RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

sabato 12 marzo 2016

I CINQUE PUNTI PER LA RINASCITA DI TRIESTE


 Molti in questi giorni desiderano conoscere i punti programmatici base proposti per qualsiasi accordo elettorale: li riproponiamo

#CinquePuntiPerTrieste #TriesteAmministrativeTutti i Triestini che desiderino strappare la loro città ad un triste destino di decadenza dovrebbero, secondo noi, trovare un accordo su questi CINQUE PUNTI.
1) LEGALITA’ E RISPETTO DELLE LEGGI INTERNAZIONALI SU TRIESTE E IL SUO PORTO FRANCO INTERNAZIONALE, a partire dall’ applicazione rigorosa dell’ Allegato VIII che regola il Porto Franco.
2) ISTITUZIONE DELLA “ZONA FRANCA TERRITORIALE”, allargando e unificando i Punti Franchi extradoganali (extra UE) appena disseminati sul territorio con lo “spezzatino” di quello di Porto Vecchio.
Attualmente ci sono ben 10 punti franchi diversi e sono destinati ad aumentare con l’ assegnazione degli ulteriori 230.000 mq attualmente in “sospeso”.
Si otterrebbe così, con semplice decreto del Commissario del Governo (Prefetto) su richiesta del/i Sindaco/i, un'unica ZONA FRANCA EXTRADOGANALE FUORI DALLA UE comprendente l’ intero territorio provinciale- (cui la UE stessa non può opporsi perché derivante dal Trattato di Pace del 1947)- analoga alla zona Franca di Livigno e, come questa, con enormi vantaggi per abitanti ed imprese (esenzione IVA e tasse doganali e territoriale e fiscalità di vantaggio, prezzi bassi di beni e servizi).
3) NUOVO GRANDE TERMINAL PORTUALE SULLE BANCHINE DI SERVOLA E DELLA PIATTAFORMA LOGISTICA, con il RETROPORTO produttivo in Zona Industriale e Noghere, in modo da creare migliaia di posti di lavoro e avviare la riconversione dell’ area a caldo della FERRIERA impedendo anche ogni tentativo di mettere in quell’ area il RIGASSIFICATORE.Questa soluzione oltre a dare una svolta strategica al Porto e all’ economia cittadina, rendendoli protagonisti dei nuovi traffici mondiali, darebbe anche grandi vantaggi ambientali e di lotta all’ inquinamento.
4) RIUTILIZZO PRODUTTIVO DI PORTO VECCHIO per farne, con la fiscalità di vantaggio e il regime di Punto Franco, la nostra Silicon Valley, la nostra City e il nostro Distretto Hi-Tech e Nautico creando tanti posti di lavoro QUALIFICATI. Con l’ abbinato ACCESSO NORD della Grande Viabilità Il Porto Vecchio Produttivo libererà il Centro, le Rive, Barcola e la Costiera del traffico consentendone lo SVILUPPO TURISTICO E COMMERCIALE, fortemente incentivato anche dai prezzi competitivi dalla Zona Franca Territoriale.
5) TUTTE LE AZIENDE DI SERVIZI PUBBLICI (Acqua,Luce,Gas, Trasporti), LE CASE POPOLARI E LA SANITA’ VANNO RICONDOTTE SOTTO IL CONTROLLO DEL COMUNE E DEI CITTADINI.La Regione Friulicentrica non comprende nemmeno le esigenze di Case Popolari, Sanità, Trasporti del nostro territorio ma si arroga il diritto di decidere: ad esempio con tagli inaccettabili alla Sanità e una politica delle Case Popolari che penalizza i nostri concittadini.
I Sevizi Pubblici essenziali devono essere sotto il controllo della nostra comunità e non certo di imprese in cerca di profitti o di istituzioni amministrative estranee, se non ostili, al nostro territorio.  Queste sono le cinque dita della mano che assesterà un memorabile schiaffone alla partitocrazia romana e regionale alle prossime amministrative.
Discutiamone, senza pregiudizi e integralismi assurdi e dannosi, tra cittadini e con le forze sociali e politiche disposte a farsi portavoce di queste istanze che nascono dal territorio, per creare un unico fronte vincente alle prossime elezioni amministrative.
L’ obiettivo è portare al ballottaggio e far vincere chi vuole la RINASCITA DI TRIESTE e mandare a casa con una durissima sconfitta i responsabili dello sfacelo della nostra amata città.                                                        26/2/2016















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