI INVESTIMENTI - GIA' PRONTO IL PIANO FINANZIARIO -


SCOOP ! Dopo il rifiuto della Raggi, sindaca di Roma, che segue il rifiuto di Boston, Amburgo e Budapest per costi eccessivi, fonti autorevoli ci informano di un nuovo blitz del sen. Russo che intende cogliere la palla al balzo candidando Porto Vecchio di Trieste per le Olimpiadi del 2024.

Il sen Russo sta inserendo un emendamento nella Finanziaria in corso di preparazione, con l' appoggio di Renzi e della Boschi che non intendono rinunciare al prestigioso evento.

Malagò e Montezemolo, preventivamente consultati, si sono dichiarati entusiasti, al pari di Dipiazza e Giorgi che si sono detti pronti a riconvertire piscine e impianti, finiti i Giochi, in Fish Market e un enorme Casinò da fare invidia a Las Vegas. 


Cosolini, un po' piccato, ha rivendicato la paternità dell' idea fin dai tempi in cui aveva portato la Color Run in Porto Vecchio ma si è dichiarato pronto a collaborare soprattutto alla successiva realizzazione del Food & Beverage Experience Building previsto dal magistrale masterplan dell' Advisor che a sua volta  si è offerto di realizzare un primo studio (draft) preliminare di fattibilità per le Olimpiadi in Porto Vecchio a soli € 200.000 (più IVA).


La Segretaria regionale del PD Grim ha dichiarato che grazie alla lungimiranza del suo partito resterà un nuovo stadio da utilizzare per dare una degna nuova sede alla Triestina sponsorizzata dalla Ferriera.


I costi saranno analoghi a quelli delle Olimpiadi di Pechino e previsti in circa 50 miliardi, cifra che il sen.Russo si è dichiarato in grado di reperire facilmente, al pari degli attuali 5 miliardi per l' urbanizzazione dell' area disposta dal suo precedente blitz sulla "sdemanializzazione".

Russo ha già pronto il piano finanziario: basta vendere tutta la città, con il porto e le case espropriate ai Triestini, a qualcuno dei Fondi Sauditi che cita spesso.
Noi preferiremmo fosse venduta 
all' Austria !

Il vulcanico senatore dopo la "sdemanializzazione", la spiaggia di sabbia a Barcola e "Central Park" in Porto Vecchio ha avuto una nuova brillante idea per il rilancio di Trieste: una città fortunata ad avere parlamentari così creativi.

Alla faccia della Raggi e dei gufi !

Malagò commenta la notizia

CONTAINER - PORTO DI TRIESTE...C'E' QUALCOSA CHE NON VA' - PERCHE' IL PORTO DI TRIESTE CRESCE MENO DEGLI ALTRI DEL NORD ADRIATICO E VIENE SORPASSATO ANCHE DA VENEZIA OLTRE CHE DA CAPODISTRIA?

Pubblichiamo le tabelle della AIOM (Associazione Imprenditoriale Operatori Marittimi del FVG) riguardanti il primo semestre del 2016 in confronto con lo stesso periodo del 2015.

Qualcuno può spiegare perchè Trieste è fanalino di coda per incremento tra tutti i porti dell' Alto Adriatico (1,89% contro 9,29% di Venezia che la sorpassa anche in numeri assoluti).

Sembrerebbe che gli altri porti siano maggiormente in grado di captare i nuovi flussi di merci verso l' Alto Adriatico, almeno per quanto riguarda la merce containerizzata.




PORTO VECCHIO - CALO OVUNQUE DEL TURISMO DI MASSA E DEI GRANDI EVENTI: MA A TRIESTE C'E' CHI RACCONTA FROTTOLE PROMETTENDO MASSE DI TURISTI IN PORTO VECCHIO ! PERFINO L' OKTOBERFEST CON META' PRESENZE E CON I TEDESCHI A CASA !

Ricordate che lo scorso febbraio il PD diceva che con la "sdemanializzazione", privatizzazione e urbanizzazione di Porto Vecchio, che porterebbe alla costituzione di una "Trieste 2", ci sarà un enorme afflusso di turisti (2 milioni all' anno) e addirittura 100.000 nuovi abitanti (un incremento del 50% sugli attuali 205.000)?

