RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

domenica 27 novembre 2016

FINANZIAMENTI GOVERNATIVI PER IL PORTO OFF-SHORE DI VENEZIA ! - NEL "PATTO PER VENEZIA" DA 457 MILIONI FIRMATO DA RENZI E SINDACO SI PARLA DEL "PORTO OFF-SHORE" PROGETTATO PER TOGLIERE TRAFFICI A TRIESTE INTERCETTANDO LA" NUOVA VIA DELLA SETA" CINESE - A TRIESTE LA POLITICA DISCUTE SUGLI AGGETTIVI ADATTI A "TITO" MENTRE PERFINO A GORIZIA LAVORANO SERIAMENTE PER UNA "ZONA FRANCA" -


Come si legge sulla stampa nazionale, Corriere compreso, ma non sul Piccolo, Renzi ha firmato a Venezia insieme al sindaco Brugnaro, amicone di DIPIAZZA, il "Patto per Venezia" che vale 457 milioni di investimenti nazionali.
Nella lista c'è pure il Porto Off - Shore: l' isola artificiale progettata per intercettare i traffici della Nuova Via Della Seta" cinese altrimenti destinati per motivi geografici e di fondali a Trieste (clicca QUI e QUI per dettagli).

Il Presidente dell' Autorità Portuale di Venezia Costa e il sindaco Brugnaro giustamente esultano.
A Trieste invece i politici hanno altro da fare: scannarsi sull' aggettivo giusto per definire Tito: statista o boia ?
Questo è il problema fondamentale per i giovani disoccupati triestini!
Insieme a quello di discutere sull' accorpamento dei musei in Porto Vecchio utilizzando i 50 milioni che sarebbero stati stanziati dal Governo finalizzandoli esclusivamente a  scopi "culturali" come  il misterioso "attrattore culturale transfrontaliero"?

Perfino a Gorizia i politici locali si occupano di cose più serie promuovendo la loro Zona Franca (clicca QUI): a Trieste hanno ben altro da fare...

Insomma a Venezia 457 milioni per infrastrutture e porto: invece a Trieste, forse, 50 milioni per farne un museo.

Tutto ciò è un ulteriore buon motivo per voler mandare a casa questo governo che, purtroppo, è l' amministratore di Trieste.

Le sue politiche non sono indifferenti per Trieste, soprattutto quando sovvenziona le attività portuali di porti concorrenti ed avversari geopolitici secolari.


Il prossimo referendum sarà un occasione per dare il benservito a Renzi e non sarà solo un fatto interno italiano ma avrà conseguenze internazionali.


Far finta che l' esito del referendum non riguardi i triestini e sia solo una "questione italiana" ci pare miopia politica: avremo l' occasione per esprimere col voto se questo governo ci va bene o no: per noi è NO.


Anche se le promesse del "Patto per Venezia" risultassero alla fine solo un' operazione elettoralistica come il Ponte sullo Stretto è chiara l' indicazione di dove si concentra l' interesse nazionale italiano: non certo a Trieste.


CARI POLITICANTI TRIESTINI: VOGLIAMO PARLARE DI COSE SERIE?


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