RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

mercoledì 31 maggio 2017

PORTO VECCHIO - VORAGINE, E FOGNA A CIELO APERTO, SUL TORRENTE CHIAVE IN AREA DI PROPRIETA' DEL COMUNE DAL 1° GENNAIO - CHI PAGA IL RIPRISTINO URGENTE E LE BONIFICHE ? IL COMUNE IN BOLLETTA AUMENTANDO LE TASSE?

Nota: i buchi che vedete nella foto hanno alcuni metri di diametro e possono inghiottire un furgone... e non ci sono bastoncini ma assi dette "ponti".

Ne abbiamo parlato già in un precedente articolo (clicca QUI) ma la questione della voragine che si è aperta in Porto Vecchio ha destato molto interesse ma non viene adeguatamente considerata da politica e stampa.
In Porto Vecchio, davanti all' entrata di L.go Santos, su un' area che è di proprietà del Comune dal 1° gennaio 2017 grazie alla "sdemanializzazione", si è aperta una voragine maleodorante di alcuni metri di diametro che fa vedere sotto il torrente Chiave inquinatissimo e trasformato in una fogna piena di liquami.
L' aria intorno è malsana e investe i lavoratori della vigilanza, i Finanzieri ed altri operatori e soprattutto la sera e con brezza di mare esce verso la Stazione.


Quindi è necessario un ripristino urgente anche per motivi sanitari.

Per effettuarlo è ovviamente necessario bonificare il sottostante torrente Chiave inquinato che la riempie e tracima a causa di un deflusso evidentemente irregolare a valle e di riversamenti fognari a monte.


CHI PAGA IL RIPRISTINO E LE BONIFICHE URGENTI ?
IL COMUNE PROPRIETARIO E IN BOLLETTA ?
Al punto che ha appena aumentato tariffe e multe per motivi di bilancio ?

Al punto che ha vietato anche il transito pedonale nella bretella da L.go Santos al magazzino 26 perchè non ha i soldi per mettere in sicurezza quel tratto di strada da anni trafficato?
L' Autorità Portuale non ha più competenza su quell' area ed il Comune ne è responsabile tanto che ha emesso anche un ordinanza di divieto di traffico, anche pedonale (vedi QUI).

Cosa ci costruiranno sopra i fantomatici investitori di cui parlano a vanvera per l' urbanizzazione dell' area?
Ci sono studi geologici sulla situazione del sottosuolo?

Cosa propongono ai mitici e fantasmatici investitori: di investire 5 miliardi su aree che sprofondano in suoli inquinati?
Di costruire alberghi di lusso in riva a uno specchio acqueo dove si scarica una fognatura da cui arrivano miasmi ?
Dove li cercano ? Nei Centri di Igiene Mentale del Dubai?


La voragine si è aperta in una zona distante dal Polo Museale, l' unica area in cui è possibile la spesa per infrastrutturazioni di 9 dei famosi 50 milioni previsti dal Ministero della Cultura esclusivamente per finalità culturali (per l' "urbanizzazione primaria" (fogne ecc.) di tutta l' area di Porto Vecchio servono almeno 300 milioni di cui 140, secondo l' Acega per l' area non Greensisam).

Ernst & Young parla a vanvera quando prevede insediamenti sul Terrapieno di Barcola che notoriamente è inquinato dai residui dell' inceneritore senza tener conto dei costi di bonifica; tutti parlano a vanvera in questa situazione in cui si aprono buchi su aree inquinate.

Noi pensiamo che l' urbanizzazione in chiave turistica di Porto Vecchio sia irrealizzabile e dannosa per vari motivi tra cui i costi stratsferici e l' impossibilità di trovare, perciò, investitori privati di cui tanti parlano ma non si sono mai visti.

L' unica possibilità di recupero è con attività

produttive che sfruttino il regime agevolato di Punto Franco la cui redditività e bassi costi renderebbero conveniente l' insediamento, con la creazione di posti di lavoro.


Invitiamo i lettori a leggere anche l' articolo precedente che commenta la presentazione dello studio definitivo di Ernst&Young presentato  il 30 maggio: clicca QUI o sull' immagine



Nessun commento:

Posta un commento