Sono già 13 i Paesi dell’Ue che hanno siglato un memorandum di intesa con la
Cina, mentre un altro, oltre all’Italia, lo sta negoziando. Si tratta di
Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Grecia, Lettonia,
Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Slovenia.
Il Lussemburgo del presidente UE Juncker è
invece in trattativa.
Come si vede il "Gruppo di Visegrad" è ben rappresentato e sono presenti i paesi stretti alleati degli USA del "Trimarium" compresi i Baltici e la Polonia.
Se l' Italia non vuole nessuna intesa a causa delle pressioni esterne, delle
opposizioni interne e dei timori sugli investimenti cinesi nel Porto Franco
Internazionale di Trieste che per nostra sciagura si trova ad amministrare dal
1954, questi investimenti saranno fatti a Capodistria
e Fiume visto che Slovenia e Croazia hanno aderito alla BRI.
Anzi la
Slovenia sta utilizzando tecnologia cinese anche per la rete 5G già operativa
sperimentalmente dal Monte Nanos e utilizzabile anche a Senosecchia.
Trieste sarebbe tagliata fuori dalle grandi correnti di traffico e di sviluppo economico del
nuovo secolo e saranno contenti i politici locali che fanno campagne contro gli investimenti, insieme ai giornalisti di giornali e TV che foraggiano, ma saranno ricordati dai nostri
discendenti come i peggiori emuli di Marco Ranfo.
Il 22 marzo l’Autorità Portuale di
Trieste firmerà con il colosso cinese CCCC un memorandum of understanding relativo al progetto Trieste
Integrated Rail Hub (Trihub), uno dei due inseriti dall’Italia nella lista stilata dalla
commissione europea lo scorso luglio in occasione del vertice eurocinese. La cornice,
quindi, sarà quella definita da Bruxelles e, in base all’accordo, i cinesi
sottoscriveranno semplicemente l’interesse a finanziare il potenziamento
dell’infrastruttura ferroviaria retroportuale triestina (anzichè il raddoppio dei binari di Koper).
Tra l' altro è in discussione la stazione di Servola da realizzare al posto dell' inquinante "area a caldo" della Ferriera.
Il presidente del
porto Zeno D’Agostino ha dissipato ogni dietrologia sul porto franco triestino
e chiarito che ogni potenziale investimento cinese seguirà le regole tracciate
per chiunque altro.
Fra essi c’è
la trattativa in fieri di China Merchant Group per l’acquisizione di
Piattaforma Logistica di Trieste, società che sta realizzando l’omonimo
terminal multimerce.
Primo tassello, nel piano regolatore portale triestino,
della realizzazione di un nuovo terminal container (Molo VIII) probabile
obiettivo primario dei cinesi.
Ma la cosa ha più di commerciale che di
geopolitico e, se avverrà, sarà semplicemente il passaggio di mano di una
concessionaria del porto di Trieste secondo le ordinarie regole che
disciplinano la materia.
Insomma, l’interesse cinese per Trieste è sostanziale, ma, sebbene da
essa sarebbe rafforzato, si muove in parallelo e autonomamente dalla BRI, Nei
fatti la Cina si sta muovendo entro limiti identici a quelli di qualunque
investitore.
Con buona pace dei dietrologi malati di complottismo che allignano in un arco che va da Forza Italia al PD.
