RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

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venerdì 20 aprile 2018

PORTO VECCHIO: E LA MONTAGNA PARTORI' IL TOPOLINO...


E la montagna partorì il topolino: dopo il pericoloso svincolo in v.le Miramare ecco un (progetto di) anello per visitare magazzini sempre più degradati e la fogna a cielo aperto lasciata dal crollo della volta del torrente Chiave che nessuno ripara. Tanto per gettare fumo negli occhi.

A tre anni e quattro mesi dalla "sdemanializzazione" strombazzata come il "motore di sviluppo eco
nomico" di Trieste il bluff viene a galla: gli investitori internazionali che fanno la fila da Dipiazza, i 5 miliardi di investimenti e i fondi sauditi e americani di Russo, i 100.000 nuovi abitanti di Cosolini si riducono a una stradina a senso unico con ciclabile e dei giardinetti.

Questi i grandi progetti che certo faranno piacere ai pensionati per le passeggiate e procureranno qualche votarello: piacerà anche ai disoccupati a spasso che potranno godere del panorama.

Questo il grande risultato del "tacito e benemerito accordo fra centrosinistra e centrodestra" magnificato da Morelli nell' articolo di lunedì sul Bugiardello e della collaborazione tra Russo e Dipiazza sugellata con un "Sigillo Trecentesco".

Mentre nella parte fortunatamente rimasta di Punto Franco la Saipem si espande, crea il Centro Mondiale per la Robotica Subacquea e soprattutto posti di lavoro ad alta qualificazione e la Seleco cerca la possibilità di insediarsi in Punto Franco evitando le complicazioni e le lentezze burocratiche.

Come rinoceronti alla carica contro il muro fanno di tutto pur di non ammettere che l' unica possibilità di reale recupero e sviluppo di Porto Vecchio sta nell' utilizzo produttivo del Punto Franco, demonizzato per anni.

Quanti altri anni ancora per ammettere il fallimento del progetto assurdo di urbanizzare Porto Vecchio, un area che non ha mai fatto parte della città e i cui costi di infrastrutturazione primaria sono stratosferici e quelli del rispetto del "vincolo architettonico" esorbitanti ? E l' utilizzo turistico totalmente fuori mercato e dalla realtà?

P.S. apprendiamo che sull' incantevole stradina con ciclabile circoleranno anche i TIR destinati all' Adriaterminal (GMT e SAIPEM) che movimenta 300.000 tonellate all' anno.

Clicca QUI per l' articolo del Piccolo

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