RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

martedì 25 luglio 2017

TRIESTE E FRIULI PROVINCE INDIPENDENTI COME BOLZANO E TRENTO? UNA PROPOSTA CHE PUO' METTERE D' ACCORDO TRIESTINI E FRIULANI PER UNA SEPARAZIONE CONSENSUALE IN UNA REGIONE CHE NON FA GLI INTERESSI DI TRIESTE - MA LE TASSE DEVONO RESTARE AL 100% A TRIESTE (a Bolzano resta il 90% e in Sicilia il 100%)

Il 22 ottobre ci saranno i referendum per l' autonomia del Veneto e della Lombardia indetti dalle rispettive regioni.
L' esito è scontato: SI con percentuali bulgare in Veneto e SI anche in Lombardia.

L' idea di fondo in questi referendum, almeno quella che è passata a livello popolare, è un autonomia sul modello delle province autonome di Trento e Bolzano.

Lo scopo dell' autonomia è innanzitutto fiscale per trattenere localmente il gettito ma anche di gestione del territorio in modo il più possibile vicino ai cittadini.

La situazione attuale delle tasse trattenute dalle regioni e provincie autonome è attualmente la seguente indicata in modo approsimato (clicca QUI per la situazione esatta):
SICILIA: trattiene il 100% delle tasse ed ha anche competenze primarie per l' ordine pubblico (con i noti risultati);
PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO (qui le Province contano più della Regione) e VAL D' AOSTA trattengono il 90% delle tasse;
SARDEGNA trattiene circa il 70% delle tasse;
FRIULI-VENEZIA GIULIA trattiene il 60% delle tasse a livello regionale, ovvero le tasse prodotte da Trieste e dal suo Porto Franco Internazionale vengono gestite dalla Regione su tutto il suo territorio.

Ma l' autonomia non riguarda solo le tasse ma tutte le politiche di gestione del territorio e, in Sicilia, anche le funzioni di polizia e ordine pubblico.
Per questo essendo Bolzano e Trento assai diverse la Regione Trentino Alto Adige conta quasi niente e tutte le autonomie vengono amministrate dalle potenti province.

Non può sfuggire a nessuno che un territorio che ospita, ed è intimamente connesso con, un Porto Franco Internazionale che deve misurarsi con le esigenze globali non può permettersi una gestione "all' italiana" con annessa burocrazia, tempi biblici e inefficienze.

E' necessario pertanto che il territorio di Trieste goda di una elevatissima autonomia e trattenga il 100% delle tasse per consentire rilancio ed efficienza della sua funzione storica di Porto Franco e snodo intermodale tra Oriente ed Europa. Ed anche un efficiente utilizzo produttivo e industriale dei Punti Franchi.

Oltrechè di una No Tax Area fiscale da affiancare all' extraterritorialità doganale dei Punti Franchi, è di un modello simile a Bolzano che c'è bisogno subito, come piattaforma di ulteriori sviluppi economici e politici.

Altrimenti si rischia il soffocamento da parte del centralismo regionale che ha danneggiato Trieste fin dal 1963, come tutti sanno.

Già c'è chi comincia a pensare di sfruttare in tal senso la risorsa principale di Trieste, il Porto Franco Internazionale, e l' attenzione pelosa da parte di esponenti regionali lo dimostra. Questo video, oltre agli ottimi interventi di D'Agostino e Samer, lo fa intuire.

E' passato un anno da quando la Regione ha respinto la richiesta partita dal Friuli, e sostenuta da un numero di firme ben superiore al necessario, di un referendum per l' istituzione delle province autonome del Friuli e di Trieste (clicca QUI). 
L' idea partita dagli amici friulani (clicca QUI)  ci sembra valida perchè risponde al comune interesse e pensiamo avrà un grosso rilancio dopo i referendum per l'autonomia del Veneto e della Lombardia. 

Vorremmo si apra un ampio dibattito sulla opportunità di appoggiare attivamente questa idea che adesso si è trasformata in una proposta di legge con tanto di articolato che riproduciamo sotto.

Già la presenza di un articolato di legge dimostra serietà e distanzia anni luce la fumosa e vaga proposta di Città Metropolitana che altro non è che una riedizione impoverita delle vecchie e inutili province, oltrettutto fallita in tutti e 15 casi dove è stata realizzata (clicca QUI).

