RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

venerdì 6 aprile 2018

PORTO VECCHIO: LA SAIPEM CHIEDE DI ALLARGARE ALLA DIGA LA SUA CONCESSIONE E IL PUNTO FRANCO - SOLO LE ATTIVITA' PRODUTTIVE SI ALLARGANO MENTRE L' URBANIZZAZIONE A FINALITA' TURISTICHE E' AL PALO AD OLTRE TRE ANNI DALLA "SDEMANIALIZZAZIONE" - QUESTI I FATTI: ANNUNCI E PROMESSE STANNO A ZERO -


La SAIPEM non solo ha inaugurato ad ottobre in Porto Vecchio e in regime di Punto Franco il Polo Mondiale per la Robotica Subacquea, non solo ha messo in Porto Vecchio e in regime di Punto Franco anche il Centro Antidisastri Petroliferi con il famoso "tappo" unico al mondo (clicca QUI) ma ha bisogno di allargarsi e ha chiesto la concessione di gran parte della Diga di fronte alla sua base e di estendervi il regime di Punto Franco che le è indispensabile per gestire i robot e macchinari che operano in tutto il mondo "estero su estero"(*).
E ovviamente la concessione sarà data.

I chiacchieroni dell' urbanizzazione ad uso turistico e abitativo di Porto Vecchio, con eliminazione del Punto Franco, sono serviti !


Finora la famosa "sdemanializzazione" non è servita ad un tubo: tutte le aree utilizzate, vitali e in crescita di Porto Vecchio sono demaniali, cioè pubbliche e in regime di Punto Franco, quello che si è voluto eliminare e spostare come se fosse un ostacolo alla crescita economica e che, grazie all' Autorità Portuale e alle proteste è rimasto sulla fascia costiera e all' Adriaterminal.

Anche l' ESOF, la Città della Scienza del 2020, non sarà in aree private bensì pubbliche perchè passate dal demanio al patrimonio del Comune. 

In tre anni e tre mesi non è stato privatizzato neanche un centimetro quadrato e nessuno ha fatto una richiesta concreta e operativa.

Solo progetti, rendering e scartoffie di sogni che si accumulano negli armadi dagli anni '90 di "Trieste Futura" di Pacorini, ex candidato sindaco del PD fieramente contrario al Punto Franco perchè ostacolava i suoi interessi immobiliari.

Noi siamo sicuri che in Porto Vecchio sarà riesteso il Punto Franco con finalità produttive, e quello della Saipem è solo il primo passo, con grande scorno dei parolai che hanno rifilato ai triestini decine di cerimonie e firme di "restituzione alla città" di Porto Vecchio che non ne aveva mai fatto parte e che non ha nemmeno le fognature, incantando giornalisti e intellettuali.



Al convegno del 26 marzo in regione sulle "Nuove Vie della Seta" è stata fatta la proposta di insediare imprese cinesi in Porto Vecchio con centri direzionali e magazzini riestendendo il Punto Franco.

Questa è la realtà dei fatti e non degli annunci.

E i ceffoni elettorali completano il quadro perchè la gente si è stufata di annunci e fanfare non rispondenti alla realtà anche se conditi con marketing politico: altro che "gufi"!

(*) Ovviamente la richiesta  di concessione non riguarda la parte dello stabilimento balneare che adesso nessuno vuole.


Il Video sulla Base Saipem in Porto Vecchio dove l' azienda ha appena investito tre milioni per ristrutturare l' hangar, gli uffici e la sala di simulazione



giovedì 5 aprile 2018

SCANDALO ! IL RUSSIAGATE IRROMPE NELLA CAMPAGNA PER LE REGIONALI - DECINE DI MIGLIAIA DI POST SPONSORIZZATI SU FACEBOOK SELEZIONATI SULLA BASE DEI NOSTRI DATI, INTERESSI E COMPORTAMENTI - RUSSO E' IL PIU' ATTIVO, OVVIAMENTE, MA CI SONO TUTTI - ED E' LEGALE: COME SI FA? (istruzioni nell' articolo)


A migliaia di elettori della Regione stanno giungendo sui social messaggi politici sponsorizzati.
Si tratta di messaggi inviati a target selezionati sulla base dei dati forniti ad esempio da Facebook: residenza, dati anagrafici, interessi, comportamenti...
E' la stessa storia per cui è scoppiato lo scandalo su Facebook per la fornitura di dati a Cambridge Analytica che organizzava e organizza campagne elettorali mirate e sono lo stesso tipo di messaggi sponsorizzati oggetto dello scandalo Russiagate.

Qui non stanno facendo niente di diverso: inviano messaggi mirati a segmenti selezionati di elettori sulla base di dati personali.
Ed è tutto legale: anzi assolutamente normale nel mondo del marketing politico e no. Anni fa dati molto più rozzi potevano essere acquistati dalle società degli elenchi telefonici per il "telemarketing" largamente usato ad esempio dal compianto  Willer Bordon.
E facciamo fatica a capire di che cosa ci si sorprende: Facebook è gratuito perchè i suoi, lauti, guadagni li fa con la pubblicità mirata e i politici ormai sono un prodotto come, e peggio, del detersivo.


Facciamo un esempio pratico e reale di "Russogate" nostrano: a molti stanno giungendo in questi giorni messaggi FB di Francesco Russo (nomen est omen).

Noteranno in alto che è scritto in piccolo "sponsorizzato": vuol
dire che si tratta di pubblicità mirata che viene inviata a gruppi di elettori accuratamente selezionati sulla base delle loro caratteristiche personali che Facebook conosce e analizza.
Lo può fare chiunque ma naturalmente i politici generalmente si affidano a società e professionisti del settore (come Cambridge Analytica) .
Come si fa ?
Se avete una pagina, e tutti possono averla,


sotto ogni post compare il bottone "metti in evidenza" e premendolo appare una schermata che vi permette di scegliere i destinatari per una distribuzione detta in gergo "sponsorizzazione" che dilati la lettura spontanea "organica" (nel nostro esempio 3900 lettori spontanei) portandola a molte decine di migliaia: basta pagare e nemmeno tanto.
La schermata di Facebook è la seguente: 

Come si vede, oltre che per residenza, età, sesso (che già non è poco) si possono selezionare i destinatari anche per "dati demografici, interessi o comportamenti" il che va dalla professione, all' amore per gli animali, ai gusti sessuali o gastronomici ecc.
In altre parole si può mandare il messaggio giusto alla persona giusta.


Ad esempio se il politico desidera raggiungere gli
elettori pensionati che amano i cani con un apposito messaggio che lo renda simpatico ed interessante potrà selezionare questo particolare segmento di mercato politico.
Per esempio con un messaggio che contenga una sua foto a passeggio col cane e la promessa di occuparsi dell' aumento delle pensioni e dei problemi degli anziani:


ESEMPIO

Naturalmente Russo non è l' unico, è solo uno dei più attivi perchè da tempo ha scelto la strada del "marketing politico" e relativa "politica degli annunci": decine sono stati gli annunci di "restituzione di Porto Vecchio alla città" che a 3 anni e 3 mesi dalla sua "sdemanializzazione" è ancora lì con il degrado che aumenta.

Con il messaggio che sta diffondendo in questi giorni racconta la storiella della "signora che voterebbe per lui se non fosse del PD" (la "signora" è 
la figura sociologica più diffusa a Trieste, ovviamente): un modo per prendere le distanze da un marchio politico che sta precipitando nei consensi, come ha fatto anche Illy cui è andata male lo stesso.