RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

venerdì 14 aprile 2017

PORTO VECCHIO, TRIESTE: BASE SAIPEM CON POLO MONDIALE PER LA ROBOTICA SUBACQUEA O "USO TURISTICO" COME DICE "ERNST & YOUNG" SENZA INDICARE GLI INVESTITORI ? I TRIESTINI VOGLIONO POSTI DI LAVORO QUALIFICATI O CHIACCHIERE FANTATURISTICHE?



Ascoltata con interesse la conferenza del Limes Club dell' 11 Aprile (clicca QUI per i video completi) abbiamo avuto conferma che la SAIPEM vuole sviluppare la sua base a Trieste, situata in Porto Vecchio nel Punto Franco dell' Adriaterminal, facendone il "Polo per la Robotica Subacquea" e il "Centro per le Emergenze Ambientali" ed abbiamo pensato di confrontare questa concreta realtà con il Piano preparato dall' Advisor Ernst&Young che avevamo già pubblicato: clicca QUI.

Abbiamo avuto conferma che nel Piano di Ernst&Young l' area occupata dalla Base SAIPEM con il Magazzino 23 e tutta l’area Adriaterminal è destinata a "Mega-Yachts, Crocieristico e Luxury" con rimozione delle aziende esistenti al termine della concessione tra tre anni: come si vede dalle due slides seguenti (chi vuole può scaricarne 17 sull' argomento ricavate dal documento di E&Y cliccando  QUI  e il relativo commento QUI) .

Page 264 :     Questa slide illustra la destinazione d’uso suggerita da E&Y.  Tutta l’area Adriaterminal è destinata a Mega-Yachts, Crocieristico e Luxury. 
La nota 1) prevede che al termine della concessione le aziende vengano rimosse.



Page 265 : Questa slide illustra la destinazione d’uso specifica suggerita da E&Y.  
Il Mag. 23 (SAIPEM) è destinato ai Mega-Yachts. I Magg. 12 e 13 (GMT-Steinweg) a terminal crocieristico.

Se ne deduce che il tanto celebrato "advisor" (consulente) Ernst&Young, malgrado le dichiarate decine di interviste agli "stakeholders" (interessati), NON fosse informato dell' intenzione di SAIPEM di restarci: intenzione corroborata da una autorizzazione di ristrutturazione del magazzino 23 ottenuta e passata perfino al vaglio della Soprintendenza (come da assurda pretesa in un Porto Franco) e da un investimento già stanziato di oltre 3 milioni per la sola ristrutturazione.
E per realizzarci una "piccolezza" come il Polo mondiale per la Robotica Subacquea con Centro per le Emergenze Ambientali operativo entro la metà del prossimo ottobre con aumento dei posti di lavoro e annessa Accademia di formazione.


E&Y non sembra nemmeno considerare che tutta l' area dell' Adriaterminal, come la fascia costiera, continua ad essere PUNTO FRANCO di competenza dell' Autorità Portuale e non è per niente "sdemanializzata".


Preghiamo di confrontare le slides sopra con i filmati sotto:

L'evoluzione della base SAIPEM
L' intervento del Vicepresidente della SAIPEM-SONSUB

Possibile che la potente E&Y fosse all' oscuro di cose note in ambito portuale e chiare perfino a noi ?
Ed ora rese perfino di dominio pubblico in una conferenza alla presenza del Presidente dell' Autorità Portuale?

Adesso comprendiamo perchè il Sindaco Dipiazza, dimostrando di essere assai poco competente e informato delle cose del porto, ha continuato fino al Propeller Club del 10 aprile scorso a sostenere che tutta quell' area era destinata a finalità turistiche e che la concessione sarebbe stata tolta a SAIPEM e GMT tra tre anni ....eppure avevamo più volte segnalato questo suo "errore" pubblicamente già lo scorso anno (clicca QUI e 
QUI ).

Evidentemente, se lo aveva letto, si fidava di quanto scritto da Ernst & Young che straparlava di destinazioni d' uso di aree tuttora Punto Franco occupate da aziende di eccellenza.

Pensiamo sia lecito domandarsi se la consulenza di Ernst & Young valga la pesante parcella di 185.000 euro o se si sia limitata a riportare cose campate in aria per far piacere ai politici committenti.

In particolare dove sono (e chi sono) i privati disposti ad investire per l' urbanizzazione in chiave turistica di Porto Vecchio di cui tanto si ciancia?

Chi caccia i denari per l' uso "
Mega-Yachts, Crocieristico e Luxury" dell' area dove sta la base della SAIPEM?

C'è qualche folle che intende rinunciare alla Base SAIPEM che produce altissima tecnologia, posti di lavoro qualificati e ricadute di almeno 30 milioni all' anno sulle industrie dell' indotto triestino per correre dietro a chimere e chiacchiere inconcludenti di politici e "advisor" su Porto Vecchio?