Sfogliando quanto scrive il consulente E&Y nel suo compiacente elaborato privo di nuove idee e indicazioni pratiche (clicca QUI) ci si rende conto che tutta l' operazione può stare in piedi solo con quelle cifre fantascientifiche e ipotizzando un imponente turismo di massa.
Che però non c'è più, se mai ci fosse stato, per il mutare delle condizioni generali: dal timore per la sicurezza, ai confini sempre più dotati di muri e lenti da attraversare, alla scarsa disponibilità economica per una crisi che non finisce più.

Perfino un appuntamento famoso, consolidato e di richiamo internazionale come l' OKTOBER FEST di Monaco ne risente pesantemente con il DIMEZZAMENTO DELLE PRESENZE: mezzo milione di presenze in meno in due soli giorni (clicca QUI).  


Invece di continuare con il Story Telling (Racconto di Storielle) su un turismo di massa per vedere i Vecchi Magazzini di Porto Vecchio sarebbe meglio mettere i piedi a terra smettendola di perdere tempo in fantasticherie turistiche cambiando rotta puntando decisamente su un riutilizzo produttivo con una No Tax Area nel Punto Franco (ripristinato).
Le Zone Franche con fiscalità di vantaggio sono le uniche cose che stanno funzionano a livello mondiale con 66 milioni di posti di lavoro.
Non costano 5 miliardi di ristrutturazione e non necessitano di 25 anni di lavori...


mercoledì 21 settembre 2016

RICORDIAMO CHE IL "FERTILITY DAY" E' OPERA DEL GOVERNO RENZI DEL PD - MENTANA: "ROBA DA TRIBUNALE DI NORIMBERGA..."



La fine ingloriosa del "progressismo" renziano... 

"Fertility Day, anche Enrico Mentana contro la copertina dell'opuscolo: "Da tribunale di Norimberga della pubblicità regresso" clicca QUI.

PORTO VECCHIO - FEDRIGA DICHIARA CHE "IL PORTO VECCHIO SENZA ATTIVITA' PRODUTTIVE NON HA FUTURO": DELLA SERIE "ANCHE UN OROLOGIO GUASTO DUE VOLTE AL GIORNO SEGNA L' ORA GIUSTA" - LA SERRACCHIANI HA PARLATO DI "NO TAX AREA" E IL PICCOLO DI "FREE ZONE" IN PORTO VECCHIO - MA SONO SOLO CHIACCHIERE CHE SI STANNO RIMANGIANDO -


Della serie "Anche un orologio guasto segna l' ora esatta due volte al giorno" segnaliamo un passo dell' intervista a Fedriga, Lega Nord, sul Piccolo di oggi.

Intervista a Fedriga
"Concorda sul rilancio di Porto vecchio partendo da un grande attrattore culturale, sul solco tracciato - con alcuni distinguo - dalla precedente giunta Cosolini? 
Il Porto vecchio senza attività produttive non ha futuro. È un’area talmente grande che deve dare lavoro e servire a far crescere Trieste. Io ci vedo imprese del terziario avanzato, magari la sede di qualche multinazionale. Ciò potrà avvenire solo dopo l’emanazione dei decreti attuativi sul regime di porto franco: gli imprenditori vogliono chiarezza normativa. Basterebbe una realtà internazionale. Poi attorno si può fare ciò che si vuole, polo culturale incluso."

Da queste parole sembrerebbe non essere informato che disgraziatamente il Punto Franco è già stato rimosso (tranne che sulla fascia costiera per 15 metri): se lo vuole far ripristinare siamo d' accordo !

Dovrebbe anche informare di questa sua posizione il sindaco Dipiazza di cui la Lega è stretto alleato avendo il vicesindaco, visto che il DiPi, esattamente come Cosolini, parla solo di "Attrattore Culturale Transnazionale" (clicca QUI) e di mercato all' ingrosso del pesce e MAI di Punto Franco e No Tax Area e sedi di Multinazionali.

