RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

lunedì 3 ottobre 2016

DIBATTITO URGENTE - SBAGLIANO GLI UNGHERESI E GLI ITALIANI DEL CANTON TICINO SVIZZERO CHE HANNO VOTATO PER IL CONTINGENTAMENTO DI IMMIGRATI ECONOMICI E FRONTALIERI? --- LA UE, I GOVERNI ED IL "POLITICAMENTE CORRETTO" ELITARIO SONO FORSE SUCCUBI DEL NEOLIBERISMO E NEOCOLONIALISMO GUERRAFONDAIO CHE CREA MASSE DI "DEPORTATI" PER TENERE BASSI I SALARI E SPEZZARE LE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI ? --- PERCHE' "PRIMA I NOSTRI" NON SI DEVE DIRE? LO PREVEDE ANCHE L' "ALLEGATO 8°", ART 18/3 ...


--- SBAGLIANO GLI UNGHERESI E GLI ITALIANI DEL CANTON TICINO SVIZZERO CHE HANNO VOTATO PER IL CONTINGENTAMENTO DI IMMIGRATI ECONOMICI E FRONTALIERI?

--- SONO LA SVIZZERA E L' UNGHERIA CHE HANNO DISTRUTTO LA LIBIA E LA SIRIA? 


--- LA UE, I GOVERNI ED IL "POLITICAMENTE CORRETTO" ELITARIO SONO SUCCUBI, SE NON COMPLICI, DEL NEOLIBERISMO E NEOCOLONIALISMO GUERRAFONDAIO CHE CREA MASSE DI "DEPORTATI" PER TENERE BASSI I SALARI E SPEZZARE LE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI ? 


--- "PRIMA CREARE POSTI DI LAVORO E SERVIZI PUBBLICI PER TUTTI E POI IMMIGRAZIONE REGOLAMENTATA": E' RAZZISMO? 


--- PRETENDERE CHE NON CI SIA PIU' IL 40% DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (per non parlare degli over 50 licenziati) PRIMA DI FAR ARRIVARE NUOVI DISOCCUPATI,  E' SBAGLIATO ? 


---  "SOSTENERE LE ONG CRISTIANE E LAICHE PERCHE CREINO SVILUPPO IN AFRICA E MEDIORIENTE INVECE CHE ASSISTENZIALISMO QUI": E' XENOFOBIA ?


 --- SI STANNO FORSE FOLLEMENTE REGALANDO MASSE DI EUROPEI AD UNA REAZIONE RAZZISTA, VERA E CATTIVA, TACCIANDO DI POPULISMO O PEGGIO GLI STRATI PIU' DEBOLI, STREMATI DA 8 ANNI DI CRISI E "AUSTERITY" NEOLIBERISTA??? 


--- PERCHE' "PRIMA I NOSTRI" NON SI DEVE DIRE? LO PREVEDE ANCHE L' "ALLEGATO VIII", ART 18 comma 3 DEL TRATTATO DI PACE DEI VINCITORI CONTRO IL NAZIFASCISMO ...


Grande sdegno sulla stampa italiana ha creato il referendum del Canton Ticino Italiano della Svizzera che ha deciso di dare la preferenza nelle assunzioni ai cittadini ticinesi a parità di competenze.


Naturalmente l' Italia si è ipocritamente dimenticata che sta praticando a sua volta limitazioni ai frontalieri della Croazia entrata da luglio nella UE (clicca QUI).


Adesso è la volta dello sdegno verso l' Ungheria per il voto di ieri che anche se non ha raggiunto il quorum
 ha comunque mobilitato milioni di elettori con il 98 % al NO alle politiche UE sull' immigrazione.
Il 42,5%  degli aventi diritto al voto ungheresi si è espresso per il NO alla UE indicato dal governo: in Italia al referendum costituzionale di dicembre, dove non ci sarà nemmeno un quorum minimo, succederà altrettanto con il SI richiesto da Renzi? 
Secondo i sondaggi odierni il SI renziano non supererà il 20% del corpo elettorale e ci sarà un astensione ben superiore al 50%.
Tanto per avere una misura di ciò che accade veramente e della stupidità di quei piddini che tuonano sulla sconfitta del presunto "nazista" Orban.


Dalla Brexit all' Ungheria, passando per la Svizzera, vengono condannati gli esiti di referendum popolari svoltisi regolarmente secondo metodi e principi democratici coinvolgendo milioni di elettori, non decisioni di dittatori.

Dando dei razzisti, fascisti e addirittura nazisti a interi popoli si rischia di fare gli apprendisti stregoni.

Al contrario la questione immigrazione è seria e non si può risolvere con anatemi, accuse di populismo e appelli moralistici.


Abramo Lincon disse che "l
a democrazia è il governo del popolo, dal popolo e per il popolo ": lanciare accuse di "populismo" quando gli esiti elettorali non piacciono alle élite, oltre ad essere ipocrita, è un errore gravissimo come ormai anche sul Corriere della Sera si legge (clicca QUI per "Il concetto ambiguo di populismo").

