RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

mercoledì 18 maggio 2016

DICHIARAZIONI DI DELRIO: "PORTO DI TRIESTE HUB DELL' ADRIATICO"- "TRIESTE CARA AL CUORE"- "CIACOLE (ELETTORALI) NON FA FRITOLE" !


Grande importanza viene data oggi sul giornale locale all' intervista al ministro dei trasporti Delrio in cui ha dichiarato, tra l' altro:«Porto di Trieste hub per l’Adriatico».

Graziano Delrio non è la reincarnazione di Carlo VI che istituì il Porto Franco nel 1719 e, malgrado l' espressione da "Passione secondo Graziano", non è nemmeno un santo apostolo: si tratta di un politico italiano che rilascia dichiarazioni a un giornale di Trieste 20 giorni prima delle elezioni (con un' espressione poco convinta, bisogna dire...).


Non crediamo nemmeno che sia il demonio: come vorrebbero far credere alcune accuse, passate stranamente in questi giorni sotto silenzio, di connivenza con elementi camorristi, motivata da foto probabilmente casuali e irrilevanti. 


E', più banalmente, un medico cui alcuni tecnici potrebbero aver suggerito un' ovvietà evidente a chi semplicemente guardi una cartina geografica: Trieste è il terminal naturale per le rotte dell' Adriatico con merce destinata all' Europa e non è insabbiata come Venezia, Monfalcone e Nogaro.   

Da sempre.


L' intervista contiene anche la seguente frase sul porto Off-Shore di Venezia che si candida a fare da terminale al posto nostro:
«Il porto off shore è una proposta complessa e innovativa, che stiamo valutando in sede tecnica senza pregiudizi. I tempi della conclusione dell’iter non sono lunghi. In generale, prima di intraprendere investimenti in nuove opere, come metodo vogliamo valutare se esistano infrastrutture che rispondono già alle stesse esigenze». Il che vuol dire che l' Off - Shore di Venezia è ancora in pista malgrado i numerosi annunci contrari dei PD locali.

Dice anche :«MAI PIÙ SOGNI SOLO PROGETTI UTILI».

Purtroppo in Italia il concetto di "utilità" non coincide con il bene collettivo ma con gli interessi di caste politiche e lobby: le stesse che hanno fatto costruire il MOSE, per lucrarci appalti e tangenti, con i noti scandali.

Infatti ieri documentavamo che, come si vede dallo stesso inserto del Piccolo, il progetto dell' Off-Shore veneziano che mira a marginalizzarci è tuttora attivo, con l' aggiunta del tentativo di intercettare anche il traffico delle "autostrade del mare" già radicato a Trieste grazie al Porto Franco (clicca QUI ed anche QUI).


Se questi nobili intenti sono reali mettiamoli alla prova con le cose concrete.

Ne citiamo solo due:

1) Riapertura della linea ferroviaria Transalpina che congiunge il Porto con Opicina, stazione strategica per spedire la merce anche sulla linea Lubiana-Vienna. 

Linea di cui quest' anno ricorre il 110° anniversario e che è stata da poco chiusa dalle Ferrovie Italiane, malgrado sia indispensabile in caso di emergenze.

2) Possibilità di sdoganare la merce anche per gli operatori esteri che non hanno partita IVA italiana.
Attualmente questo non è consentito dalle Dogane Italiane, mentre viene fatto a Capodistria, ostacolando lo sviluppo del lavoro estero su estero che è la prerogativa di Trieste, unica fra i porti amministrati dall' Italia.


Due cosine semplici semplici, giusto per vedere se seguono anche i fatti.


Per cui invitiamo tutti a tenere i piedi per terra, anche perchè questo ministro e questo governo non si sa quanto durino e perchè di belle frasi a Trieste ne abbiamo già sentite tante dai tempi di "Trieste Cara al Cuore" e dei comizi di "Giani Lagrima".


L' Intervista la scaricate cliccando QUI.



1 commento:

  1. Che ci siano comunque già pressioni dall'estero per certe dichiarazioni? in fondo ... quanti miliardi di euro vale il porto di trieste con le sue zone franche per tappare qualche buco dell'immensa voragine? .....

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