RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

giovedì 21 aprile 2016

NO A IPOTESI FANTASIOSE SULLA "ZONA FRANCA TERRITORIALE"

COMUNICATO:
Siamo purtroppo obbligati a prendere le distanze da affermazioni elettoralistiche che stanno circolando in rete sulla "Zona Franca Territoriale" che abbiamo proposto noi ed è presente nel programma che potete consultare QUI e che alcune liste hanno adottato in tutto o in parte.


Dal momento che proponiamo contenuti seri e praticabili concretamente, non riteniamo sia corretto illudere l' elettorato con ipotesi fantasiose a soli fini propagandistici,

Avevamo proposto di ottenere la "ZONA FRANCA TERRITORIALE", in permanenza del  regime di amministrazione italiana, unificando i Punti Franchi extradoganali extra UE che già esistono, al fine di rilanciare l' economia e consentire la sopravvivenza di Trieste.


Questo comporta l' estensione a tutto il territorio del regime di extradoganalità che concretamente per le merci e i servizi vuol dire:

- esenzione IVA e alcune altre imposte indirette come accise sui carburanti
- esenzione da tasse e diritti doganali
- non applicabilità di talune tasse "territoriali" legate al territorio doganale italiano
ed altri vantaggi identici a quelli dei Punti Franchi del Porto Franco Internazionale di Trieste.

E' un regime fiscale praticamente uguale a quello che esiste dal 1910 a Livigno (clicca) che è considerata Zona Extradoganale ma dove le imposte dirette (IRPEF ecc.) si pagano come nel resto d' Italia.

L' extraterritorialità doganale della Zona Franca Territoriale ottenuta dall' ampliamento dei 9 Punti Franchi attuali, non può comportare assolutamente, purtroppo, in automatico l' esenzione dalle imposte dirette sui redditi quali IRPEF e imposte sui redditi d' impresa come taluno vuol far credere agli elettori,  VEDI QUI.

Esistono altri regimi di "zone" con esenzione dalle imposte dirette per le imprese (IRPEF nel caso di imprese individuali) insediate in Zone Franche di tipo europeo come le Zone Franche Urbane (
D.L. 19/6/2015, N.78 e Legge 296/2006, art.1) e Zone speciali come quella al Porto di Taranto, ed altre in Sardegna o attualmente richieste anche per Gorizia, che comportano anche altre esenzioni e quella per i contributi da lavoro: ma dipendono, permanendo l' amministrazione italiana, da apposite leggi promulgate dal Parlamento Italiano, che andrebbero successivamente richieste, e non discendono direttamente dal regime di extradoganalità, extra UE, ottenibile a Trieste per semplice decreto del Commissario del Governo (Prefetto).

Inoltre l' estensione del regime di extradoganalità a tutto il territorio, ovvero la Zona Franca Territoriale come da noi proposta e da altri recepita, NON comporta automaticamente maggiori entrate nel bilancio del Comune tali da consentire il rimborso ai soci COOP della quota di risparmi perduta (circa 20%) come si sostiene QUI : la ZFT di per sè NON c' entra nulla col bilancio del Comune.
Tuttavia, permettendo una forte ripresa economica, nel tempo può consentire un incremento delle entrate comunali per le normali vie fiscali.


Troviamo grave e immorale promettere rapidi rimborsi a persone già esasperate per le prese in giro subite, c
osì come promettere un' automatica ESENZIONE TOTALE DELL' IRPEF ai pensionati (calcolando pure maldestramente l' aliquota del 23% sull' intero importo senza prima togliere dall' imponibile le deduzioni e senza considerare la "no tax area" per i pensionati (€8.000) che supera il 50%: vedi link - E informarsi prima di pubblicare?).

E poi, l' "esperto" comunicatore che scrive questi post, speriamo senza supervisione, si è posto il problema di quali sarebbero le entrate del bilancio comunale se vengono abolite per tutti i cittadini (e non solo per le imprese per un periodo come avviene nelle ZFU) sia le imposte dirette sui redditi come l' IRPEF con relative addizionali che le imposte indirette come l' IVA e quelle "territoriali" ?
Si può mandare avanti il Comune, fornire assistenza ai cittadini e dare i rimborsi ai soci Coop solo con le tasse per le "scovazze"?
Si rende conto che sta dicendo che con la Zona Franca Territoriale ottenuta con l' unificazione dei Punti Franchi esistenti NON SI PAGHERANNO PIU' TASSE: NE' INDIRETTE (IVA) NE' DIRETTE (IRPEF ecc)?
E' serio e CREDIBILE promettere il paese di Bengodi senza tasse con un colpo di bacchetta magica?