ECCO IL TESTO IN ITALIANO DEL MEMORANDUM CHE CI AUGURIAMO VENGA FIRMATO
DURANTE LA VISITA DEL PRESIDENTE XI, CUI DI SEGUITO TROVATE QUELLO IN INGLESE
(traduzione di Rita Baldassare)
GIUDICATE VOI CON LA VOSTRA TESTA
DOCUMENTO D’INTESA TRA IL GOVERNO DELLA
REPUBBLICA ITALIANA E IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE SULLA
COLLABORAZIONE ALL’INTERNO DEL PROGETTO ECONOMICO “VIA DELLA SETA” E
DELL’INIZIATIVA PER LE VIE MARITTIME DEL XXI° SECOLO
Il governo della Repubblica italiana e
il governo della Repubblica popolare cinese (d’ora in poi denominati
“controparti”), nella prospettiva di promuovere una collaborazione pratica
bilaterale; nell’accogliere favorevolmente le conclusioni del Forum sulla
cooperazione internazionale della Via della Seta, tenutosi a Pechino nel maggio
2017; nel riconoscere l’importanza e i benefici derivanti da una migliorata
connettività tra l’Asia e l’Europa e il ruolo che l’iniziativa della Via della
Seta può svolgere in questo ambito; ricordando il comunicato congiunto emanato
dalla Tavola rotonda dei capi di stato del Forum per la collaborazione
internazionale della Via della Seta; ricordando il piano di azione per il
rafforzamento della collaborazione economica, commerciale, culturale e
scientifica tra l’Italia e la Cina 2017-2020, stipulato a Pechino nel maggio
2017; ricordando il comunicato congiunto emanato dal 9° Comitato
intergovernativo Italia-Cina, tenutosi a Roma il 25 gennaio 2019, e l’impegno
espresso in quella sede per promuovere il partenariato bilaterale in uno
spirito di rispetto reciproco, uguaglianza e giustizia, a reciproco beneficio,
nella prospettiva di una solidarietà globale rafforzata; consapevoli del
passato storico comune sviluppato attraverso le vie di comunicazione per via di
terra e di mare che collegano Asia e Europa e del ruolo tradizionale
dell’Italia come punto di approdo della Via della Seta marittima; ribadendo il
loro impegno a onorare i principi e le finalità della Carta delle Nazioni Unite
e promuovere la crescita inclusiva e lo sviluppo sostenibile, in linea con
l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli accordi di Parigi sui
cambiamenti climatici; ricordando inoltre gli obiettivi fissati dall’Agenda
strategica per la collaborazione Unione Europea-Cina 2020, e i principi guida
della Strategia dell’Unione Europea per collegare Europa e Asia adottata
nell’ottobre 2018; hanno raggiunto la seguente intesa:
Paragrafo I: Obiettivi e principi guida per la collaborazione.
1. Le controparti si impegnano a lavorare insieme nel progetto della Via della
Seta (Belt and Road Initiative – BRI) per trasformare in vantaggi le reciproche
forze complementari, nell’ottica di una cooperazione pratica e crescita
sostenibile, appoggiando le sinergie tra la Via della Seta e le priorità
identificate nel Piano di investimento per l’Europa e le reti trans-europee, e
altresì tenendo presenti le discussioni riguardanti la Piattaforma per la
connettività Unione Europea-Cina. Questo consentirà inoltre alle controparti di
rafforzare i loro rapporti politici, i loro legami commerciali e gli scambi tra
i popoli. Le controparti si impegnano a rafforzare la collaborazione e a
promuovere la connettività regionale in un quadro di riferimento aperto,
inclusivo ed equilibrato, i cui benefici si estenderanno a tutte le parti, in
modo da promuovere nella regione pace, sicurezza, stabilità e sviluppo
sostenibile.
2. Le controparti si impegnano a promuovere la collaborazione bilaterale in
base ai seguenti principi:
(i) Guidate dalle finalità e dai principi contenuti nella Carta dell’ONU, le
controparti lavoreranno per sviluppo e prosperità reciproche, basate sulla
fiducia reciproca e spirito di collaborazione:
(ii) Nel rispetto delle leggi e normative nazionali, coerenti con i rispettivi
obblighi internazionali, le controparti si impegnano a promuovere l’avanzamento
dei loro progetti di collaborazione;
(iii) Le controparti si impegnano a esplorare le sinergie e ad assicurare
coerenza e complementarietà con i meccanismi esistenti di cooperazione
bilaterali e multilaterali e con le piattaforme di cooperazione
regionale.
Paragrafo II: Aree di cooperazione.
Le controparti si impegnano a collaborare nelle seguenti aree:
1. Dialogo sulle politiche. Le controparti promuoveranno le sinergie e
rafforzeranno le strutture di comunicazione e coordinamento. Stimoleranno il
dibattito sulle politiche da adottare nelle iniziative di connettività e sugli
standard tecnici e normativi. Le controparti lavoreranno assieme alla Banca di investimento
asiatica per le infrastrutture (AIIB) per favorire la connettività nel rispetto
delle finalità e delle funzioni della Banca.
