RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

giovedì 2 febbraio 2017

DOMANI VENEZIA FIRMA CONTRATTO PER PROGETTAZIONE PORTO OFF-SHORE PER DIVENTARE TERMINAL DELLA "NUOVA VIA DELLA SETA" MARITTIMA - IL SINDACO DI TRIESTE TACE -

FOTO: 23/7/2015 GENTILONI, ATTUALE PREMIER, A VENEZIA COME MINISTRO DEGLI ESTERI ALLA FIRMA DELL' ACCORDO COL PORTO CINESE DI NINGBO NELL' AMBITO DEL FORUM DELLE CITTA' SULLA VIA DELLA SETA ( DI CUI TRIESTE NON FA PARTE...)

Non demorde Paolo Costa, presidente in scadenza dell' autorità portuale di Venezia ed ex ministro del Governo Prodi.
Domani a Venezia il sindaco Brugnaro e Costa firmeranno il contratto per l' affidamento della progettazione definitiva del porto Off-Shore con cui il porto veneziano vorrebbe imporsi come terminal della "Nuova Via della Seta" marittima in aperta concorrenza con Trieste.Di questi temi di importanza strategica per Trieste si è parlato nel convegno del Limes Club di Trieste lunedì scorso.
I soldi pubblici per la progettazione del terminal veneziano ci sono.

Come noto sull' amicizia con il sindaco di Venezia Brugnaro e sulla collaborazione con il porto di Venezia il sindaco di Trieste Dipiazza ha fatto molta parte della sua campagna elettorale.

Perchè Dipiazza continua a tacere sul progetto di porto off-shore veneziano realizzato con spreco di soldi pubblici e in concorrenza con Trieste?

Perche Trieste continua a NON far parte del Forum delle Città dellaVia della Seta ?

Il Sindaco ha cose più importanti per la testa o un senso dell' amicizia con Brugnaro troppo forte?


Ecco il comunicato ANSA
A gruppo italo-cinese 4C3 il progetto offshore del Porto di Venezia
Sarà firmato venerdì prossimo nella sede del Comune di Venezia il contratto che assegna al raggruppamento di imprese italo-cinese 4C3 la progettazione definitiva del sistema portuale offshore-onshore della città lagunare. Il raggruppamento è costituito dalle società 3Ti Progetti Italia ed E-Ambiente, guidato dal quinto general contractor mondiale ‘China Communication Constructions Company Group (Cccg)’.
Il gruppo avrà il compito di sviluppare la progettazione definitiva della diga e del molo container del terminal d’altura, da collegare al terminal a terra a Marghera in area “Montesyndial” con l’innovativo sistema di trasporto nautico delle Mama Vessel, nonché di eseguire le attività di monitoraggio e indagini ambientali per la durata di 180 giorni.
La cerimonia della firma del contratto si svolgerà nella mattinata del 3 febbraio a Ca’ Farsetti. Saranno presenti il sindaco Luigi Brugnaro, il presidente dell’Autorità portuale, Paolo Costa, e il general manager per l’Europa e il medio oriente di Cccg, Song Debin. (ANSA).



1 commento:

  1. Quale futuro per l'Offshore Veneziano.

    Il 03 - 02 - 2017 viene firmato nella sede del Comune di Venezia il contratto che assegna al raggruppamento di imprese italo-cinese 4C3 la progettazione definitiva del sistema portuale offshore, la razionalità suggerebbe che se ci fossero realmente le disponibilità finanziarie ed il concreto interesse di Imprenditori ed Armatori per realizzare un moderno Terminal Contenitori nell'Alto Adriatico, forse sarebbe più opportuno sfruttale i 18 m dei profondi fondali naturali adeguatamente protetti da tre dighe foranee presenti nel Golfo di Trieste e recuperare pure ampi spazi al mare riempiendo parzialmente o totalmente le attualmente sottoutilizzate vasche di Riva VI° e VII° comprese tra i Moli V° - VI° - VII°, senza andare a cercare i citati profondi fondali in mezzo al mare a diversi km dalla Costa per realizzare un'infrastruttura come quella proposta dall'ipotizzato offshore Veneziano, ed essendo pure poi costretti a mettere in campo delle macchinose e particolarmente onerose soluzioni operative per gestire la Logistica di Porto e Retroporto.

    Ma se Trieste continua ad essere la bella addormentata, ed i suoi Amministratori non abbandoneranno la opinabile e deleteria "linea di pensiero che ha caratterizzato purtroppo negativamente il nostro recente passato" che tendenzialmente privilegiava i piccoli passi e quindi contemplava che le nuove infrastrutture per Porti e Tracciati Ferroviari si debbano realizzare soltanto in presenza dei traffici esistenti e non in previsione di una probabile futura significativa loro crescita, e quindi se la Portualità Triestina non potrà/vorrà sfruttare le sue notevoli e variegate peculiarità/opportunità, sulle scene dei Traffici Mondiali sarà inevitabilmente relegata ad un ruolo di semplice ed emarginata spettatrice, in quanto in assenza di valide proposte alternative che contemplino la pianificazione/realizzazione in tempi possibilmente non bibblici di alcune opere che per dimensioni e potenzialità siano in grado di consentire al nostro Scalo una movimentazione annua di diversi milioni di contenitori, molto probabilmente "volente o nolente" il progetto Veneziano anche se alquanto irrazionale continuerà comunque nel suo percorso e potrà forse un domani anche concretizzarsi, ed a quel punto per noi il futuro in tema "di sfruttamento delle economie del mare" non potrà certamente essere particolarmente roseo.

    BRUNELLO ZANITTI Giuliano
    Ulteriori approfondimenti ed immagini sul possibile futuro "della Portualità dell'Alto Adriatico" si possono trovare sfogliando il mio Sito al capitolo Attività Emporiali. http://sceltemancate.trieste.it


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