RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

giovedì 14 luglio 2016

#BrexitEuropa - PENSIAMO UN' ALTRA EUROPA - PER TRIESTE INTERNAZIONALE E AUTONOMA NELLA MITTELEUROPA, E' DETERMINANTE UN' EUROPA COME RETE DI REGIONI LIBERE CHE SUPERI GLI STATI NAZIONALI -


La Brexit ci pone nella necessità di riflettere sul destino di Trieste che certamente è una città europea, anzi mitteleuropea, con un Porto Franco INTERNAZIONALE cui gli "Stati Nazione" del  secolo scorso hanno arrecato danni gravissimi.
Dalla crisi della UE, concetto diverso da quello di Europa culturale, geografica, economica e politica, non si esce con nuovi nazionalismi e arroccamenti nei confini degli "Stati Nazione" che ci riporterebbero ad un passato sanguinoso.
Iniziamo una riflessione riportando l' articolo di Ulrike Guérot pubblicato sull' ultimo numero di Limes, autorevole rivista di geopolitica, in questi giorni in libreria -

PENSIAMO UN' ALTRA EUROPA
di Ulrike Guérot

Tradito l’ideale dei padri fondatori, questa Ue è in grave deficit democratico. Occorre una repubblica europea per mettere i cittadini del Vecchio Continente al centro di un progetto politico che superi gli Stati nazionali. Le regioni saranno gli elementi di base.



L’Europa che immaginiamo in un prossimo futuro non
sarà un’alleanza di Stati nazionali, né soltanto un’area
economica comune. Perseguire una politica europea
significa sostenere una politica regionale al fine di costituire
un’Europa che sia una rete di regioni libere;
e ciò coincide con il superamento del divario tra nazioni
grandi e potenti e nazioni piccole e politicamente impotenti.


"EUROPA, ANNO 2016. SOCIETÀ E CITTADINI sono profondamente turbati e in preda alla paura. Dopo la crisi dell’euro, con le sue conseguenze sociali, la cosiddetta «crisi dei migranti» è stata la scintilla che ha fatto esplodere in tutto il continente, in dimensioni inimmaginabili, nuovi populismi e nazionalismi. Ovunque si diffonde l’angoscia di perdere la propria identità e appartenenza culturale, nonché il timore di una recessione economica e di una maggiore ingerenza straniera a danno delle sovranità nazionali. Ciò di cui tuttavia l’Europa e i suoi cittadini hanno maggior bisogno in questi giorni sono il coraggio e la fiducia; ma soprattutto è necessaria una nuova riflessione per un’altra EuropaÈ il momento di rovesciarne l’assetto da cima a fondo..."

"Cosa contesta Nigel Farage, leader dell' UKIP, il quale dichiara di non essere contro  l' Europa, ma contro la UE? Il fatto di non aver alcuna voce in capitolo in Europa. E in questo, purtroppo,ha ragione. 

Farage in fondo non sta dicendo niente di diverso da quanto, a partire da Jurtgen Habermas, dichiarano più o meno tutti i sociologi e politologi europei, che alla UE attestano quasi unanimi un deficit democratico. 
La UE è legale ma non è democratica... "

"- Le regioni sono patrie, le nazioni sono una finzione - scrive lo scrittore austriaco Robert Menasse"...










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