RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

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sabato 3 dicembre 2016

PORTO VECCHIO: AL COMUNE CHIAVI E COSTI RILEVANTI DI MANUTENZIONE E ASSICURAZIONE: CON CHE SOLDI ? AUMENTERANNO LE TASSE O DIMINUIRANNO I SERVIZI ? #PDstaiSereno malgrado gli annunci la gente voterà NO.


Nuovo articolo trionfale del Piccolo sulla Saga di Porto Vecchio (clicca QUI).

Stavolta ANNUNCIA che a "soli" due anni dall' "Emendamento Russo" che avrebbe fatto miracoli per l' economia triestina si sarebbe conclusa la prima parte dell' iter burocratico per l' intestazione della proprietà al Comune, cioè ai cittadini.
Due anni in cui non solo non è stato spostato un solo mattone in Porto Vecchio ma in cui si è paralizzato anche quello che era in programma di fare: la infrastrutturazione primaria dell' area Greensisam ( primi 5 magazzini) origine del contenzioso giudiziario che bloccherà "sine die" tutta quell' area data assurdamente in concessione per ben 90 anni.


Ma prima che la proprietà venga trasferita il Consiglio Comunale deve ancora approvare ed approvare soprattutto la VARIAZIONE DI BILANCIO del Comune. 
Infatti accollarsi una proprietà vuol dire accollarsi anche i costi, ad esempio di assicurazione e manutenzione, di un' area colpevolmente abbandonata grazie al "vincolo architettonico" che ne impedisce l' utilizzo produttivo e grazie ai sogni fantaturistici di una classe politica incompetente.
Ed i costi solo di assicurazione, manutenzione e messa in sicurezza dell' area sono stratosferici: ovvero milioni all' anno anche solo per lasciarla così com'è.

Il Comune ha spesso rifiutato eredità e donazioni anche importanti accampando motivi di costi, compreso una ricca collezione di De Pisis che avrebbe potuto arricchire il museo Revoltella.

Dare Porto Vecchio al Comune è come regalare un immobile invendibile ad un barbone che non ha i soldi per pagare le tasse di proprietà.

Dove tirerà fuori i soldi il Comune (se l' operazione non verrà prima bloccata dal Consiglio

Comunale)?

Ma dai Cittadini ovviamente ! O con nuove tasse o diminuendo le spese per servizi alla cittadinanza...


Per un' area in cui non sanno che pesci pigliare, ed infatti si è penosamente arenata l' idea del Mercato del Pesce, mentre  lo studio dell' "Advisor" costato € 170.000 e fin qui noto è solo aria fritta e minestra riscaldata e le ipotesi sul tavolo sono solo idee stravaganti su un presunto "attrattore culturale transazionale "(? sic) che sarebbe in realtà solo un accorpamento di musei cittadini attualmente deserti.

Fantasie di milioni di turisti ansiosi di visitare "Musei del Mare" con al centro la mostra del Lloyd che sono andati a vedere solo 4 gatti, con annessi trenini vuoti, navi Vittorio Veneto piene di amianto da bonificare annunciate e mai viste, Ursus che continua ad arrugginire e così via fantasticando.


Noi ci auguriamo che il Comune non si faccia carico di quest' area "sdemanializzata" che comporta solo elevati costi a fronte di una evidente incapacità e totale incompetenza di utilizzo. 


Sarà necessario pensare a chi affidarla e a noi l' Autorità Portuale sembra l' unico soggetto in grado di progettarne un riutilizzo produttivo, utilizzando anche il regime di Punto Franco che saggiamente è stato lasciato sulla fascia costiera ed è nuovamente estendibile.

L' annuncio del passaggio della proprietà di Porto Vecchio al Comune, che fortunatamente non è ancora avvenuto e deve ancora passare il vaglio del Consiglio, fa parte della strategia comunicativa del PD in occasione del referendum per illudere la gente su una inesistente efficienza.
Ovvero un bombardamento di annunci, promesse e balle.
il PD stia sereno VOTEREMO NO UGUALMENTE E ANCOR  PIU' CONVINTAMENTE...






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