RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

domenica 10 settembre 2017

IL TRADIMENTO DELLA CULTURA MITTELEURPEA DI #TRIESTE - INUTILE DOMANDARSI PERCHE' LA VITA CULTURALE TRIESTINA LANGUE SE SI CONTINUA A SOFFOCARE CON L' "ITALIANITA'" LA SUA VERA ANIMA MITTELEUROPEA E INTERNAZIONALE - PERFINO L' "IMMAGINE SIMBOLO" SCELTA PER L' ARTICOLO CULTURALE DI MORELLI E' "ITALIANISSIMA" E DI EPOCA FASCISTA - PROMUOVERE UN GRANDE FESTIVAL INTERNAZIONALE “LA CULTURA MITTELEUROPEA INCONTRA IL MARE”


Morelli sul Piccolo oggi si lamenta e domanda perchè a Trieste sia evidente una grande decadenza pure sul fronte della cultura e perchè non ci siano iniziative paragonabili a Pordenone Legge.

A parte che anche il mercato del libro locale ha subito colpi pesantissimi evidenziati dalla chiusura e crisi di storiche librerie e dalla presenza pervasiva di "catene" omologanti l' offerta culturale, non ci si deve dimenticare che dal 2014 le manifestazioni pubbliche sostenute dalle istituzioni sono state quasi esclusivamente di celebrazione della "Grande Guerra" e dell' "italianità".
Mentre se si pensa alla grande letteratura triestina si pensa a Joyce, Hector Schmitz detto Italo Svevo (ovvero "Italiano Tedesco") e tutti gli altri autori che hanno sempre espresso l' ambivalenza e il conflitto di queste terre profondamente mitteleuropee.


Non si può soffocare per decenni l' anima di una città sotto coltrine fumogene nazionaliste e poi pretendere che esprima il meglio di se: perfino l' "immagine simbolo" che illustra l' articolo di Morelli riproduce piloni di epoca fascista (1933) inaugurati dal Duca D' Aosta e tricolori...


La stessa preoccupazione per l' assenza di una forte e qualificata attività culturale la esprimevamo su questo sito un anno e mezzo fa (clicca QUI): vi riproponiamo il testo tuttora valido sperando di contribuire al risveglio di una coscienza culturale collettiva.

TRIESTE – PROMUOVERE UN GRANDE FESTIVAL INTERNAZIONALE “LA CULTURA MITTELEUROPEA INCONTRA IL MARE”
1° aprile 2016



Perché Trieste non ha un grande evento culturale che ne esalti la complessa identità?

Tante altre città hanno costruito grandi occasioni di incontro culturale che sono diventate di livello internazionale: dal “Festival della Letteratura di Mantova”, al “Festival della Scienza” di Genova,  dal “Festival della Filosofa di Modena” al “Festival dell’ Economia di Trento”.
Perfino Pordenone ha “Pordenone Legge”, e Gorizia ha “E’ Storia” che sono diventate grandi eventi culturali che attirano decine di migliaia di visitatori: un turismo culturale di grande qualità.

Eppure la maggiore attrazione di Trieste è proprio la sua identità MITTELEUROPEA, il complesso e unico clima culturale che ha prodotto e alimentato giganti della letteratura mondiale come Joyce, Saba, Svevo.
Che ne ha fatto, con Weiss, il centro da cui la Psicanalisi da Vienna ha raggiunto il mondo latino.

I turisti vengono  in massa a visitare Miramar, eredità degli Asburgo, non certo i ruderi romani che si trovano, più belli, ovunque.

Però questa identità mitteleuropea, molto rinomata fuori Trieste, qui è stata soffocata in nome di un nazionalismo provinciale e ottuso.

E’ ora di riscoprire e valorizzare questo nostro autentico tesoro nascosto, nascosto come lo è stato il Porto Franco Internazionale che appena adesso l' Autorità Portuale comincia a far conoscere anche a zone vicine come il Friuli e il Veneto.


Bisogna che la nuova Amministrazione Comunale promuova a Trieste, un grande Festival Internazionale sul tema 
“LA CULTURA MITTELEUROPEA INCONTRA IL MARE“,
con frequenza annuale, invitando a partecipare esponenti della letteratura, della musica, delle arti dei paesi con cui Trieste ha intrattenuto rapporti tramite il suo Porto Franco Internazionale, sia nell' entroterra mitteleuropeo sia con le destinazioni delle rotte tradizionali.

Per esaltare la funzione di cerniera che la nostra città ha avuto - e potrà tornare ad avere - negli scambi non solo commerciali ma anche culturali, fra la Mitteleuropa ed il mondo intero, fra Oriente ed Occidente europeo. 


E’ evidente come un evento del genere oltre a dare lustro internazionale alla nostra Trieste, favorirebbe forme di turismo di qualità e non solo di passaggio.




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