RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

martedì 19 dicembre 2017

CITTADINANZA AUSTRIACA AI SUDTIROLESI ED AI POPOLI DEI TERRITORI ANNESSI ALL' ITALIA NEL 1918 -


CITTADINANZA AUSTRIACA AI SUDTIROLESI ED AI POPOLI DEI TERRITORI ANNESSI ALL' ITALIA NEL 1918 

A cent' anni dalla Inutile Strage che ha visto privare Trieste del suo ruolo di Porto dell' Impero, il più grande mercato unificato europeo dell’ epoca, per ridurla a decadente città della periferia italiana, si levano incomprensibili proteste da parte italiana per l' intenzione del Governo Austriaco di concedere la cittadinanza austriaca ai Sudtirolesi della provincia Autonoma di Bolzano e di Trento che ne facciano richiesta.

I politici e la stampa italiani dimenticano che l' Italia lo sta facendo ormai da molti anni con i cittadini sloveni e croati di lingua italiana: su base esclusivamente etnica e linguistica (fin dagli anni '90 e massivamente con la legge 124 del 8/3/2006).

Ci appelliamo al Governo Austriaco perchè la possibilità di richiedere la cittadinanza austriaca sia estesa a tutti i popoli dei territori annessi all’Italia nel 1918 con la violenza della guerra e non per scelta espressa con un referendum: indipendentemente dalla nazionalità e dalla lingua, come avveniva nell' Impero Austriaco.
Così come il Governo Italiano dovrebbe attenersi ad un' equa reciprocità.


In particolare chiediamo sia data agli abitanti di Trieste, già Porto dell’ Impero e Capitale del Litorale Austriaco -  Österreichisches Küstenland - Avstrijsko Primorje, la possibilità di presentare liberamente domanda al Governo Austriaco così come viene annunciato per i Sudtirolesi.

Esprimiamo un SI convinto a cittadinanze doppie o plurime nei territori con storia, interessi, economie e prospettive comuni: il Porto Franco Internazionale di Trieste lavora al 90% con i mercati esteri, europei e orientali, e solo per il 10% con il mercato nazionale italiano.
Attraverso il  nostro porto transita il 90% del fabbisogno petrolifero dell' Austria, il 100% di quello della Baviera e del Baden-Württemberg e oltre il 30% di quello della Repubblica Ceca.
Pertanto per noi i confini degli "stati nazione" non hanno più alcun senso e utilità e sono da superare in quanto residui del secolo passato e di tragiche guerre che hanno smembrato sanguinosamente queste nostre terre.

Le divisioni su base  linguistica e nazionale sono ancor più anacronistiche, inutili e disfunzionali in un mondo sempre più interconnesso.

DOVE STA IL PROBLEMA DELLE DOPPIE O PLURIME CITTADINANZE, SU RICHIESTA DEGLI INTERESSATI, SE NON NELLE MENTI RETROGRADE DEI NAZIONALISTI COMUNQUE MASCHERATI ?

Clicca QUI per la legge 124 del 8/3/2006 sul conferimento della cittadinanza italiana agli italiani di Slovenia e Croazia

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