RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

mercoledì 27 luglio 2016

ARTICOLO DEL “GUARDIAN”: ''DOPO LA GREXIT E LA BREXIT E’ ARRIVATO IL MOMENTO DELLA “QUITALY”!'' 2. “L’ECONOMIA ANNASPA DA VENT’ANNI, LA DISOCCUPAZIONE E’ ALLE STELLE, LE BANCHE FALLISCONO E RENZI PERDE POTERE E VIENE RIMPIAZZATO DAL M5S, CHE PROMETTE UN REFERENDUM SULL’USCITA DALL’EURO - LA MINACCIA CHE INCOMBE SULL’EUROPA È L’IPOTESI CHE L’ITALIA DECIDA DI TORNARE ALLA LIRA. SE SUCCEDESSE, LA MONETA UNICA CROLLEREBBE”






Pubblichiamo un articolo del Guardian sulla situazione italiana.

Larry Elliott per The Guardian
Prima la Grexit, poi la Brexit. Ora la minaccia che incombe sull’Europa è la “Quitaly”, la paura che l’Italia decida di non volere più la moneta unica e torni alla lira. Messa giù semplicemente, l’economia italiana sta annaspando e lo fa da vent’anni, durante i quali non c’è stata praticamente crescita ed è diventata sempre meno competitiva nell’esportazione.

La crescita lenta e gli alti livelli di disoccupazione si riflettono negli alti livelli di prestiti non performanti (NPL, alias crediti deteriorati) che affliggono le banche italiane. Le potenziali insolvenze sono quasi raddoppiate, a 360 miliardi di euro, negli ultimi cinque anni e ora contano per il 18% di tutti i prestiti da rimborsare.

E’ chiaro che i prestiti non performanti (NPL) rispecchiano un’economia non performante. Sono sintomo di un problema e non la causa. A differenza di Grecia, Irlanda e Spagna, l’Italia non ha attraversato un periodo di boom economico prima della Grande Recessione del 2008-2009.

La sua performance è stata ininterrottamente scarsa. L’economia è ridotta del 10% rispetto a prima della crisi finanziaria e il risultato è una disoccupazione alta, soprattutto nel sud del paese.

Prima di entrare nell’euro, l’Italia si sarebbe potuta rendere più competitiva svalutando la lira ma l’opzione non è più disponibile. Il rischio perciò è ovvio. L’Europa soffre di un rallentamento per via del trauma Brexit. E la già debole Italia soffre più di tutti, mentre le sue banche iniziano a fallire. Ai piccoli investitori viene detto che le regole europee prevedono che debbano farsi carico di alcune perdite.

Il governo di centro-sinistra di Matteo Renzi perde potere e viene rimpiazzato dal Movimento Cinque Stelle, che promette un referendum sull’uscita dall’euro. Dato lo stato dell’economia, una “Quitaly” non è da escludere. Se succedesse, la moneta unica crollerebbe.



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