La cosa più importante da fare ora, in termini politici generali, è mettere le politiche migratorie al centro del dibattito democratico. 
Bisogna discuterne a fondo, e dovrebbe esserci una vasta consultazione pubblica.


Biasimare semplicemente le persone per zittirle, con l’aiuto di facili e a volte ipocrite accuse di “razzismo”, non può essere un sostituto della democrazia.
Il pubblico deve sapere come l’immigrazione colpisce i salari, i prezzi, le opportunità di lavoro, i servizi sociali, le organizzazioni sindacali, dato che questo tema è così profondamente legato alla politica economica, commerciale, e dello stato sociale.


Proviamo ad iniziare:

--- Se si è d’accordo, che sia nell' interesse del capitalismo finanziario di possedere un vasto esercito di riserva di lavoratori disoccupati per tenere bassi i salari e magari per spezzare le organizzazioni collettive dei lavoratori, allora non si può in nessun modo pensare che la creazione di lavoratori usa-e-getta sia un fenomeno nuovo. (E non serve essere marxisti per essere d’accordo con quella che è in effetti un’osservazione della realtà.)
 
In ogni caso, dovrebbe essere chiaro che negli Stati Uniti, in Canada e soprattutto nell’ Europa meridionale, la deindustrializzazione causata dai trattati di libero scambio (globalizzazione) ha creato molti più disoccupati che in passato.


Il fenomeno dell’aumento della disoccupazione a causa della globalizzazione è una peculiarità del capitalismo neoliberale. 

Storicamente, l’immigrazione è stata usata per deprimere i salari dei lavoratori nel paese che la riceve.

Leggiamo un giudizio sulla situazione americana applicabile anche da noi:
"Se non credete che l’immigrazione sia usata dai datori di lavoro per ridurre gli standard di vita e di lavoro negli Stati Uniti, allora potete andare a lavorare in una qualsiasi fabbrica americana che ha un numero significativo di mansioni spiacevoli e che non richiedono qualificazioni. Vedrete il vostro capo-capitalista che mantiene i salari bassi e i lavoratori intimiditi ed oppressi assumendo, tra le varie cose, degli immigrati la cui esperienza di povertà estrema, violenza, e altre forme di miseria nei loro paesi di origine, rende disposti a lavorare in una “manifattura moderna” con obbedienza e senza proteste per 10$ all’ora o meno." Paul Street

C'è un interessante articolo 
di Maximilian Forte su Zero Anthropology – già segnalato dal prof. Alberto Bagnai su Goofynomics – in cui l’antropologo italo-canadese analizza impietosamente la svolta storica cui stiamo assistendo soprattutto sul lato americano.
Ne consigliamo la lettura soprattutto a chi è di formazione o orientamento di sinistra (
clicca QUI per la traduzione italiana).

--- Invece di "migranti" sarebbe forse più realistico parlare di "deportati", per le finalità di cui sopra, costretti a questa migrazione dall' azione predatoria neocoloniale che sfrutta le risorse dei paesi d' origine senza creare sviluppo economico oltre ad alimentare conflitti armati, anche per vendere armamenti come denuncia anche la Chiesa.
Abbiamo assistito attoniti alla distruzione della Libia ed ora anche della Siria dopo l' esaltazione del "bluff" delle "primavere arabe" e con la giustificazione di esportare democrazia e diritti umani.


Assecondare questo processo, sempre con la motivazione ipocrita dei diritti umani, non è forse un comportamento da utili idioti?


Gli stessi governi che parlano di interventi umanitari avevano prima bombardato la Libia e costantemente appoggiato le politiche di austerity neoliberiste a danno dei loro stessi cittadini: non sarebbe il caso, per prima cosa, di mandarli a casa? E di togliere il sostegno alle èlite finanziarie ? 


---  La specie umana, e non solo quella, reagisce sempre con ostilità allo straniero che intende insediarsi sul suo territorio.
 
L' etologia ci insegna che è l' antico risultato di una evoluzione naturale volta a mantenere l' equilibrio fra le risorse di un territorio e i suoi abitanti: questione di sopravvivenza per abitanti e territorio.
 

E' naturale che in una situazione di calo delle risorse, crisi economica,  aumento della disoccupazione, tagli a sanità, pensioni e welfare l' arrivo di nuovi pretendenti ad una torta sempre più piccola generi reazioni di ostilità.
 
Soprattutto nei settori più deboli che risentono della nuova concorrenza sia quanto ad assistenza che a posti di lavoro.
 
Non stiamo parlando di fantasie ma, ad esempio, di una disoccupazione giovanile superiore al 40% in Italia.


Insistere su questa strada vuol dire solo aumentare il rischio di tensioni e disgregazioni sociali ingovernabili


Tanto più se i nuovi arrivati sono portatori di culture profondamente antagoniste allo stile di vita europeo frutto di secoli di conquiste sociali e culturali, come è particolarmente evidente e letteralmente intollerabile nell' atteggiamento verso i diritti delle donne.


Invece di criminalizzare queste reazioni ostili naturali e insopprimibili si dovrebbe indirizzarle verso i responsabili veri, che non sono i disperati in arrivo ma i governi e le elitè finanziarie.


