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lunedì 4 aprile 2016

PORTO CAPODISTRIA: INIZIA LA FASE OPERATIVA DEL RADDOPPIO DELLA KOPER - DIVACIA


#PortoFrancoInternazionaleTrieste
E' noto che il porto di Capodistria Koper ha come principale ostacolo al suo ulteriore sviluppo la saturazione delle linee ferroviarie.
Da anni ormai ha ampiamente superato Trieste per le merci solide.
Il raddoppio della linea Koper - Divacia ha un' importanza strategica e già in passato si sono fatti avanti stati interessati a realizzare l' opera tra cui la Cina.
Il Piccolo di oggi pubblica un' articolo sull' argomento dell' ottimo Mauro Manzin, che riproponiamo come fonte di notizie utili (anche a darci una mossa).


Capodistria-Divaccia, via all’iter operativo dei lavori Il governo sloveno crea un Consiglio di esperti per il progetto e i finanziamenti Entro l’anno partiranno i lavori propedeutici all’insediamento del cantiere
di Mauro Manzin ◗ TRIESTE 


Il governo sloveno si mette in moto per la realizzazione del secondo binario della linea Capodistria-Divaccia, snodo ferroviario strategico per lo sviluppo del porto di Capodistria. Il premier Miro Cerar ha annunciato la creazione, oltre a un asocietà ad hoc per la realizzazione dell’infrastruttura, anche di uno speciale Consiglio per la progettazione dell’opera. «Il progetto per il secondo binario della Capodistria-Divaccia - ha dichiarato Cerar - è uno dei progetti prioritari del governo per questo ho preso parte a una riunione tra esperti per avviare intensamente questo progetto». Il Consiglio di esperti sarà costituito dal ministro delle Infrastrutture, da quello delle Finanze e dell’economia nonché da rappresentanti della Holding di Stato (Sdh), di Luka Koper (società che gestisce il porto), Ferrovie slovene, dell’azienda Dri e da rappresentanti della società appositamente costituita per la realizzazione dell’infrastruttura, ossia la 2TDK. Il Consiglio dovrà creare le condizioni affinchè l’opera possa essere iniziata prima possibile e realizzata con il minor costo possibile, come ha precisato anche il presidente del consiglio di amministrazione di Luka Koper, Dragomir Mati„. Il progetto potrà essere realizzato solo con una partnership tra pubblico e privato. Il costo fin qui stimato è di 1,4 miliardi di euro. «Fino ad ora non abbiamo parlato di concessioni - ha ribadito Mati„ - sta di fatto che, in questa fase, tutte le soluzioni sono possibili». Il ministro delle Infrastrutture, Peter Gašperši› ha, dal canto suo, spiegato che già quest’anno inizieranno i lavori preparatori sul terreno «con già stanziati 20 milioni di euro». Si tratterà di costruire le vie d’accesso al mega cantiere e predisporre gli spostamenti delle cndutture dell’acqua interessate dall’opera. Il progetto finanziario entrerà nella sua fase finale solamente dopo la ricapitalizzazione della società 2TDK, prevista per la metà del prossimo anno. Quando la struttura finanziaria sarà approvata si potrà andare all’appalto dei lavori per i quali è stata approvata la concessione edilizia. Concessione che ha valore triennale con la possibilità di due ulteriori proroghe di un anno ciascuna. Per quanto riguarda le intenzioni di investire nell’infrastruttura, il ministro Gašperši› ha precisato che ci sono forti interessi da parte della Cechia e della Slovacchia, mentre l’Ungheria sta valutando l’ingresso con capitale proprio. Si sta discutendo anche con la Polonia, l’Austria e la Baviera. È chiaro che il raddoppio della Capodistria-Divaccia può assumere un’importanza strategica se inserito nell’asse europeo Adriatico-Baltico. E pensare che tra Trieste e Capodistria ci sono solo 10 chilometri ferroviari (da realizzare) di distanza. Da ricordare inoltre che i lavoratori portuali già da tempo si sono mobilitati sul raddoppio della Capodistria-Divaccia. In poche settimane hanno raccolto oltre 21mila firme in calce alla loro petizione nella quale si chiede che non ci sia alcuna privatizzazione di Luka Koper e che la stessa non divenga merce di scambio per capitali che potrebbero finanziare l’importante infrastruttura ferroviaria.

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