Il Vittorio Veneto era in predicato di diventare la prima nave-museo italiana; era stato annunciato che la realizzazione sarebbe stata effettuata entro il 2010, ovvero poco prima delle previste celebrazioni del 150º anniversario dell'Unità d'Italia che si svolsero nel 2011[15], ma i termini dichiarati non sono stati rispettati.
L'ostacolo fondamentale alla realizzazione del progetto, oltre alla mancanza di fondi, è la massiccia presenza di amianto nella nave, che va rimosso e trattato per poterla aprire al pubblico."
Adesso vogliono mandarci il relitto impestato di amianto che stazionerebbe decenni in Porto in attesa di trovare i soldi per bonifiche e allestimento.
SOLO METTERLA A POSTO, SENZA BONIFICA DELL' AMIANTO COSTA 20 MILIONI: CHI LI TIRA FUORI? IL NOSTRO COMUNE (noi)?
QUI 'articolo del Piccolo del 7/11/2013
"Ristrutturare la nave per consentire al pubblico di visitarla costa tantissimo, dai 15 ai 20 milioni di euro. C’è poi il problema dell’amianto sparso a piene mani nella sala macchine e tra i tubi delle quattro caldaie che alimentavano le turbine a vapore, consentendo all’incrociatore, grazie ai 73 mila cavalli di potenza, di raggiungere i 32 nodi e forse più. La bonifica sarebbe costosissima e rischiosa perché le dimensioni della nave sono notevoli: 7500 tonnellate di dislocamento, 179,6 metri di lunghezza. Ma non basta. Un ufficiale di Marina interpellato ieri ha affermato che la nave che fu l’ammiraglia della nostra flotta, è ridotta ad un ammasso di ruggine abbandonato a se stesso dal giorno del disarmo avvenuto nel lontano 29 luglio del 2006."
Basta prese per i fondelli !
Qui sapevamo leggere e scrivere ed avevamo le 8 classi obbligatorie quando in italia erano tutti analfabeti !
SOLO METTERLA A POSTO, SENZA BONIFICA DELL' AMIANTO COSTA 20 MILIONI: CHI LI TIRA FUORI? IL NOSTRO COMUNE (noi)?
QUI 'articolo del Piccolo del 7/11/2013
"Ristrutturare la nave per consentire al pubblico di visitarla costa tantissimo, dai 15 ai 20 milioni di euro. C’è poi il problema dell’amianto sparso a piene mani nella sala macchine e tra i tubi delle quattro caldaie che alimentavano le turbine a vapore, consentendo all’incrociatore, grazie ai 73 mila cavalli di potenza, di raggiungere i 32 nodi e forse più. La bonifica sarebbe costosissima e rischiosa perché le dimensioni della nave sono notevoli: 7500 tonnellate di dislocamento, 179,6 metri di lunghezza. Ma non basta. Un ufficiale di Marina interpellato ieri ha affermato che la nave che fu l’ammiraglia della nostra flotta, è ridotta ad un ammasso di ruggine abbandonato a se stesso dal giorno del disarmo avvenuto nel lontano 29 luglio del 2006."
Basta prese per i fondelli !
Qui sapevamo leggere e scrivere ed avevamo le 8 classi obbligatorie quando in italia erano tutti analfabeti !
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