--- La mentalità aperta al mondo e allo straniero è una cosa bellissima ma, continuando così, diventerà il privilegio solo di una ristretta élite non toccata da questi problemi.
Non servono prediche, moralismi e compitini a scuola sulla solidarietà a contenere pulsioni naturali ed etologicamente inevitabili, oltrechè motivate da una situazione di calo grave delle risorse economiche e preoccupazione per il futuro dei figli: è come se si volesse imporre la castità per motivi morali... il mondo non funziona così, malgrado le illusioni delle anime belle...


Servirebbe di più mandare a casa i governi che praticano queste politiche, contrastare gli interessi del capitale finanziario neoliberista e dei guerrafondai nostrani, oltre a destinare una parte delle risorse (ad esempio l' 1% dell' IVA come si propone) ad organizzazioni non governative impegnate a creare sviluppo nei paesi d' origine delle migrazioni.


Un buon compromesso tra esigenze economiche e morali sarebbe aiutare, ad esempio, quelle organizzazioni cristiane e interconfessionali che già si sono distinte nel creare "corridoi umanitari" con selezione nei paesi d' origine dei rifugiati autentici per motivi bellici dai semplici migranti economici (clicca QUI).


E servirebbe investire parecchio in comunicazione in questi paesi sulla situazione reale da noi e le vere condizioni dei migranti stessi.


Infatti la pura assistenza ed accoglienza qui non cura la malattia che sta nei paesi d' origine e nello squilibrio creato dal neoliberismo e dal neocolonialismo: è come voler curare il cancro con l' aspirina. Con l' aggravante che fa ammalare pure le nostre società.


E soprattutto servirebbe pretendere la creazione di posti di lavoro con politiche espansive e non deflattive come ora, perchè una disoccupazione giovanile al 40% vuol dire perdere una generazione, prima di consentire l' immissione di immigrati economici che deve essere regolamentata sulla base delle reali necessità e possibilità di dignitoso assorbimento e vera integrazione.


Dire che l' immigrazione serve a garantire le pensioni, cosa plausibile solo se c'è già la piena occupazione, è una bestialità 
in presenza dei livelli attuali di disoccupazione dei residenti: le pensioni sono garantite dai contribuiti del lavoro regolare che deve essere offerto prioritariamente ai nostri disoccupati e giovani.
Che altrimenti sono costretti ad emigrare altrove pagando le pensioni di altri paesi.
Assorbita la disoccupazione si può procedere a nuova immigrazione regolamentata. 


--- "Prima i Nostri" non è una bestemmia e nemmeno razzismo: è il comportamento del "buon padre di famiglia".
Lo hanno scritto le più grandi democrazie mondiali nell' art. 18, comma 3  dell' Allegato VIII al Trattato di Pace del 1947.


ARTICOLO 18 comma 3 : Tutti gli altri impiegati del Porto Libero saranno nominati dal Direttore. In tutte le assunzioni di personale la preferenza deve essere data a cittadini del Territorio Libero.

ERANO FASCISTI I VINCITORI DELLA 2° GUERRA MONDIALE CONTRO IL NAZIFASCISMO ?

--- Sullo sfascio dell' Unione Europea dovuto principalmente alle sue dottrine economiche sbagliate (per usare un eufemismo), che la inchiodano da 8 anni in una crisi senza soluzione e in una contrapposizione fra Sud e Nord, si sta innestando un processo di
 riaggregazione della Mitteleuropa, di cui Trieste era il porto. 

Ciò sta avvenendo, piaccia o meno, sotto la gestione di forze che provengono dalla destra liberale che si stanno contrapponendo al neoliberismo della tecnocrazia di Bruxelles più di quanto faccia una "sinistra" imbambolata e rincitrullita dagli specchietti della globalizzazione neoliberista che si confondono al suo "terzomondismo" e a cui si è recentemente convertita.
 
Il 4 dicembre probabilmente in Austria sarà eletto Presidente Hofer della destra liberale. 


Le altre forze politiche, al governo di Italia e Francia, invece di demonizzare moralisticamente si domandino perchè si sono tagliate fuori da tutto questo facendo i reggicoda del neoliberismo finanziario. 


Il cattivo Orban ha praticato una politica economica keynesiana, che una volta sarebbe stata appannaggio della sinistra, ed ha ottenuto buoni risultati per i suoi cittadini: 

statalizzazione  della Banca Centrale (una bestemmia per la UE che vuole che siano PRIVATE come la BCE) che emette il Fiorino e non l' Euro, crescita PIL 3% (in Italia 0), conti pubblici in ordine (in Italia aumento del debito pubblico), rating S&P in miglioramento, disoccupazione crollata dal 11,2% del 2010 al 6.4% del 2016 (in Italia è il doppio), regime democratico. 
Perchè dovrebbero votargli contro?
Della florida economia della Svizzera, anch' essa fuori dall' Euro, e della sua democrazia non occorre nemmeno parlare...cosi come della Brexit dell' Inghilterra che conosce un mini-boom economico invece della catastrofe annunciata dopo il referendum sulla Brexit.



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