2. Trasporti, logistica e infrastrutture. Le controparti condividono una
visione comune sul miglioramento dei trasporti, affinchè siano accessibili,
sicuri, inclusivi e sostenibili. Le controparti collaboreranno allo sviluppo
della connettività delle infrastrutture, tra cui investimenti, logistica e
inter-operatività, nelle aree di interesse reciproco (come strade, ferrovie,
ponti, aviazione civile, porti, energia – tra cui fonti rinnovabili e gas
naturale – e telecomunicazioni). Le controparti esprimono il loro interesse
nello sviluppo di sinergie tra la Via della Seta, il sistema italiano di
trasporti e infrastrutture, come – tra gli altri – strade, ferrovie, ponti,
aviazione civile e porti e la Rete trans-europea dei trasporti dell’Unione
Europea (TEN-T). Le controparti accoglieranno favorevolmente ogni dibattito nel
quadro della Piattaforma di connettività tra l’Unione Europea e la Cina, per
migliorare l’efficienza della connettività tra Europa e Cina. Le controparti si
impegnano a collaborare nel facilitare il disbrigo delle operazioni doganali,
rafforzando la cooperazione nelle soluzioni di trasporto sostenibile, sicuro e
digitale, come pure per quel che riguarda investimenti e finanziamenti. Le
controparti ribadiscono l’importanza di stabilire procedure di appalto aperte,
trasparenti e non discriminatorie.
3. Rimuovere ogni ostacolo al commercio e agli investimenti. Le
controparti si impegnano a estendere gli investimenti bilaterali e i flussi
commerciali, la cooperazione industriale come pure la cooperazione nei mercati
di paesi terzi, esplorando i sistemi per promuovere una robusta cooperazione a
beneficio reciproco. Le controparti riaffermano l’impegno condiviso per
realizzare scambi commerciali e investimenti aperti e liberi, per contrastare
gli eccessivi squilibri macroeconomici, e opporsi all’unilateralismo e al
protezionismo. Nell’ambito della Via della Seta, le controparti si impegnano a
promuovere commercio e cooperazione industriale in modo aperto, libero,
trasparente e non discriminatorio; appalti trasparenti; parità di condizioni e
rispetto dei diritti di proprietà intellettuale. Le controparti si impegnano a
studiare sistemi di collaborazione e partenariato più stretti e di vantaggio
reciproco, promuovendo la cooperazione triangolare e quella nord-sud,
sud-sud.
4. Collaborazione finanziaria. Le controparti rafforzeranno le
comunicazioni e il coordinamento bilaterale su politiche di riforma fiscale,
finanziaria e strutturale, in modo da creare un ambiente favorevole alla
collaborazione economica e finanziaria, anche tramite l’avvio di un Dialogo
finanziario Italia-Cina, tra il ministro dell’economia e della finanza della
Repubblica italiana e il ministro delle finanze della Repubblica popolare
cinese.
Le controparti favoriranno il partenariato tra le rispettive istituzioni
finanziarie per sostenere congiuntamente la cooperazione in materia di
investimenti e finanziamenti, a livello bilaterale e multilaterale e verso
paesi terzi, nell’ambito dell’iniziativa della Via della Seta.
5. Connettività tra persone. Le controparti si impegnano a favorire ed
espandere gli scambi interpersonali, a sviluppare la rete di gemellaggio tra le
città, e a sfruttare appieno la piattaforma dei Meccanismi di cooperazione
culturale tra l’Italia e la Cina per portare a termine il gemellaggio tra i
siti UNESCO dei rispettivi paesi, allo scopo di promuovere la collaborazione su
istruzione, cultura, scienze, innovazione, salute, turismo e benessere pubblico
tra le rispettive amministrazioni. Le controparti favoriranno scambi e
collaborazione tra le rispettive autorità locali, mezzi di comunicazione, think
tank, università e giovani.
6. Cooperazione allo sviluppo nel rispetto dell’ambiente. Le controparti
si impegnano a sostenere pienamente l’obiettivo di sviluppare la connettività
tramite un approccio sostenibile ed ecologico, promuovendo attivamente la
tendenza globale verso lo sviluppo ecologico, circolare e a basse emissioni di
carbonio. Con questo spirito condiviso, le controparti collaboreranno nel campo
della protezione ambientale, dei cambiamenti climatici ed altre aree di
reciproco interesse. Le controparti si impegnano a condividere le loro idee
sullo sviluppo sostenibile e a promuovere attivamente le direttive dell’Agenda
2030 per lo sviluppo sostenibile e gli accordi di Parigi sui cambiamenti
climatici. Il ministero per l’ambiente, il territorio e il mare della Repubblica
italiana parteciperà attivamente alla Coalizione internazionale per lo sviluppo
ecologico sulla Via della Seta, già avviato dal ministero dell’ecologia e
dell’ambiente della Repubblica popolare cinese, in sintonia con il programma
ambientale delle Nazioni Unite (UNEP).
