RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

domenica 19 novembre 2017

ESCLUSIVO: IL TESTO DELLA PDL 43 SULL' AUTONOMIA DEL VENETO - MENTRE TRIESTE SI OCCUPA DI "VIA ALMIRANTE" GRAZIE A "ITALIANISSIMI" PROVOCATORI, VENEZIA LAVORA PER L' AUTONOMIA COME A BOLZANO, CON 9/10 DELLE TASSE TRATTENUTE, ZONE FRANCHE E COMPETENZE SU TUTTO, SPECIALMENTE I PORTI E LE RETI INFRASTRUTTURALI. Meditate, gente, meditate...


Martedì 15 novembre 1917 il Consiglio Regionale Veneto ha approvato con 40 SI su 51 (il PD non vota) la proposta di legge 43 sull' Autonomia che prevede che 9/10 delle tasse restino sul territorio (clicca QUI per capire cosa vorrebbe dire per Trieste), il trasferimento di 23 competenze dallo Stato alla regione tra cui i porti, i siti inquinati e i beni architettonici e ambientali (che ostacolano con vincoli ministeriali le attività portuali pure a Trieste), l' istruzione, i rapporti internazionali ed altro, tra cui l' istituzione di una Zona Franca in ambito portuale. 
Anche il nuovo Presidente dell' Autorità Portuale Musolino ha dichiarato sul Corriere di domenica 19: "Va estesa la piccola zona franca doganale di Marghera: ci spetta per legge al pari di Trieste..."
(dove però abbiamo personaggi "illuminati" come Pacorini che vorrebbero abolire i Punti Franchi extradoganali...).
Mentre sappiamo che tutta la politica di Gorizia e dell' Isontino è mobilitata per avere una Zona Franca.


Alla fine di questo processo il Veneto sarà autonomo da Roma come e più della Provincia Autonoma di Bolzano, molto di più della regione F-VG a statuto speciale, e tale da rendere il Veneto quasi indipendente DI FATTO.


Lo stesso giorno a Trieste la Giunta Dipiazza, nel corso di un surreale dibattito in Consiglio Comunale, ha fatto propria la proposta dei provocatori di "Fratelli d' Italia" di intestare una strada a quel sant' uomo incompreso di Almirante, campione di civile convivenza: intitolazione notoriamente fondamentale e necessaria per Trieste così come le ossessive celebrazioni della Grande Guerra che si susseguono dal 2014 nel totale disinteresse dei cittadini.

Indipendentemente dai giudizi sull' autonomia, la "classe politica e dirigente" triestina brilla per inconsistenza: dalla denigrazione delle Zone Franche alle ridicole battaglie nazionalistiche.
C'è da mettersi le mani nei capelli e domandarsi come si sia arrivati a tali sublimi vertici di nullità!

Noi pensiamo che Trieste dovrebbe mettersi sulla scia delle modifiche autonomistiche promosse dal Veneto: ne avrebbe tutto da guadagnare.
A meno che qualcuno non voglia che Trieste resti un' enclave "italianissima" circondata da territori semindipendenti o con elevatissima autonomia: allora bisognerebbe che il famoso ponte Trento - Trieste si prolunghi fino a Roma...


Ai nostri attenti lettori forniamo, in esclusiva triestina, il testo della proposta di legge 43 sull' autonomia del Veneto appena approvata nonchè la proposta di legge costituzionale per la Provincia Autonoma di Trieste (come Bolzano) del sen. Bordon (che di destra non era, a riprova che è un tema trasversale):

LA PROPOSTA DI LEGGE 43 DEL VENETO SULL' AUTONOMIA (clicca QUI)

Cliccando QUI invece si trova la legge
costituzionale per l' istituzione della Provincia Autonoma di Trieste presentata al Senato nel 2001 da Willer Bordon allora Margherita (poi confluita nel PD)


Buona lettura.


L' articolo del 19/11 sul Corriere della Sera edizione del Veneto: