RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

martedì 26 aprile 2016

TRIESTE E IL SUO PORTO RISCHIANO L' ISOLAMENTO A CAUSA DELLA POLITICA ITALIANA


Tutti i triestini sanno che il declino della città è iniziato con l' annessione all' Italia nel 1918.

Ma quello che forse non è chiaro a molti è che l' essere attualmente "prigioniera" dell' Italia e della sua politica rischia di portarla ad un  nuovo isolamento dal suo entroterra naturale europeo.


L' istituzione di nuovi controlli e barriere con l' Austria e il conseguente aumento di tempi di transito comporta aggravamenti di costi per le merci in transito dal nostro Porto Franco Internazionale che tuttora lavora al 90% estero su estero  (la valutazione dei trasportatori è che 2 ore di coda in più comportano un costo maggiore di € 100 a TIR).


Così come avventure "neocoloniali" in Libia, che rischiano di essere ulteriormente destabilizzanti per l' area mediterranea dopo precedenti interventi avventuristi in Medioriente, comportano evidenti rischi per un porto petrolifero che ha già subito un pesante attentato nel 1972 e la necessità di un appesantimento nei controlli di sicurezza.

E' evidente che la situazione ai confini con l' Austria non è dovuta solo a un fatto occasionale e riguardante la politica interna austriaca, il cui Premier è un socialista in coalizione con i cattolici e non un nazista, ma è solo un sintomo della incipiente divisione dell' Europa in due diverse aree: quella del Centro Nord prospera dei paesi "creditori" e quella del Periferica del Sud con i paesi "debitori" in crisi permanente e crescente.

Non si tratta di dare giudizi morali ma di valutare la situazione OGGETTIVA, determinata dalla situazione politica ed economica italiana e dalle sue relazioni internazionali, che pone in luce l' abbaglio storico degli irredentisti triestini che con la loro smania nazionalistica italiana sono stati l' avanguardia  di una classe dirigente locale nazionalista che ha portato Trieste alla rovina.


Trieste non può sopravvivere isolata dal suo entroterra economico e politico naturale ed esposta alle turbolenze mediterranee di un paese in crisi terminale: è un dato di fatto.

Questa è una riflessione che dovrebbe coinvolgere l' intera città prima che sia troppo tardi.

Foto. Le distanze di Trieste: più vicina a Vienna che a Milano. Di Roma non parliamo.



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