Paragrafo III: Modalità di cooperazione.
1. Le modalità di cooperazione potrebbero includere le seguenti, ma senza che
siano imposti imposti limiti o restrizioni:
(i) Lo scambio di visite e dibattiti ad alto livello all’interno dei meccanismi
di scambio governativi e non governativi. Le controparti metteranno a
disposizione reciprocamente le informazioni raccolte nei più svariati campi e
su canali multipli, allo scopo di aumentare la trasparenza e incoraggiare la
partecipazione di cittadini provenienti da tutti i settori della società;
(ii) Le controparti studieranno lo sviluppo di programmi pilota nelle aree
chiave, negli scambi economici e nella cooperazione, nella ricerca congiunta,
nello sviluppo delle capacità, negli scambi e nella formazione del
personale.
2. Le controparti si impegnano a esplorare i modelli di cooperazione a
vantaggio reciproco per sostenere le principali iniziative nell’ambito della
Via della Seta. Le controparti seguiranno i principi del mercato, promuoveranno
la cooperazione tra capitale pubblico e privato, incoraggeranno gli
investimenti e il supporto finanziario attraverso approcci diversificati. Le
controparti ribadiscono il loro impegno verso investimenti che siano
sostenibili, sotto il profilo sociale e ambientale, e fattibili
economicamente.
3. Le controparti si impegnano a esplorare congiuntamente tutte le opportunità
di cooperazione tra Italia e Cina e di possibile cooperazione in paesi terzi.
Le controparti si impegnano a rispettare modi di cooperazione che siano a
beneficio di tutti i partecipanti e ad adottare progetti che siano a vantaggio
dei paesi terzi, favorendo le loro priorità in termini di sviluppo e le
esigenze della loro popolazione, assicurandosi che siano validi e sostenibili
sotto il profilo fiscale, sociale, economico e ambientale.
4. Le rispettive autorità competenti delle controparti potranno siglare accordi
di collaborazione in settori specifici, anche per la creazione di strutture
specifiche di collaborazione.
Paragrafo IV: Meccanismo di cooperazione.
Le controparti sfrutteranno appieno i meccanismi bilaterali già esistenti per
sviluppare la cooperazione nell’ambito dell’iniziativa della Via della
Seta.
La commissione governativa Italia-Cina avrà il compito di monitorare lo svolgimento
e i futuri sviluppi del presente accordo.
Paragrafo V: Risoluzione delle controversie.
Le controparti si impegnano a risolvere amichevolmente tutte le controversie
derivanti dall’interpretazione di questo documento di intesa tramite incontri
diretti.
Paragraph VI: Legislazione applicabile.
Questo documento d’intesa non costituisce un accordo internazionale che
potrebbe portare all’applicazione di diritti e obblighi sotto la legge
internazionale. Nessuna parte di questo documento è da considerare come base di
impegno legale o finanziario per le controparti. Il presente documento d’intesa
verrà interpretato secondo la legislazione delle controparti e la legislazione
internazionale, laddove ne ricorrano i presupposti, e per la parte italiana anche
secondo la normativa dell’Unione Europea.
*** Questo documento d’intesa avrà effetto dalla data della firma.
Questo documento d’intesa resterà valido per un periodo di cinque anni e sarà
rinnovato automaticamente per altri periodi di cinque anni in futuro, a meno
che non venga terminato da una delle controparti con comunicazione scritta con
almeno tre mesi di anticipo.
Firmato a…. il….., in due originali, ognuna in lingua italiana, inglese e
cinese, tutti ugualmente autentici. Nel caso di divergenze interpretative, farà
fede il testo in lingua inglese.
