Il 22 ottobre ci saranno i referendum per l' autonomia del Veneto e della
Lombardia indetti dalle rispettive regioni.
L' esito è scontato: SI con percentuali bulgare in Veneto e SI anche in
Lombardia.
L' idea di fondo in questi referendum, almeno quella che è passata a
livello popolare, è un autonomia sul modello delle province autonome di
Trento e Bolzano.
Lo scopo dell' autonomia è innanzitutto fiscale per trattenere localmente
il gettito ma anche di gestione del territorio in modo il più possibile vicino
ai cittadini.
La situazione attuale delle tasse trattenute dalle regioni e provincie
autonome è attualmente la seguente indicata in modo approsimato (clicca QUI per la situazione esatta):
SICILIA: trattiene il 100% delle tasse ed ha anche competenze primarie per l' ordine pubblico (con i noti risultati);
PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO (qui le Province contano più della Regione) e VAL D' AOSTA trattengono il 90% delle tasse;
SARDEGNA trattiene circa il 70% delle tasse;
SICILIA: trattiene il 100% delle tasse ed ha anche competenze primarie per l' ordine pubblico (con i noti risultati);
PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO (qui le Province contano più della Regione) e VAL D' AOSTA trattengono il 90% delle tasse;
SARDEGNA trattiene circa il 70% delle tasse;
FRIULI-VENEZIA GIULIA trattiene il 60% delle tasse a livello regionale,
ovvero le tasse prodotte da Trieste e dal suo Porto Franco Internazionale
vengono gestite dalla Regione su tutto il suo territorio.
Ma l' autonomia non riguarda solo le tasse ma tutte le politiche di
gestione del territorio e, in Sicilia, anche le funzioni di polizia e ordine
pubblico.
Per questo essendo Bolzano e Trento assai diverse la Regione Trentino Alto
Adige conta quasi niente e tutte le autonomie vengono amministrate dalle
potenti province.
Non può sfuggire a nessuno che un territorio che ospita, ed è intimamente
connesso con, un Porto Franco Internazionale che deve misurarsi con le
esigenze globali non può permettersi una gestione "all' italiana"
con annessa burocrazia, tempi biblici e inefficienze.
E' necessario pertanto che il territorio di Trieste goda di una
elevatissima autonomia e trattenga il 100% delle tasse per consentire
rilancio ed efficienza della sua funzione storica di Porto Franco e snodo
intermodale tra Oriente ed Europa. Ed anche un efficiente utilizzo produttivo e
industriale dei Punti Franchi.
Oltrechè di una No Tax Area fiscale da affiancare all'
extraterritorialità doganale dei Punti Franchi, è di un modello simile a Bolzano che c'è bisogno
subito, come piattaforma di ulteriori sviluppi economici e politici.
Altrimenti si rischia il soffocamento da parte del centralismo regionale
che ha danneggiato Trieste fin dal 1963, come tutti sanno.
Già c'è chi comincia a pensare di sfruttare in tal senso la risorsa
principale di Trieste, il Porto Franco Internazionale, e l' attenzione pelosa
da parte di esponenti regionali lo dimostra. Questo video, oltre agli ottimi
interventi di D'Agostino e Samer, lo fa intuire.
E' passato un anno da quando la Regione ha respinto la richiesta
partita dal Friuli, e sostenuta da un numero di firme ben superiore al
necessario, di un referendum per l' istituzione delle province autonome del
Friuli e di Trieste (clicca QUI).
L' idea partita
dagli amici friulani (clicca QUI) ci
sembra valida perchè risponde al comune interesse e pensiamo avrà un
grosso rilancio dopo i referendum per l'autonomia del Veneto e della
Lombardia.
Vorremmo
si apra un ampio dibattito sulla opportunità di appoggiare attivamente questa
idea che adesso si è trasformata in una proposta di legge con tanto di articolato che
riproduciamo sotto.
Già la presenza
di un articolato di legge dimostra serietà e distanzia anni luce la fumosa e
vaga proposta di Città Metropolitana che altro non è che una
riedizione impoverita delle vecchie e inutili province, oltrettutto fallita in
tutti e 15 casi dove è stata realizzata (clicca QUI).
