RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

venerdì 29 aprile 2016

EUROPA A DUE VELOCITA': TRIESTE NON SI LASCI TRASCINARE A FONDO - E' IL MOMENTO DI DIRSI MITTELEUROPEI



E' IL MOMENTO DI DIRSI MITTELEUROPEI
Ci sono periodi della storia in cui avvengono rapidamente cose che avranno grandi conseguenze sul futuro, e spesso i contemporanei non riescono a rendersene pienamente conto: un po' come  l' Europa di "sonnambuli" che si è avviata verso la catastrofe della Grande Guerra.
La sensazione è che stiamo vivendo uno di quei momenti anche se, si spera, con esiti meno drammatici.

Per una convergenza di shock esterni, dalla crisi finanziaria a quella dei  migranti, si va affermando sempre di più il modello di Europa a due velocità con un Centro Nord prospero di "paesi creditori" e una periferia mediterranea del Sud con i "paesi debitori".

Alla Grecia in questi giorni vengono richiesti nuovi sacrifici totalmente insostenibili da un paese stremato.
Mentre la crisi dei migranti diventa la base su cui  istituire, anche simbolicamente, i confini delle due future europe.
Anche l' intenzione di mettere piede in Libia evidenzia grandi criticità dell' Europa attuale, in questo caso militari e di politica estera.

L' ultimo numero della rivista Limes è dedicato a questi problemi europei: e non sarà una temporanea convergenza nella trattativa tra ministri che potrà annullare potenti tendenze geopolitiche in atto da tempo. Sotto segnaliamo alcuni articoli.

E' ingenuo pensare che la questione del Brennero sia dovuta solo a questioni elettorali interne dell' Austria quando la stessa Merkel ha chiaramente dichiarato allo Spiegel di confidare nella chiusura del Brennero  in caso di afflusso incontrollato di profughi QUI.

La teoria dell' Europa a due velocità è fatta propria da anni da 
Schäuble, potente ministro delle finanze tedesco QUI. E anche QUI la concordanza fra Berlino e Vienna.

La domanda che i triestini dovrebbero porsi è se Trieste potrebbe sopravvivere inglobata, insieme all' Italia, nell' Europa Mediterranea del Sud abbandonata  ad una crisi cronica e ad una condizione semicoloniale, con una politica interna sempre più gestita dai Partiti della Nazione nuovi e vecchi.


Se Trieste potrebbe sopravvivere con barriere di controlli e rallentamenti confinari che aggraverebbero i costi dei trasporti delle merci in transito nel suo Porto Franco Internazionale che tuttora lavora al 90% estero su estero.

Insomma Trieste, nel momento che viene messa in discussione la sua stessa sopravvivenza come città nata e sviluppatasi intorno al porto mediterraneo dell' Europa Centrale, dovrebbe tornare a badare ai propri interessi ed elaborare una posizione collettiva sui rapporti con l' Europa del Centro - Nord.


Facciamo un esempio concreto, un po' surreale, basandoci sulla richiesta dell' Austria di effettuare i controlli, con proprio personale di polizia, su treni e camion PRIMA che arrivino al collo di bottiglia del confine, e sdegnosamente rifiutata dall' Italia (qui la giovane Boschi): chi a Trieste sarebbe ragionevolmente contrario a lasciar effettuare i controlli a personale austriaco su merci e mezzi in transito per il Porto di Trieste e per il nostro territorio, in cambio di un transito veloce e preferenziale ai confini austriaci e centro europei ?
Qui problemi di "lesa maestà" nazionale non ce ne dovrebbero, razionalmente, essere.

Nella FOTO d' apertura,  vediamo una mappa tratta da Limes e una vignetta che ha girato in internet per poi approdare a un telegiornale nazionale: si vede l' Italia accorpata all' Africa: dovremmo stare attenti che la linea di frattura NON coinvolga Trieste che è estranea alla Penisola geopoliticamentee, economicamente e storicamente.


Ecco alcuni articoli di Limes per chi vuole approfondire:
IL FANTASMA DELL' EUROPA COPERTINA
EUROPE IN GESTAZIONE

LA FINE DI SCHENGEN
GERMANIA PENSA TANTE EUROPE
BRENNERO TORNA A DIVIDERE
GERMANIA UNITA DIVIDE EUROPA
SOLI E MALE ARMATI (LIBIA)

Mappa dall'artico di Limes: EUROPE IN GESTAZIONE in cui si evidenzia l' appartenenza di Trieste alla "sfera geoeconomica tedesca"(area a striscie)


Il disegno ironico, ma mica tanto, che è girato questi giorni arrivando anche in TV e semplifica un' opinione diffusa, che secondo noi rappresenta un sentimento di ripulsa per il taglio delle proprie radici storiche e culturali :


Un' altra vignetta satirica che sta dilagando in rete in tutto il Nord Est e che ha, secondo noi, più a che fare con la mai sopita questione dell' assetto geopolitico del territorio che con la questione dei migranti:




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2 commenti:

  1. Avevo previsto anch'io la suddivisione dell'Europa in sfere o aree geoeconomiche, però prevedevo anche una sfera russa con parte dell'Ucraina, bulgaria , Romania, Moldavia, Balcania con la Grecia. L'area tedesca la pensavo più ristretta, con Polonia, Scandinavia, Paesi Baltici, Kaliningrad, parte dell'Ucraina, Ungheria, Austria, Slovenia, Croazia, Lombardo Veneto, Friuli, Trieste, Sudtirolo e Benelux. La Francia invece andava ad un'area Franco-Inglese, con Irlanda e le colonie economiche Spagna (divisa o unita) e Italia (divisa o unita). Finirà in un modo o nell'altro, ma la suddivisione in aree o sfere economiche di influenza è irreversibile.

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  2. Trieste e sempre stata piuttosto emarginata da porto importante dell' Austria passata durante gli anni agli austriaci ai fascisti e pure slavi per 43 giorni e per finire al governo militare alleato ... solo nel 54 si unisce alla Italia ma quanti lo sanno io giocavo per una squadra di pallacanestro e quando andavamo in trasferta ci chiamavano slave ci è mancato poco che ci vedevamo alla Slo
    o o CRO .... perché sempre stata emarginata forse per la sua posizione geografica ????

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