Per il governo della Repubblica
italiana
Per il governo della Repubblica popolare cinese
MEMORANDUM OF
UNDERSTANDING BETWEEN THE GOVERNMENT OF THE ITALIAN REPUBLIC AND THE GOVERNMENT
OF THE PEOPLE’S REPUBLIC OF CHINA ON COOPERATION WITHIN THE FRAMEWORK OF THE
SILK ROAD ECONOMIC BELT AND THE 21ST CENTURY MARITIME SILK ROAD INITIATIVE
The Government
of the Italian Republic and the Government of the People’s Republic of China
(hereinafter referred to as “the Parties”) based on the aspiration of
furthering bilateral practical cooperation; Welcoming the hosting of the Belt
and Road Forum for International Cooperation in Beijing in May 2017;
Recognizing the importance and benefits of improving connectivity between Asia
and Europe and the role that the Belt and Road Initiative can play in this
respect; Recalling the Joint Communiqué of the Leaders Roundtable of the Belt
and Road Forum for International Cooperation; Recalling the Plan of Action for the
Strengthening of Economic, Commercial and Cultural-scientific Cooperation
between Italy and China 2017-2020 agreed in Beijing in May 2017; Recalling the
Joint Communiqué of the 9th Italy-China Inter-Governmental Committee, held in
Rome on January 25th, 2019 and the commitment expressed therein to promote the
bilateral partnership in a spirit of mutual respect, equity and justice and in
a mutually beneficial manner, in the perspective of a strengthened global
solidarity; Conscious of the historical common heritage developed through the
land and sea routes linking Asia and Europe and of Italy’s traditional role as
terminal of the maritime Silk Road; Reiterating their commitment to honor the
purposes and principles of the UN Charter and to promote inclusive growth and
sustainable development, in line with the 2030 Agenda for sustainable
development and the Paris Accord on climate change; Recalling also the
objectives set by the EU-China 2020 Strategic Agenda for Cooperation and the
principles driving the EU Strategy for Connecting Europe and Asia adopted in
October 2018; have reached the following understanding:
Paragraph I: Objectives and Guiding Principles of Cooperation.
1. The Parties will work together within the Belt and Road Initiative (BRI) to
translate mutual complementary strengths into advantages for practical
cooperation and sustainable growth, supporting synergies between the Belt and
Road Initiative and priorities identified in the Investment Plan for Europe and
the Trans-European Networks, bearing in mind discussions in the EU China
Connectivity Platform. This will also enable the Parties to enhance their
political relations, economic ties, and people-to-people exchanges. The Parties
will strengthen cooperation and promote regional connectivity within an open,
inclusive and balanced framework beneficial to all, so as to promote regional
peace, security, stability and sustainable development.
2. The Parties will promote bilateral cooperation based on the following
principles:
(i) Guided by the purposes and principles of the UN Charter the Parties will
work for common development and prosperity, deepened mutual trust and
beneficial cooperation;
(ii) In accordance with their respective domestic laws and regulations,
consistent with their respective international obligations, the Parties will
strive to promote the smooth progress of their cooperation projects;
(iii) The Parties will explore synergies and ensure consistency and
complementarity with existing bilateral and multilateral cooperation mechanisms
and regional cooperation platforms.
Paragraph II: Areas of Cooperation.
The Participants Parties will cooperate in the following areas:
1. Policy Dialogue. The Parties will promote synergies and strengthen
communication and coordination. They will enhance policy dialogue on
connectivity initiatives and technical and regulatory standards. The Parties
will work together within the Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB) to
promote connectivity in accordance with the purpose and functions of the
Bank.
2. Transport, logistics and infrastructure. Both Parties share a common
vision about the improvement of accessible, safe, inclusive and sustainable
transport. The Parties will cooperate in the development of infrastructure
connectivity, including financing, interoperability and logistics, in areas of
mutual interest (such as roads, railways, bridges, civil aviation, ports,
energy –including renewables and natural gas- and telecommunications). The
Parties express their interest in developing synergies between the Belt and
Road Initiative, the Italian system of transport and infrastructure, such as
-inter alia- roads, railways, bridges, civil aviation and ports and the EU
Trans-European Transport Network (TEN-T). The Parties welcome the discussions
in the framework of the EU-China Connectivity Platform to improve the
efficiency of the connectivity between Europe and China. The Parties will
cooperate in facilitating customs clearance, strengthening co-operation in
sustainable, safe and digital transport solutions as well as in their
investments and financing. The Parties highlight the importance of open,
transparent, and non-discriminatory procurement procedures.
3. Unimpeded trade and investment. The Parties will work towards
expanding two-way investment and trade flow, industrial cooperation as well as
cooperation in third country markets, exploring ways to promote substantive
mutually beneficial cooperation. The Parties reaffirm their shared commitment
to free and open trade and investment, to counter excessive macroeconomic
imbalances and to oppose unilateralism and protectionism. In the framework of
the Belt and Road Initiative, they will promote transparent,
non-discriminatory, free and open trade and industrial cooperation, an open
procurement, level playing field and respect for intellectual property rights.
