RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

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martedì 21 giugno 2016

ELEZIONI COMUNALI TRIESTE- GUARDIAMO I NUMERI ED I FATTI


Faq-Trieste ha pubblicato (clicca QUI) la tabellina che riproduciamo sopra con qualche aggiunta, invitando a discuterne.
Noi iniziamo subito per la parte che ci compete.


Noterete che abbiamo riquadrato in rosso i risultati dei partiti / movimenti che si possono considerare estranei al sistema politico che ha portato Trieste all' attuale decadenza.
Si va da SI per Trieste (candidato Sossi) appoggiata da Aris Prodani a No Ferriera di Fogar (Rifondazione di Furlanic ha perso il seggio ma non il vizio di votare Cosolini al ballottaggio).


Tutte queste liste hanno diversi elementi di programma in comune, ma hanno scelto di presentarsi separatamente malgrado sia noto che l' elettorato premia solo le coalizioni e condanna la frammentazione.


Infatti queste liste sono state praticamente spazzate via tranne il M5S che è un particolare partito-non partito che si sta affermando ovunque perchè ha la caratteristica di fare proprie le istanze provenienti dal territorio, tra cui anche il nostro Allegato VIII e i Punti Franchi.


Tuttavia nemmeno il M5S da solo è riuscito a raggiungere il Ballottaggio malgrado il nostro suggerimento di "voto disgiunto" abbia fatto confluire su Menis alcune migliaia di voti aggiuntivi (Menis ha avuto oltre 5.000 voti in più rispetto alla sua lista).


Il ragionamento che facciamo adesso non può servire a rimediare gli errori passati ma a fare tesoro di una sconfitta per non rifarli più.


Se tutte queste liste avessero riunito le forze  in una coalizione, stilando un programma minimo comune e indicando un unico candidato sindaco (e viste le proporzioni l' indicazione spettava al M5S), trovando il modo di non presentare ben 6  liste in concorrenza, avrebbero avuto una base minima di 23.801 voti sufficienti a garantire il ballottaggio.

Infatti è  tecnicamente certo che ad una proposta politica così forte si sarebbero aggiunti subito almeno altri 5.000 voti provenienti dall' astensione o altri schieramenti.
Una volta al ballottaggio la vittoria sarebbe stata assicurata: il M56 ha vinto 19 ballottaggi su 20 domenica scorsa aumentando i voti in questi comuni da 650.000 a oltre 1.100.000. Cioè aumentandoli del 70% al ballottaggio.
Lo si vede anche dalla vittoria di  DeMagistris a Napoli: un' altra formazione fuori dal sistema.


A quest' ora avremmo un sindaco alternativo ai Partiti della Nazione, con un programma concordato e incentrato sul Porto Franco Internazionale, e una robusta presenza di consiglieri indipendentisti.
E' forse meglio la situazione attuale: neanche un consigliere?


In ogni caso queste amministrative sono state un terremoto di cui il movimento indipendentista (o meglio i gruppi dirigenti) non ha saputo approfittare.
E rotoleranno teste eccellenti nel PD forse anche quella della amatissima, a Trieste, vicesegretaria Debby.


Ma si sà, l'ideologia e l' estremismo fanno fare discorsi infuocati e lanciare accuse a destra e a manca ma produrre pochi, o nessun, risultato concreto, soprattutto se si è totalmente incapaci di gestire, e comunicare, un programma magari ottimo.


Le tre liste indipendentiste sono destinate all' implosione e lo si vede anche dal fatto che dopo la mazzata del 5 giugno non hanno dato indicazioni per gestire la fase successiva del ballottaggio.


Noi abbiamo dato l' indicazione di annullare la scheda scrivendo i nomi dei "Veri Candidati": sia per marcare la presenza sia per indebolire l' inevitabile vittoria di Dipiazza.

2.083 schede nulle, malgrado il rilevante calo dell' affluenza sia rispetto al primo turno che rispetto al ballottaggio del 2011, sono un ottimo risultato che si aggiunge all' ottimo risultato del "voto disgiunto" che abbiamo suggerito.

Adesso assistiamo al fatto, secondo noi positivo, che l' Allegato VIII sta uscendo dal recinto, rivelatosi angusto, delle formazioni indipendentiste e comincia a venir citato ufficialmente in regolamenti e decreti, che vanno però emendati e limati.

E vediamo anche che il PORTO FRANCO INTERNAZIONALE DI TRIESTE, con i vantaggi dei Punti Franchi, non è più una cosa da "carbonari" ma viene presentato a Shanghai ufficialmente (clicca QUI per un articolo di FAQTS)

Si può dire che sia stato tutto inutile solo perchè tre liste di area indipendentista sono andate malissimo, come a loro più volte segnalato per tempo ?


Ma chi può dire che queste liste rappresentavano veramente il vasto movimento indipendentista triestino e non solo i gruppetti in lotta tra loro che le hanno presentate ?


Adesso il terreno si sposta alla gestione delle cose concrete e delle novità che ci porterà la situazione internazionale a partire dalla Brexit indipendentemente dall' esito; all' opposizione in comune e nella società al nuovo / vecchio sindaco che ci auguriamo a tempo visto che i suoi voti sono solo il 24% del totale.



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