Molti in questi giorni desiderano conoscere i punti programmatici base proposti per qualsiasi accordo elettorale: li riproponiamo
#CinquePuntiPerTrieste #TriesteAmministrativeTutti i Triestini che desiderino strappare la loro città ad un
triste destino di decadenza dovrebbero, secondo noi, trovare un accordo su
questi CINQUE PUNTI.
1) LEGALITA’ E RISPETTO DELLE LEGGI INTERNAZIONALI SU
TRIESTE E IL SUO PORTO FRANCO INTERNAZIONALE, a partire dall’ applicazione
rigorosa dell’ Allegato VIII che regola il Porto Franco.
2) ISTITUZIONE DELLA “ZONA FRANCA TERRITORIALE”, allargando e unificando i
Punti Franchi extradoganali (extra UE) appena disseminati sul territorio con lo
“spezzatino” di quello di Porto Vecchio.
Attualmente ci sono ben 10 punti franchi diversi e
sono destinati ad aumentare con l’ assegnazione degli ulteriori 230.000 mq
attualmente in “sospeso”.
Si otterrebbe così, con semplice decreto del
Commissario del Governo (Prefetto) su richiesta del/i Sindaco/i, un'unica ZONA
FRANCA EXTRADOGANALE FUORI DALLA UE comprendente l’ intero territorio
provinciale- (cui la UE stessa non può opporsi perché derivante dal Trattato di
Pace del 1947)- analoga alla zona Franca di Livigno e, come questa, con enormi
vantaggi per abitanti ed imprese (esenzione IVA e tasse doganali e territoriale
e fiscalità di vantaggio, prezzi bassi di beni e servizi).
3) NUOVO GRANDE TERMINAL PORTUALE SULLE BANCHINE DI SERVOLA E DELLA PIATTAFORMA
LOGISTICA, con il RETROPORTO produttivo in Zona Industriale e Noghere, in modo
da creare migliaia di posti di lavoro e avviare la riconversione dell’ area a
caldo della FERRIERA impedendo anche ogni tentativo di mettere in quell’ area
il RIGASSIFICATORE.Questa soluzione oltre a dare una svolta strategica
al Porto e all’ economia cittadina, rendendoli protagonisti dei nuovi traffici
mondiali, darebbe anche grandi vantaggi ambientali e di lotta all’ inquinamento.
4)
RIUTILIZZO PRODUTTIVO DI PORTO VECCHIO per farne, con la fiscalità di vantaggio
e il regime di Punto Franco, la nostra Silicon Valley, la nostra City e il
nostro Distretto Hi-Tech e Nautico creando tanti posti di lavoro QUALIFICATI.
Con l’ abbinato ACCESSO NORD della Grande Viabilità Il Porto Vecchio Produttivo
libererà il Centro, le Rive, Barcola e la Costiera del traffico consentendone
lo SVILUPPO TURISTICO E COMMERCIALE, fortemente incentivato anche dai prezzi
competitivi dalla Zona Franca Territoriale.
5) TUTTE LE AZIENDE
DI SERVIZI PUBBLICI (Acqua,Luce,Gas, Trasporti), LE CASE POPOLARI E LA SANITA’
VANNO RICONDOTTE SOTTO IL CONTROLLO DEL COMUNE E DEI CITTADINI.La Regione Friulicentrica non comprende nemmeno le
esigenze di Case Popolari, Sanità, Trasporti del nostro territorio ma si arroga
il diritto di decidere: ad esempio con tagli inaccettabili alla Sanità e una
politica delle Case Popolari che penalizza i nostri concittadini.
I Sevizi Pubblici essenziali devono essere sotto il
controllo della nostra comunità e non certo di imprese in cerca di profitti o
di istituzioni amministrative estranee, se non ostili, al nostro territorio.
Queste sono le
cinque dita della mano che assesterà un memorabile schiaffone alla
partitocrazia romana e regionale alle prossime amministrative.
Discutiamone, senza
pregiudizi e integralismi assurdi e dannosi, tra cittadini e con le forze
sociali e politiche disposte a farsi portavoce di queste istanze che nascono
dal territorio, per creare un unico fronte vincente alle prossime elezioni
amministrative.
L’ obiettivo è portare al ballottaggio e far vincere
chi vuole la RINASCITA DI TRIESTE e mandare a casa con una durissima sconfitta
i responsabili dello sfacelo della nostra amata città. 26/2/2016
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