RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

sabato 28 maggio 2016

SPUDORATI ! PORTO VECCHIO SOTTO CONTROLLO DELLA SERRACCHIANI E DEL PD COME LA FERRIERA - RENZI A TRIESTE PER QUESTA PORCHERIA E PER UNO SPOT ELETTORALE A SPESE DEI CONTRIBUENTI !

Lo avevamo anticipato ieri  QUI ma oggi ne trovate conferma sul Piccolo, che usa parole di miele e vaselina per mascherare la truffa del PD ai danni del Comune di Trieste, che Cosolini sta per perdere visti i pronostici elettorali (il testo completo alla fine).

Viene istituita la "Cabina di Regia", termine con cui si dissimula un Comitato di Controllo, che il Comune non potrà nemmeno convocare perchè la gestione sarà della Regione, d' intesa col Governo, che avrà pure i cordoni della borsa.


E' un' ipoteca ed un "commissariamento" preventivo, riguardo Porto Vecchio, sul nuovo sindaco che uscirà dalle elezioni del 5 giugno. E che noi speriamo non sia nè Cosolini nè Dipiazza che hanno posizioni simili e speculari.
Perchè vogliamo che il Comune realizzi un UTILIZZO PRODUTTIVO di Porto Vecchio e non speculativo e "fantaturistico"
Altro che autonomie: è neocentralismo allo stato puro!

I cittadini hanno già visto cosa vuol dire avere la Serracchiani e la Regione come "commissario"alla Ferriera di Servola.

E anche come controllore sulle Cooperative Operaie di Trieste poi svendute alla Lega delle Cooperative controllata dal PD ( Nordest e Conad).
I cittadini sanno cosa possono aspettarsi anche in questo caso.

Renzi presenta questo papocchio antidemocratico dichiarando: "Con la firma di oggi, insieme alla presidente Debora Serracchiani, sblocchiamo 50 milioni di euro di investimenti per il Porto vecchio".
Ma allora avevamo ragione a dire che nessun stanziamento del CIPE era operativo, per quanto strombazzato, se lo sbloccano solo adesso che mettono tutto nelle mani della Serracchiani: altro che 50 milioni già erogati !
Ed è tutto ancora da vedere concretamente !

E la ciliegina sulla torta è che questa porcheria viene usata per fare uno spot elettorale per Cosolini usando i soldi dei contribuenti e abusando della visibilità delle cariche pubbliche e del monopolio stampa che c'è a Trieste.


Hanno fatto bene a chiudere l' accesso a Porto Vecchio per il periodo della firma: robe così si devono fare di nascosto.

Organizziamoci per punirli con il voto: astenersi fa il loro gioco.


Ecco il testo dell' articolo:
Sarà la prima cabina di regia per la riqualificazione del Porto vecchio quella che il premier Matteo Renzi inaugurerà questo pomeriggio a Trieste. Il protocollo d’intesa che verrà sottoscritto tra Presidenza del Consiglio dei ministri, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste e Autorità portuale apre sostanzialmente un tavolo a quattro gambe sul quale è già in bella evidenza il primo “chip”: 50 milioni di euro che è il finanziamento già approvato dal Cipe su proposta del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Il protocollo detta in particolare le linee allo scopo di individuare modalità e percorsi operativi condivisi per: individuare le soluzioni relative alle tematiche delle aree soggette a usi governativi; adempiere agli obblighi in materia catastale; adempiere agli obblighi in materia tavolare; definire le tematiche fiscali; elaborare il Piano strategico di valorizzazione e predisporre gli strumenti urbanistici; effettuare il monitoraggio e l’eventuale revisione dei vincoli insistenti sull’area; ricercare le risorse e acquisire finanziamenti per provvedere alla progettazione e realizzazione delle opere di urbanizzazione e infrastrutturazione nel Porto vecchio; individuare idonee forme di ristoro delle spese sostenute dal Comune di Trieste; esaminare e definire ogni altra tematica che dovesse manifestarsi, necessaria per la realizzazione del programma di interventi. Nello stesso documento si prevede anche che «la Regione concorda con il Comune di Trieste, tenuto conto degli stati di avanzamento dell’iniziativa, i criteri, le modalità e la tempistica di trasferimento delle risorse finanziarie di cui alla deliberazione del Cipe». Entro trenta giorni dalla firma, viene istituito il Tavolo dei sottoscrittori composto da un rappresentante di ciascuna parte, coordinato dal rappresentante della Regione. Anche in questo caso dunque, come già accaduto per l’Accordo di programma sulla crisi industriale complessa che include anche la Ferriera, un ruolo cruciale dunque viene giocato dalla governatrice Debora Serracchiani. Il Tavolo però è sempre convocato a richiesta della Presidenza del Consiglio o di almeno due delle altre parti e ha il compito «di assicurare la corretta ed efficace attuazione del presente atto, monitorare lo stato di attuazione del medesimo, proporre alle parti l’attivazione, in coerenza con il principio leale di collaborazione, dei poteri sostitutivi e definire eventuali ulteriori linee di intervento». Si prevede anche che «a supporto dei lavori e delle attività del Tavolo possono essere invitati i rappresentanti di altre amministrazioni e enti, a seconda delle tematiche da affrontare e delle competenze in materia», oppure «le organizzazioni e le strutture amministrative delle parti, ciascuna per le rispettive competenze». Si sottolinea infine che «possono aderire al presente atto, con il consenso delle parti, altre amministrazioni o enti la cui partecipazione e azione sia necessaria o comunque opportuna per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti». Nelle premesse tra l’altro si rileva che «il Friuli Venezia Giulia rappresenta un’area di grande interesse per l’Italia anche in relazione ai collegamenti, alle relazioni e agli scambi con le aree mitteleuropee e dell’Est Europa» e anche che «è presumibile la necessità dell’intervento non solo delle articolazioni locali dell’amministrazione statale, ma anche di quelle centrali nella complessa e delicata opera di valorizzazione delle aree del Porto vecchio». Sotto questo documento porranno oggi la firma Matteo Renzi, Debora Serracchiani, Roberto Cosolini e Zeno D’Agostino. Già nella riunione di ieri mattina la giunta comunale (a fine mandato, ndr) ha approvato all’unanimità (era assente solo l’assessore Roberto Treu) lo schema del protocollo d’intesa. «C’è anche una novità di metodo che va messa in luce - ha voluto alla fine rimarcare Cosolini - mentre solitamente si fa un accordo e poi si cerca di avere gli stanziamenti, in questo caso la questione si è ribaltata: il primo finanziamento è già concreta realtà nel momento in cui si passa a firmare il documento».

2 commenti:

  1. IL TUTTO MI SA TANTO DI INCIUCIO!!!!!!

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  2. Scusatemi...che differenza passa tra la "sdemanializzazione" e la "valorizzazione"? Perché usare la parola "valorizzare" invece del solito "ritornare l'area alla città? La cosa puzza...e poi, i 50milioni non sono in realtà destinati solamente alla manutenzione del porto (così mi è parso sentire)?

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