Musolino il nuovo Presidente dell' Autorità Portuale di Venezia che viene da Singapore ha messo la pietra tombale sul "Porto Off-Shore" di Venezia con il quale il precedente Presidente Costa sperava di togliere a Trieste i traffici della Nuova Via della Seta.
E' un atto di professionalità manageriale e realismo.
Tuttavia ha precisato che Venezia intende restare la tappa principale delle crociere:
Ecco le sue parole (clicca QUI):
"Dove Musolino non intende recedere di un millimetro è invece nel settore delle crociere. «Chi sostiene che i crocieristi dovrebbero scalare altrove - afferma - non vuole il bene della nostra città ma soprattutto ai cinquemila occupati che grazie a questo comparto lavorano a Venezia. E poi, attenzione: se crolla Venezia, crolla l’intero sistema crocieristico italiano, adriatico in particolare».
Ha ragione: il turismo di massa vada a Venezia perchè così vuole il mercato.
A Trieste vada il terminal della Nuova Via della Seta con i traffici e gli insediamenti industriali, produttivi e di servizi.
Dal momento che i croceristi vogliono andare a Venezia, che è una meta turistica internazionale, è del tutto logico che le navi facciano tappa a Venezia e non a Trieste, Ravenna o Ancona.
Il progetto Dipiazzesco di trasformare Porto Vecchio in un megaterminal croceristico per far sbarcare i turisti diretti a Venezia e ammassarli sui vagoni della tradotta verso Venezia appare campato in aria.
Quale turista, anche se di massa e low cost, vorrebbe sbarcare in Porto Vecchio, essere intruppato e perdere ore in qualche improbabile museo triestino e poi farsi ore di treno per restare solo un paio d' ore a Venezia che è la sua meta agognata?
A noi sembrano ipotesi totalmente fuori mercato e l' equivalente crocieristico dell' Off-Shore veneziano: una fesseria fantascientifica!
Come dice Musolino che ha fama di persona seria con conoscenza del mondo: "Riportiamo l' astronave sulla terra !" e teniamoci saldi i piedi dopo anni di fantasie su Porto Vecchio.
Noi in Porto Vecchio preferiamo vedere il Polo Mondiale per la Robotica Subacquea della Saipem, che sta ristrutturando un capannone,
Trieste ha pochi spazi e sprecare 650 ettari di area produttiva, serviti da banchine e ferrovia, per inseguire chimere turistiche è sciocco. Tanto più che l' urbanizzazione di Porto Vecchio ha costi stratosferici che non ci sarebbero per insediamenti produttivi e che basterebbe riestendere il Punto Franco tuttora esistente sulla fascia costiera.
In questi anni s'è visto che essere capolinea di crociere non porta granchè al turismo cittadino: i croceristi si imbarcano e sbarcano in gran fretta spesso senza prendere nemmeno un caffè.
Se turismo deve esserci a Trieste sia di qualità e congressuale come si addice ad una città mitteleurpea.
Cerchiamo di pensare di più al ricco turismo congressuale facendo realizzare il previsto Centro Congressi al Silos diventato un accampamento e di meno ai bazar di bancherelle e mortadelle.
Foto:
Mortadelle o alta tecnologia ?
Il turismo "di qualità" secondo la Giunta Dipiazza: Mortadella For Ever .
Dopo la mega mortadella e i fuochi artificiali in pieno giorno offerti ai croceristi dall' assessore Bucci anche l' assessore Giorgi si cimenta con la mortadella per animare i suoi "bazar" di bancherelle in centro.
File di VIP e Lord inglesi entusiasti ...
Il Piccolo 2/7/17
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