Certo, la Provincia Autonoma di Trieste che trattiene il 100% delle tasse sul territorio (come la Sicilia !) non sarebbe ancora una Città-Stato portuale come quelle di Brema e Amburgo federate alla Germania, ma nella lunga marcia, iniziata con la rinascita del movimento indipendentista oltre tre anni fa, può essere una buona tappa di avvicinamento alla meta.
E sarebbe sicuramente un potente motore di sviluppo economico ed un efficace strumento di distribuzione di benessere sul nostro territorio che già ora produce il 40% di tasse in più rispetto a quelle che consuma per servizi pubblici e relativi stipendi.

(P.S. si tengano, per favore, fuori da questi conteggi le polemiche sulle pensioni perchè sono finanziate con i contributi sul lavoro pagati da dipendenti e imprese e non dalle tasse).
                                               
 LA PROPOSTA DI LEGGE                    
  - Disposizioni per l'istituzione delle Province Speciali del Friuli e di Trieste, per la riforma degli uffici regionali e locali della Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia e degli Enti Locali, per il conferimento di particolari poteri ai Sindaci

TITOLO I
ISTITUZIONE DELLE PROVINCE SPECIALI DEL FRIULI E DI TRIESTE
Art. 1                                                                                     
In attesa della futura adozione, previa consultazione popolare mediante referendum consultivo diretto a conoscere l’opinione dei cittadini, da parte del Consiglio Regionale, di una proposta di Legge Costituzionale di modifica della Legge Costituzionale 31 Gennaio 1963 n. 1 (Statuto Speciale della Regione Friuli - Venezia Giulia), volta ad attribuire alle province competenze legislative, risorse finanziarie proprie e status di “province autonome”, con la presente legge regionale vengono istituite le Province Speciali del Friuli e di Trieste, divise dalla foce del fiume Timavo.                  
 
Le Province del Friuli e di Trieste sono enti locali forniti di distinta personalità giuridica, hanno autonomia statutaria e regolamentare secondo le modalità stabilite dalla presente legge e a esse si applicano i principi previsti per l'ordinamento degli enti locali.       

La Provincia del Friuli ha per capoluogo le città di Gorizia, Pordenone e Udine.
Lo Statuto Provinciale ripartisce i relativi poteri favorendo il decentramento provinciale anche nelle zone montane ed economicamente più deboli.             
La Provincia di Trieste ha per capoluogo la città di Trieste. 
La Provincia del Friuli e quella di Trieste hanno un proprio gonfalone e uno stemma, approvati dal rispettivo Consiglio Provinciale.                       
La Provincia del Friuli preserva la sua natura policentrica.  
La Provincia di Trieste valorizza la sua vocazione internazionale.       
 ntrambe rispettano e promuovono la loro natura plurilingue.                      
 Si può, con le modalità di cui agli art. 132 e 133 della Costituzione e di cui all'art. 8 del decreto legislativo 9/97 di attuazione dello Statuto Speciale della Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia, stabilire il mutamento delle circoscrizioni provinciali.
                   
Reperibile sulla pagina facebook di Tutti Per Il Friuli, clicca QUI

Cliccando QUI invece si trova la legge costituzionale per l' istituzione della Provincia Autonoma di Trieste presentata al Senato nel 2001 da Willer Bordon allora Margherita (poi confluita nel PD)
Qiondi non è questione di destra o sinistra...

TUTTI PER TRIESTE & TUTTI PER IL FRIULI: PERCHE' NON ACCORDARSI NEL COMUNE INTERESSE?  
UN ULTERIORE PASSO VERSO LA RESTITUZIONE DI TRIESTE ALLA MITTELEUROPA ED ALLA SUA DIMENSIONE INTERNAZIONALE.   

                                                                                   
AL TRIESTIN NON FAR SAPERE...
LE DUE COSE CHE NON TROVERETE SULL' EDIZIONE TRIESTINA DEL PICCOLO (
PER PAURA DEL CONTAGIO): TRIESTE E FRIULI PROVINCE AUTONOME COME BOLZANO E TRENTO E ZONA FRANCA A GORIZIA E ISONTINO



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