RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

sabato 3 dicembre 2016

L' ITALIA SI ACCORGE DEI PUNTI FRANCHI DI TRIESTE IL GIORNO PRIMA DEL REFERENDUM - 62 ANNI DOPO L' ARRIVO, E 22 ANNI DOPO CHE ERA PREVISTO PER LEGGE, IL GOVERNO ANNUNCIA L' INIZIO DELL' ITER DI APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO DEI PUNTI FRANCHI STABILITO DALLA LEGGE 84 DEL 1994...E' SOLO L' INIZIO DELLA PRATICA, MA SUONANO LE FANFARE ELETTORALI...


Curiosamente IL GIORNO PRIMA DEL REFERENDUM esce un articolo sul comunicato trionfale della Serracchiani sul fatto che il ministro Del Rio ha inviato all' Autorità Portuale la bozza di regolamento dei Punti Franchi del Porto, atteso da generazioni di triestini, in attuazione dell' Allegato VIII del Trattato di Pace del 1947 che fino a poco fa era considerata questione da "nostalgici"(clicca QUI).

Naturalmente tutto viene presentato come cosa già fatta, come avevano fatto due anni fa con la "sdemanializzazione" di Porto Vecchio che è ancora in alto mare, in modo da spingere a votare entusiasticamente SI al Governo Renzi, mentre si tratta solo dell' inizio di un iter come dice lo stesso Presidente dell' Autorità Portuale: " Il fatto che il ministro Del Rio abbia avviato tale procedura ci riempie di soddisfazione», ha affermato il presidente dell’Authority Zeno D’Agostino il cui ruolo cresce ulteriormente d’importanza. «Il governo ha finalmente capito dopo decenni - ha aggiunto - la valenza primaria di uno strumento .....".

E sì... sono passati decenni da quel 1954 in cui il Governo Italiano avrebbe dovuto immediatamente applicare l' Allegato VIII e sono passati decenni dal 1994 quando la legge 84 sulla portualità prevedeva l' emanazione di detti regolamenti proprio per impedire la discrezionalità delle dogane italiane che hanno spesso, se non sempre, operato violando l' Allegato VIII.

Ma non è solo la bulimia di voti per il referendum di domenica 4 che ha spinto a questo PRIMO passo, scelto con timing elettorale, che dovrà essere perfezionato per essere operativo.


L' attenzione sul Porto Franco Internazionale e l' Allegato VIII è stata imposta da un vasto movimento indipendentista e dal Coordinamento dei Lavoratori Portuali.
E dal fortunato arrivo del nuovo Presidente dell' Autorità Portuale che essendo un tecnico competente e di buona volontà ha recepito le istanze positive lavorando in silenzio per tradurle in realtà.

Esattamente il contrario dei politici che adesso squillano le trombe ed i pifferi elettorali, come il sen. Russo che esulta ma non si capisce cosa c' entri nella vignetta visto che per lui, come per Pacorini ed altri "illuminati" della sua area, i Punti Franchi erano solo un triste fardello da togliere.

Ebbene siamo convinti che questo referendum li punirà ugualmente con la vittoria del NO, perchè la gente è stufa di "politica degli annunci" e di strombazzamenti senza sostanza, e siamo convinti che il Porto Franco Internazionale di Trieste proseguirà la sua strada anche senza di loro. e certamente meglio, perchè il suo sviluppo è nell' ordine delle cose e dei grandi cambiamenti geopolitici in corso di cui la Nuova Via della Seta è un tassello importante.




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