Noi pensiamo che Ernst & Young si affretterà a correggere, ovviamente a pagamento, il suo strampalato documento riguardo questo punto, ma lasciando altre stupidaggini che premono ai politici.


Ci sono già state delle analisi pubbliche indipendenti sull' operato di Ernst & Young in Porto Vecchio (clicca QUI per il filmato), altre ne seguiranno: i cittadini però continueranno a pagare la salata parcella dell' "advisor" con le loro tasse.


La Base SAIPEM con il Polo per la Robotica Subacquea è il primo esempio concreto di utilizzo produttivo del Punto Franco di Porto Vecchio: altri ne seguiranno mentre gli urbanizzatori e "sdemanializzatori" continueranno nelle loro inutili discussioni ormai ultradecennali a spese dei contribuenti.

Notiamo che sono ormai passati due anni e quattro mesi dalla "sdemanializzazione" del sen.Russo: non si è mosso un solo mattone e non c'è nemmeno l' ombra di un investitore ... però si sono spesi parecchi soldi pubblici.

Le chiacchiere inutili su Porto Vecchio in un' antica miniatura medioevale
(quello a destra è l' advisor dell' epoca)
Turba Philosophorum 

CAMBER: COME TRASFORMARE LA SERRACCHIANI IN UNA POVERA VITTIMA SACRIFICALE, FINIRE DILEGGIATO SULLA PRIMA PAGINA DI REPUBBLICA E FARE UNA FIGURA DI MERDA.


I politici a corto di programmi concreti si dilettano in questi giorni con i simboli pasquali: Berlusconi allatta agnellini, la Boldrini li abbraccia e Giulio Camber li usa in una convention di Forza Italia a Trieste in una gag di dubbio gusto in cui a una pecorella, offerta in olocausto al futuro auspicato macellaio sgozzatore alle regionali Riccardi, viene posto il nome di Debora (Serracchiani, che non è propriamente una povera agnellina ma una donna di potere in forte calo di popolarità e simpatie).

Il risultato di questo irritante e maldestro uso politico di simboli pasquali di significato religioso, che fa seguito ai noti e criptici manifesti disneyani, è che la Serracchiani attira simpatie per il ruolo di vittima nella truculenta messa in scena e Camber si attira una  feroce presa per il culo da Francesco Merlo sulla Prima Pagina di Repubblica oggi (Il Belato della Cattiveria).

Così Trieste finisce sulle prime pagine.


Un ottimo risultato per una politica, di tutti gli schieramenti, che non ha più niente da dire se non le gag da Grand Guignol o da melenso fumetto per bambini.


lunedì 10 aprile 2017

"TRIESTE PIZZA & MUSEI" E STRADE INTASATE - CONTINUA IL DELIRIO FANTATURISTICO SU PORTO VECCHIO: ADESSO L' ACCESSO DA VIALE MIRAMARE STRAINTASATO DI SUO -

Quelli che vogliono la "TRIESTE PIZZA & MUSEI" secondo la tradizione italica, invece che città portuale, industriale e produttiva, continuano imperterriti verso la catastrofe.
Un anno fa ci hanno spiegato che in Porto Vecchio arriverranno addirittura due milioni di turisti all' anno ad ammirare l' "archeologia industriale" e che ci saranno ben 100.000 abitanti in più (clicca QUI).

Come arriverrano costoro in Porto Vecchio ad ammirare i ruderi stravincolati dalla Soprintendenza?
Ma con la meravigliosa rotatoria in viale Miramare, naturalmente, che già domenica scorsa era totalmente intasato di suo (clicca QUI) !

Oppure attraverso Via Milano altrettanto intasata, oppure con un traffico mostruoso sulle Rive !
Neanche l' accenno a pensare alla nuova imponente, e costosissima, viabilità che sarebbe necessaria qualora codesto turismo non fosse solo un' invenzione per colpire la credulità popolare.


Tutto pur di non permettere un utilizzo produttivo dell' area ma sognare, da bravi italiani, un futuro turistico con i nostri figli a fare i camerieri e i commessi anzichè i tecnici e gli ingegneri.


Quando una "classe dirigente" è arrivata alla frutta, ed il declino economico sembra inarrestabile, allora comincia a delirare sperando che la salvezza arrivi dall' esterno con milioni di turisti che portano i soldoni.
Illusione pericolosa perchè questo turismo a Trieste non esiste e non esisterà mai perchè non è la riviera romagnola e neanche Venezia che pur avendo solo 55.000 abitanti, e non 200.000, ha bisogno di sovvenzioni continue e vuole uscire dalla monocultura turistica che fa danni rilevanti pure lì.


Con la rotatoria saranno risolti i nostri problemi! Per l' amor del cielo non pensiamo a imprese ad alta tecnologia che utilizzano il regime di Punto Franco (come sta facendo la Saipem proprio in Porto Vecchio all' Adriaterminal) ma veneggiamo del fantomatico "attrattore culturale transnazionale" (che non sanno neanche loro cosa sia) .