Queste dichiarazioni di Fedriga assomigliano pericolosamente a quelle di luglio della Serracchiani e del Piccolo sulla No Tax Area e la Free Zone in Porto Vecchio sempre della serie "Anche un orologio guasto segna l' ora esatta due volte al giorno".
Naturalmente non ne parlano più e sembra si siano già rimangiato tutto in soli due mesi...!

martedì 20 settembre 2016

ESCLUSIVA - PORTO VECCHIO: PUBBLICHIAMO L' INTERO STUDIO DELL' "ADVISOR"(banalmente: "Consulente") DEL 22/6 E "SECRETATO"- Ma xe più "Food Experience Building" o "Fritòlin", siora Pina ?!? -


Il Piccolo ha già pubblicato un articolo sui contenuti di questo studio pomposamente definito "masterplan" (clicca QUI) dichiarando di averlo reperito avventurosamente nei cassetti del Comune, nenche contenesse folgoranti verità: 

"Trieste, ecco il masterplan del Porto Vecchio: servono 700 milioni dai privati" del 15/9/16.


Di conseguenza noi ci permettiamo di pubblicarlo per intero e metterlo a disposizione dei nostri lettori perchè possano farsi un' idea senza doversi fidare del filtro e dei commenti del Piccolo.

Si tratta di un papirone ridondante di ben 324 pagine che contiene molte cose scontate e risapute, ovvietà, statistiche arcinote e una fotografia dell' esistente che ha fatto irritare il pubblico alla presentazione di maggio, e anche alcuni palesi errori (verificare la situazione della Proprietà e dell' esistenza del Punto Franco sui 15 metri costieri del molo IV, ad esempio).


All' interno di questa massa di materiali, con
uso massiccio dell' inglese che fa sempre figura (vuoi mettere "Fish Market" con "Ingrosso di Pesce", oppure " Food Experience Building" con "Fritòlin"!?) e del Story Telling (Racconto di Storie) sdraiato sul Turismo come da disposizioni del Committente, la polpa si riduce veramente alle poche vaghe righe pubblicate dal Piccolo.

Naturalmente non c'è traccia d' esame della fattibilità di una No Tax Area, nè del riutilizzo produttivo col regime di Punto Franco perchè non è nelle intenzioni dei committenti malgrado a luglio sia la Serracchiani che Il Piccolo ne abbiano parlato (clicca QUI).


Pensiamo con ciò, dopo l' uscita del Piccolo, di fare un doveroso servizio all' informazione corretta e alla cittadinanza, che ha sganciato € 180.000 di soldi pubblici per questo cosiddetto "masterplan", oltre ad esercitare doverosamente il diritto di cronaca.


CLICCA QUI per scaricare il documento di Ernst & Young.

Bello sarebbe stato se avesse affrontato almeno alcuni interrogativi derivati dalla recente intervista al sen.Russo e che abbiamo segnalato QUI (clicca).

P.S. chiediamo scusa se non approfondiamo ulteriormente la disamina di cotanto masterplan dell' advisor ma i friends ci hanno invitato nel cofee break ad una beverage experience e stiamo analizzando l' opportunità di un "go to" il drinking building sul cantòn.



COMMENTO ALL' INTERVISTA DEL SEN RUSSO A FAQ-TRIESTE: "NON HO IDEA..." - "Non ho idea di perchè ho fatto varare una legge per togliere il Punto Franco di Porto Vecchio se invece adesso mi sembra bello metterci anche un Centro Finanziario Off-Shore e una No Tax Area che lo deve necessariamente utilizzare..."


Abbiamo lungamente pensato a cosa abbia detto in sostanza il sen. Russo sulla situazione di Porto Vecchio (clicca QUI) che è immobile a due anni dall' approvazione del famoso "emendamento Russo" sulla sdemanializzazione e, facendo una sintesi e una traduzione del politichese, il risultato è questo:

1) Non ho idea, nè esistono stime, di quale sia il valore dell' area che si vuole privatizzare vendendola a privati: non si sa che prezzo sia giusto perchè non ci sia un danno erariale e un intervento abnorme e distorsivo sul mercato immobiliare già in forte sofferenza e con oltre 20.000 abitazioni vuote in una città in forte calo demografico.

2) Non ho idea di chi siano gli investitori privati e spero che una Banca di Affari aiuterà e trovare i contatti con potenziali investitori. So solo che il 99% degli investimenti, che ripetutamente ho indicato in 5 miliardi, devono essere a carico di privati.

