RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

mercoledì 15 febbraio 2017

IL PARCO DEL MARE "E' UNA CAGATA PAZZESCA": SIA SULLE RIVE CHE IN PORTO VECCHIO - E' FANTOZZIANO SPERARE CHE LA SALVEZZA DI TRIESTE ARRIVI DALL' ESTERNO CON IL TURISMO DI MASSA - LA SALVEZZA ARRIVERA' DAL PORTO FRANCO INTERNAZIONALE E DALL' UTILIZZO PRODUTTIVO DEI PUNTI FRANCHI CUI VA AGGIUNTA LA NO-TAX AREA.


Intorno al parere negativo di Paolo Rumiz sul "Parco del Mare" di Paoletti (clicca QUI) si stanno giustamente raccogliendo migliaia di concittadini.

Alcuni di questi sostengono che sarebbe bene trasferirlo in Porto Vecchio, un altro progetto sbagliato e fallimentare.

E' stato giustamente detto, anche da Paolo Rumiz, che:

- Tutti gli acquari analoghi al progettato Parco del Mare sono ovunque in deficit e sarebbe uno spreco di denaro pubblico: è vero.

- A Genova è in deficit anche la Società che gestisce l' intero comprensorio del Porto Antico urbanizzato in chiave turistica per le Colombiadi: è vero.

- Che il Parco del Mare per stare in piedi dovrebbe avere almeno un milione di turisti paganti all' anno e che questo è un numero che non si può nemmeno ipotizzare per Trieste: è vero.

- Che anche solo la metà, 500.000 turisti, creerebbe problemi insormontabili di viabilità e posteggi su tutte le Rive e non solo: è vero.

- Che deturperebbe la città e l' affaccio al mare: è vero.

Tutto ciò è vero e RESTA VERO ANCHE IN "PORTO VECCHIO" perchè:

- Il deficit sarebbe uguale ovunque a Trieste perchè le ragioni strutturali sono le medesime in ogni posto. 

- I problemi di viabilità sarebbero anche maggiori in Porto Vecchio che è raggiungibile solo da arterie già pesantemente intasate: Barcola, Viale Miramare, Via Milano e Rive.

Non si dica che c'è la stazione ferroviaria perchè c' è anche a Campo Marzio collegata con la Transalpina mentre i collegamenti ferroviari passeggeri con Trieste sono, in ogni caso, penosi.

- Non hanno fatto altro che magnificare il "waterfront" di Porto Vecchio: perchè adesso sono disponibili a deturparlo con questo catafalco produttore di deficit ?


- I costi del "Parco del Mare" in Porto Vecchio sarebbero molto più alti per i pesantissimi oneri di urbanizzazione (vedi sotto) e per il vincolo architettonico, che anzi probabilmente lo renderebbe impossibile. Per questo pensano a Porto Lido vicino alla Lanterna.

L' urbanizzazione in chiave turistica di Porto Vecchio è una follia gemella al Parco del Mare perchè:


- Una città di soli 200.000 abitanti in calo demografico non può sostenere l' urbanizzazione di un area  di quelle dimensioni, pari a quasi un terzo della città esistente, senza gravi danni e deprezzamento per il centro attuale.
Ci sono già innumerevoli immobili ed abitazione sfitte, pubbliche e private: sarebbe un disastro immettere un nuovo milione di metri cubi di costruito in un mercato già depresso.


- Non ci sono investitori privati, nè soldi pubblici, nè richiesta di mercato e nemmeno uno straccio di business plan che tenga conto dei costi stratosferici dell' urbanizzazione di Porto Vecchio.
Non è nemmeno ipotizzabile un flusso turistico delle dimensioni necessarie: si parlava -delirando- di 2 milioni di turisti / anno (vedi QUI) che, oltre a non esistere, non si sa come potrebbero arrivare attraverso strade già intasate adesso.

- Non c'è nessun progetto credibile che tenga conto dei giganteschi costi di urbanizzazione e viabilità di un' area enorme priva anche di fogne e gravata da un vincolo architettonico folle e pesantissimo: 50 milioni sono una goccia nel mare visto che parlano di 5 miliardi complessivi di investimento necessario. 

Infatti stanno parlando, e solo parlando, solo di Musei.


- Porto Vecchio, malgrado abbia ancora il Punto Franco sulla fascia costiera, sta diventando la location immaginaria di ogni stramberia: dagli ospedali della Savino al mercato all' ingrosso del pesce di Dipiazza, fino al central park, con spiagge di sabbia a Barcola, di Russo.

Questa ubriacatura per l' urbanizzazione di Porto Vecchio è il frutto di una propaganda martellante durata anni e causata da una mentalità sbagliata, quando non da un intento speculativo: SPERARE CHE LA SALVEZZA DI TRIESTE ARRIVI DALL' ESTERNO CON UN TURISMO DI MASSA che giustamente viene definito DEVASTANTE da un articolo odierno di Galli della Loggia sul Corriere (clicca QUI: la lettura è interessante).

Un turismo immaginario che dovrebbe arrivare incredibilmente attratto da musei e da una città trasformata in un "museo a cielo aperto" come viene anche detto esplicitamente, vedi anche l' intervento di Promotrieste al recente convegno all' Excelsior sull' "economia del mare" (QUI).
Una illusione anche dal punto di vista del marketing territoriale: il turismo vero si muove per altri motivi.

Sono degli imbalsamatori che vogliono mummificare questa città invece di darle un futuro vitale e produttivo.


La salvezza per Trieste arriverà, invece, dal suo interno e dalla sua storia cioè dal PORTO FRANCO INTERNAZIONALE, anche attraverso l' utilizzo produttivo dei Punti Franchi, cui va aggiunta una No Tax Area fiscale: su questa strada si vedono dei progressi.

Il Turismo, a Trieste, può essere solo una risorsa aggiuntiva e, in ogni caso, non di massa ma di nicchia e congressuale: bisogna finirla di perdere tempo, energie e soldi con questi sogni, o meglio incubi, sbagliati generati da politici che hanno rinunciato ad un vero sviluppo economico di Trieste condannandola alla mummificazione  ed a diventare un monumento celebrativo del suo passato. 

A chi parla ossessivamente di musei, anche "a cielo aperto", ricordiamo che non siamo ancora morti come le città - museo Pompei e Venezia centro (ormai meno di 55.000 abitanti).