Se si vuole erogare tali somme ai soci COOP bisogna indicare da quali poste del bilancio comunale ordinario si ricavano e non raccontare stupidaggini su rapide entrate al Comune derivanti dalla ZFT.

La Zona Franca Territoriale extradoganale e extra UE per i consumatori e i cittadini produce degli effetti benefici come la riduzione media dei costi di merci, carburanti e servizi intorno al 30% come avviene a Livigno, e un rapido e robusto sviluppo economico, commerciale e turistico: ma parlare di automatica esenzione della fiscalità diretta su redditi o pensioni è una scorrettezza verso gli elettori cui non vanno raccontate frottole se si vuole mantenere la propria credibilità.

Tali vantaggi riguardo l' "IRPEF" NON SONO DI COMPETENZA DEL COMUNE e potrebbero essere ottenuti solo successivamente e tramite un' azione parlamentare per avere una apposita legge che li applichi anche a Trieste così come in altre aree  secondo le citate leggi
(D.L. 19/6/2015, N.78 e Legge 296/2006, art.1) come abbiamo sempre sostenuto (vedi 2° slide sotto)

Credibilità a cui noi, di questa iniziativa informativa "Rinascita Triestina", teniamo moltissimo e pertanto siamo obbligati, nostro malgrado a prendere pubblicamente le distanze da affermazioni non vere e solo propagandistiche riguardanti punti programmatici da noi proposti.

Se altri hanno trovato dei modi per ottenere la Zona Franca Territoriale che dia in tempi brevi, tramite il Comune e senza rappresentanza parlamentare, anche le esenzioni fiscali sui redditi vantate e la possibilità di entrate comunali tali da permettere i rimborsi ai soci Coop, dovrebbero specificare quali sono.

Va chiarito una volta per tutte che l' "extraterritorialità doganale" NON è extraterritorialità "tout court": per quest' ultima ci vuole l' indipendenza con uno stato sovrano libero di decidere nuove e diverse regole fiscali nella pienezza dei suoi poteri e con un suo sistema di governo (il TLT) e non basta essere un Territorio "in amministrazione".


Anche nel regime di "territorio amministrato", quale è attualmente il Territorio di Trieste anche secondo le tesi degli indipendentisti più radicali, le norme fiscali sono, purtroppo, scritte dal Governo Amministrante italiano, nè potrebbero essere scritte da altri ovvero i cittadini essere esentati da qualsiasi tributo, cosa palesemente assurda.
Fatto salvo che non può essere addebitato il debito pubblico nazionale, come stabilito dal Trattato di Pace del 1947, cosa che invece viene fatta applicando un prelievo fiscale esagerato proprio per rientrare del debito pubblico nazionale.


Questa è la situazione oggettiva attuale, piaccia o meno.
Non vi è alcuna possibilità per il Comune o Sindaco nè di eliminare il prelievo IRPEF come promesso ai pensionati nè di ottenere tramite la ZFT maggiori entrate per risarcire i soci Coop.

Altra cosa è ottenere la Zona Franca per semplice decreto del Prefetto che accorpi i Punti Franchi.
I cambiamenti veri si fanno dicendo la verità.

La slide della presentazione del 15 gennaio e che, da sempre, illustra i vantaggi fiscali della Zona Franca extradoganale ottenuta ampliando i Punti Franchi all' intero territorio: analoghi a quelli di Livigno, non si pa
rla di IRPEF. Per averla basta un decreto del Commissario del Governo (Prefetto)

Ecco i vantaggi fiscali delle ZFU riguardanti anche l' IRPEF ecc. per le imprese. con la citazione dei dispositivi di legge. Necessita un passaggio parlamentare per estenderli a Trieste.
Non sono benefici che si possono dare per acquisiti automaticamente e non sono di competenza del Comune ma del Parlamento.



Lo stesso nonno per tutti...







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