RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

mercoledì 14 settembre 2016

NO TAX AREA: MILANO, BAGNOLI E I PORTI DI NAPOLI E SALERNO AVRANNO LA LORO, A TARANTO LA RICHIEDONO PER RICONVERTIRE LA FERRIERA ILVA ...CHE FINE HA FATTO QUELLA DI TRIESTE? PERCHE’ SINDACO E POLITICI NON FANNO NIENTE ? DA NOI IL MUSEO, ALTROVE LA “ZONA FRANCA” PER ATTIRARE INVESTIMENTI PRODUTTIVI E CREARE LAVORO E AMBIENTE SANO.

E di ieri la notizia che Renzi ha firmato con il sindaco di Milano un accordo da 2 miliardi di euro dove, tra l' altro, si prevede l' istituzione di una NO TAX AREA nel comprensorio dell' Expo'.
Infatti le No Tax Area sono gli strumenti più efficaci per il recupero e rivitalizzazione delle aree dismesse.
Per questo il governo ne ha annunciato  l' introduzione anche a Bagnoli (Napoli) dove c'è tutta l' area della ex-ferriera da recuperare ma anche nei porti di Napoli e Salerno (clicca QUI).
E per questo gli ambientalisti di Taranto la richiedono per riconvertire la ferriera dell' ILVA senza perdere posti di lavoro (clicca QUI).

Le Zone Franche in tempi di crisi, di carenza di fondi pubblici e di fisco esagerato si presentano come lo strumento più efficace e veloce per favorire insediamenti produttivi e creare posti di lavoro. 
Sono 3.000 in tutto il mondo, hanno grande espansione e danno lavoro a 66 milioni di persone.

Dopo la fiammata di luglio non si è più sentito parlare della No Tax Area o Free Zone di Trieste da localizzare anche in Porto Vecchio.

I politici nostrani non ne parlano e preferiscono discettare di una faraonica, costosissima e irrealizzabile urbanizzazione e privatizzazione di Porto Vecchio con finalità turistiche e abitative.

Eppure la No Tax Area in Porto Vecchio, unita ai vantaggi doganali del Punto Franco, sarebbe l' unica via rapida e poco costosa per rivitalizzare  la grande area e creare il lavoro di cui Trieste ha bisogno.


Sono due anni che va avanti questa storia della "sdemanializzazione" e il comprensorio è sempre più degradato...
Infatti si basa su presupposti inesistenti:


I 5 MILIARDI DI INVESTIMENTI DI CUI PARLA RUSSO PER L' URBANIZZAZIONE DI PORTO VECCHIO NON ESISTONO: sono solo un miraggio perchè non è un investimento renumerativo come dimostra anche il fatto che Greensisam concessionaria della parte più pregiata e vicina al centro non ha nemmeno ritirato la concessione edilizia e tenta, senza successo, di vendere.
Invece di ipotizzare parlando genericamente di "INVESTITORI" tirino fuori i nomi di questi fenomeni che cacciano 5 miliardi per dare "un nuovo rione" ad una città di 200.000 abitanti in forte calo demografico con 20.000 abitazioni vuote ed a ridosso di confini sempre più problematici.

IL TURISMO DI MASSA NECESSARIO PER SOSTENERE L'URBANIZZAZIONE DI PORTO VECCHIO NON ESISTE: è solo una chimera in una situazione di crisi economica generalizzata, di minor disponibilità delle famiglie e in un' Europa che ha sempre più problemi di sicurezza, limita i grandi eventi e mette muri alle frontiere.
Pensare di attirare masse di turisti, in queste condizioni, con un "Attrattore Culturale Transnazionale", cioè un Museo che accorpa quelli cittadini, è semplicemente ridicolo.


Il progetto velleitario di urbanizzazione di Porto Vecchio è solo la coda di progetti  da anni '70/80, quando i soldi pubblici abbondavano e l' economia era in sviluppo e quando progetti analoghi sono stati portati avanti altrove sempre col determinante intervento pubblico.
Tempi che non tornano più: è un progetto fuori tempo e fuori luogo.

Invece la No Tax Area rende convenienti e rapidi gli insediamenti produttivi perchè allenta la morsa del fisco sulle imprese.

SE NON SI VUOLE CHE IL DEGRADO DI PORTO VECCHIO CONTINUI INESORABILE SI SEGUA LA STRADA DELLA "NO TAX AREA" NEL PUNTO FRANCO NORD.

Altrimenti si continuerà per decenni con la costituzione di società (poltronifici politici) per la gestione di piccoli finanziamenti, piccoli "spezzatini" e Musei semideserti in una situazione di degrado crescente.
Sono passati quasi due anni dalla famosa "sdemanializzazione" e non è successo NIENTE DI CONCRETO (come avevamo detto subito)...

Nessun commento:

Posta un commento