3) Tali investitori dovrebbero farsi carico degli oneri di urbanizzazione primaria ed anche di realizzare una spiaggia di sabbia a Barcola e un "Central Park" in Porto Vecchio.
E questo malgrado il caso Greensisam con la fuga del socio investitore (Fondo immobiliare svizzero) dimostri che i privati non intendono farsi carico nemmeno dell' urbanizzazione primaria (fogne ecc.) per l' evidente antieconomicità dell' investimento che tra l' altro è sottoposto a vincolo architettonico (idiota) coi relativi costi aggiuntivi.
E poi non so spiegare come dei privati possano realizzare un' urbanizzazione primaria (fogne ecc.) che ha bisogno di un' unica regia pubblica, come sempre è stato fatto, per non diventare un caos completo.

3) Non ho idea di quanto tempo comporti ancora l' iter burocratico il passaggio di proprietà al Comune e la successiva modifica del Piano Regolatore per consentire l' urbanizzazione anche con le abitazioni.
E non ho nemmeno idea di quali saranno i costi per il Comune di tale proprietà.

4) Non ho idea e bisogna studiare perchè a Trieste gli immobili siano già crollati del 30% di valore, perchè Trieste sia in forte calo demografico, e quale sarebbe l' impatto di una nuova area urbana su una città che non è certo una realtà affluente ed è molto più piccola di Amburgo, Barcellona, Londra o Marsiglia dove sono stati fatti in passato recuperi di aree portuali dismesse ma di superficie molto più piccola. Non ho idea di quanto pesante sarà l' impatto con effetto di svalutazione e distorsione del mercato immobiliare e commerciale e spostamento del baricentro cittadino con tracollo delle attività commerciali esterne al "nuovo centro".

5) Sarebbe bello mettere anche centri Direzionali di multinazionali e sarebbe bello il Centro Finanziario Off-Shore abortito negli anni '90 che utilizzava i vantaggi del Punto Franco, e pure la No Tax area ma, evidentemente, non mi rendo conto che tutto questo può essere fatto solo se c' è il Punto Franco che abbiamo appena fatto togliere e che la stessa No Tax Area proposta dalla Serracchiani può esistere solo nei Punti Franchi del Porto Franco Internazionale di Trieste.
Non mi rendo assolutamente conto che la No Tax Area in Porto Vecchio che è la sede naturale di attività finanziarie (vedi progetto degli anni '90) è in conflitto con l' urbanizzazione a prevalenza turistica e abitativa che stiamo perseguendo e con l' eliminazione del Punto Franco dall' area.

6) Non ho idea di perchè ho fatto varare una legge per togliere il Punto Franco di Porto Vecchio se invece adesso mi sembra bello metterci un Centro Finanziario Off-Shore e una No Tax Area che lo dovrebbe necessariamente utilizzare..." che è la traduzione di :

"
FAQ 14) Questo rinnovato interesse per il Porto Franco Internazionale e l’applicazione dell’Allegato VIII ha influito sulle dichiarazione della presidente Serracchiani a favore di una No tax area a Trieste ?

Il tema della no tax area a Trieste è stato affrontato più volte, non è una novità. Negli anni 90 Alfonso Desiata, presidente delle Assicurazioni Generali assieme a Guido Carli, ex governatore della Banca d’Italia, Sergio Coloni ed altri proposero un centro offshore di servizi assicurativi e finanziari in Porto Vecchio.(CHE UTILIZZAVA PROPRIO LE SPECIALI PREROGATIVE DI EXTRADOGANALITA' DEL PUNTO FRANCO NDR.) Non ci furono le condizioni politiche per attuarlo, soprattutto in Europa.
Oggi – ed è il motivo per cui la presidente Serracchiani ha fatto un passo in questa direzione – la Brexit sta modificando in maniera significativa il contesto europeo aprendo nuovi scenari e opportunità potenzialmente da cogliere. È una strada difficile da percorrere ma è giusto fare un tentativo concreto."
E ALLORA PERCHE' HAI FATTO TOGLIERE IL PUNTO FRANCO ?

Scusate la sinteticità ma fare un' esegesi dell' intervista rilevando ogni singola "inconguenza" (economica, politica e tecnica) avrebbe comportato la scrittura di un volume.