They will explore closer and mutually beneficial collaboration and
partnerships, which include advancing North-South, South-South and triangular
cooperation.
4. Financial cooperation. The Parties will strengthen the bilateral
communication and coordination on fiscal, financial and structural reform
policies in order to create a favorable environment for economic and financial
cooperation, also through considering the establishment of the a Italy-China
Finance Dialogue between the Ministry of Economy and Finance of the Italian
Republic and the Ministry of Finance of the People’s Republic of China. The
Parties will encourage the partnerships between the respective financial
institutions to jointly support investment and financing cooperation, at
bilateral and multilateral level and towards the third Countries, under the
framework of Belt and Road Initiative.
5. People-to-people connectivity. The Parties will endeavor to expand
people-to-people exchanges, to develop their sister cities network, to fully
utilize the platform of Italy - China Culture Cooperation Mechanism to
cooperate for the finalization of the twinning among Italian and Chinese UNESCO
world heritage sites, to promote cooperation arrangements on education,
culture, science, innovation, health, tourism and public welfare among their
respective Administrations. The Parties will promote exchanges and cooperation
between their local authorities, media, think tanks, universities and the
youth.
6. Green Development Cooperation. Both Parties are fully supportive of
the objective to develop connectivity following a sustainable, environmentally
friendly approach, actively promoting the global process towards green, low
carbon and circular development. In this spirit, the Parties will cooperate in
the field of ecological and environmental protection, climate change and other
areas of mutual interest. The Parties will share ideas about green development
and actively promote the implementation of the 2030 Agenda for Sustainable
Development and the Paris Agreement on Climate Change. The Ministry for the
Environment, Land and Sea of the Italian Republic will actively participate the
International Coalition for Green Development on the Belt and Road initiated by
the Ministry of Ecology and Environment of the People’s Republic of China and
the United Nations Environment Programme (UNEP).
Paragraph III: Modes of Cooperation.
1. Modes of cooperation may include - but are not limited to:
(i) The exchange of high-level visits and discussions within existing
governmental and non-governmental exchange mechanisms. The Parties will expand
information sharing in diverse fields and with multiple channels, to increase
transparency and encourage the participation of people from all sectors of
society.
(ii) Exploring the development of pilot programs in key areas, economic
exchanges and cooperation, joint research, capacity building, personnel
exchanges and training.
2. The Parties will explore mutually beneficial models of cooperation to
support the implementation of major programs, under the Belt and Road
Initiative. The Parties will follow market principles, promote cooperation
between public and private capital, encourage investment and financing support
through diversified models. Both Parties reiterate their engagement towards
investments which are socially and environmentally sustainable and economically
viable.
3. The Parties will jointly explore opportunities of cooperation in Italy and in
China and discuss cooperation in third Countries. The Parties are committed to
modes of cooperation that are advantageous to all participants and to projects
that benefit third Countries by supporting their priorities in terms of
development and the needs of their people, in a fiscally, socially,
economically and environmentally sound and sustainable manner.
4. The relevant Authorities of the Parties may conclude arrangements for
collaboration in specific sectorial fields and for the creation of specific
cooperation frameworks.
Paragraph IV: Cooperation Mechanism.
The Parties will make full use of existing bilateral mechanisms to develop
cooperation in the framework of the Belt and Road Initiative.
The Italy-China Government Committee will be used to monitor progress and
follow up.
Paragraph V: Settlement of Differences.
The Parties will settle amicably differences in the interpretation of this
Memorandum of Understanding through direct consultations.
Paragraph VI: Applicable Law.
This Memorandum of Understanding does not constitute an international agreement
which may lead to rights and obligations under international law. No provision
of this Memorandum is to be understood and performed as a legal or financial
obligation or commitment of the Parties. This Memorandum of Understanding will
be interpreted in accordance with the legislations of the Parties and as well
as with applicable international law and, as for the Italian Party, with the
obligations arising from its membership of the European Union.
*** This Memorandum of Understanding takes effect on the date of
signature.
This Memorandum of Understanding will remain valid for a period of five years
and will be automatically extended for subsequent five -year periods and so
forth unless terminated by either Party by giving the other Party a written
notice at least three months in advance.
Signed at XX on XX , in two originals, each in the Italian, Chinese and English
languages, all texts being equally authentic. In case of divergence of
interpretation, the text in English will prevail.
For the Government of the Italian Government of the People’s Republic
Republic of China