Certo, la Provincia
Autonoma di Trieste che trattiene il 100% delle tasse sul territorio (come
la Sicilia !) non sarebbe ancora una Città-Stato portuale come quelle di Brema
e Amburgo federate alla Germania, ma nella lunga marcia, iniziata con la
rinascita del movimento indipendentista oltre tre anni fa, può essere una buona
tappa di avvicinamento alla meta.
LA PROPOSTA DI LEGGE
- Disposizioni per l'istituzione delle
Province Speciali del Friuli e di Trieste, per la riforma degli uffici
regionali e locali della Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia e degli Enti
Locali, per il conferimento di particolari poteri ai Sindaci
TITOLO I
ISTITUZIONE DELLE PROVINCE SPECIALI DEL FRIULI E DI TRIESTE
TITOLO I
ISTITUZIONE DELLE PROVINCE SPECIALI DEL FRIULI E DI TRIESTE
Art. 1
In attesa della futura adozione, previa consultazione popolare mediante
referendum consultivo diretto a conoscere l’opinione dei cittadini, da parte
del Consiglio Regionale, di una proposta di Legge Costituzionale di modifica
della Legge Costituzionale 31 Gennaio 1963 n. 1 (Statuto Speciale della Regione
Friuli - Venezia Giulia), volta ad attribuire alle province competenze
legislative, risorse finanziarie proprie e status di “province autonome”, con
la presente legge regionale vengono istituite le Province Speciali del Friuli e
di Trieste, divise dalla foce del fiume Timavo.
Le Province del Friuli e di Trieste sono enti locali forniti di distinta personalità giuridica, hanno autonomia statutaria e regolamentare secondo le modalità stabilite dalla presente legge e a esse si applicano i principi previsti per l'ordinamento degli enti locali.
La Provincia del Friuli ha per capoluogo le città di Gorizia, Pordenone e Udine.
Le Province del Friuli e di Trieste sono enti locali forniti di distinta personalità giuridica, hanno autonomia statutaria e regolamentare secondo le modalità stabilite dalla presente legge e a esse si applicano i principi previsti per l'ordinamento degli enti locali.
La Provincia del Friuli ha per capoluogo le città di Gorizia, Pordenone e Udine.
Lo Statuto Provinciale ripartisce i relativi poteri favorendo il
decentramento provinciale anche nelle zone montane ed economicamente più
deboli.
La Provincia di Trieste ha per capoluogo la città di Trieste.
La Provincia di Trieste ha per capoluogo la città di Trieste.
La Provincia del Friuli e quella di Trieste hanno un proprio gonfalone e
uno stemma, approvati dal rispettivo Consiglio Provinciale.
La Provincia del Friuli preserva la sua natura policentrica.
La Provincia di Trieste valorizza la sua vocazione internazionale.
ntrambe rispettano e promuovono la loro natura plurilingue.
ntrambe rispettano e promuovono la loro natura plurilingue.
Si può, con le modalità di cui agli
art. 132 e 133 della Costituzione e di cui all'art. 8 del decreto legislativo
9/97 di attuazione dello Statuto Speciale della Regione Autonoma Friuli -
Venezia Giulia, stabilire il mutamento delle circoscrizioni provinciali.
Reperibile sulla
pagina facebook di Tutti Per Il Friuli, clicca QUICliccando QUI invece si trova la legge costituzionale per l' istituzione della Provincia Autonoma di Trieste presentata al Senato nel 2001 da Willer Bordon allora Margherita (poi confluita nel PD)
Qiondi non è questione di destra o sinistra...
TUTTI PER TRIESTE & TUTTI PER IL FRIULI: PERCHE' NON ACCORDARSI NEL COMUNE INTERESSE? UN ULTERIORE PASSO VERSO LA RESTITUZIONE DI TRIESTE ALLA MITTELEUROPA ED ALLA SUA DIMENSIONE INTERNAZIONALE.
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