RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

mercoledì 20 aprile 2016

TRIESTE MITTELEUROPEA NELL’ EUROPA DEL SUD? Il Corriere della Sera parla della situazione, che è seria.


E’ interessante notare come un argomento di cui noi parliamo da mesi stia raggiungendo la stampa nazionale e ufficiale.
Oggi il Corriere della sera pubblica un interessante articolo di Alberto Alesina e Gianfranco Giavazzi che trovate cliccando QUI .

La tesi dei due noti economisti è semplice: il referendum per l’ uscita dell’ Inghilterra dalla UE darà una spinta al processo, già in corso, della creazione di due europe: una del Centro Nord prospera e una Mediterranea del Sud sottosviluppata e in crisi.
Di questo è simbolo tangibile la chiusura delle frontiere con l’ Austria.

L’ Italia deve decidere dove vuole stare, ma non è certo che il club dell’ europa centrale e del Nord, che avvia un processo di integrazione al suo interno, la voglia: sia per la situazione politica che per quella economica, in cui brilla la grave situazione del sistema bancario e l’ assenza di una ripresa.

Anche Trieste, sosteniamo noi, deve decidere dove vuole stare: se nell’ europa mediterranea del Sud con l’ Italia o in quella centrale “mitteleuropea” in cui è nata e si è sviluppata e da cui una guerra e una classe dirigente locale collaborazionista l’ ha staccata.

Fra un po’ di tempo il problema si porrà concretamente e non saranno tempi facili.

Ma già nelle prossime elezioni può essere data una prima  indicazione mandando a casa i Partiti della Nazione sia di destra che di sinistra.

Ecco alcuni brani salienti dell’ articolo:


C’è il rischio di uno sgretolamento dell’Unione con un «centro» che si isola e si integra da solo. Il muro eretto alla frontiera del Brennero è un simbolo sinistro.
“l’Italia è pronta a essere parte integrante di questo processo o vogliamo abbracciare il destino della periferia? Vogliamo essere inclusi, se questo dovesse succedere, in un’Europa del centro-nord più piccola ma più integrata, o preferiamo la strada «mediterranea»?”

Se, dopo l’uscita della Gran Bretagna e per evitare l’implosione dell’Unione, Francia e Germania attivassero la previsione dei Trattati europei che consente ad alcuni Stati membri di procedere da soli attraverso «cooperazioni rafforzate» in alcune aree — ad esempio nominando, come già hanno proposto, un unico ministro dell’Economia — l………. La domanda che, ci piaccia o no, si potrebbe porre già la prossima estate è se a quel piccolo gruppo convenga includere l’Italia. “

Per quanto riguarda la stabilità finanziaria, 
governo e Banca d’Italia sembrano sottovalutare la gravità della situazione di alcune nostre banche
. La soluzione proposta la scorsa settimana (Fondo Atlante ndr)— la seconda dopo il decreto sulla garanzia per le sofferenze bancarie varato solo un mese fa, sostanzialmente inutile, e già dimenticato — ha un difetto di fondo. Cerca di risolvere i problemi di alcune banche sostanzialmente fallite trasferendone i problemi sulle banche sane. Non bisogna poi sorprendersi se i prezzi di Borsa di queste ultime soffrono.

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