RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

giovedì 12 gennaio 2017

NUOVI TAGLI AI TRENI ! TRIESTE PERIFERIA ISOLATA DELL' ITALIA: ERA IL CENTRO E IL PORTO DELLA MITTELEUROPA - CON L' AUSTRIA AVEVA I MIGLIORI COLLEGAMENTI FERROVIARI EUROPEI CHE ANCORA VENGONO USATI DAL PORTO - RIAPRIRE LA TRANSALPINA SCIAGURATAMENTE CHIUSA -


Perfino il Piccolo deve prendere atto dei tagli ai treni per Trieste e del crescente isolamento della nostra città (clicca QUI).

Cosi scrive oggi : "L’ultimo taglio su Trieste entra in un elenco di soppressioni partito dal 2009. Ora gli Ic 734 e 735, prima anche i collegamenti con Napoli, Lecce e Roma....L'ultimo, quello che cancella i due Intercity di collegamento tra Venezia e Trieste, utili a turnisti, studenti e lavoratori diretti a Fincantineri, è in coda a un lungo elenco di soppressioni. Isolamento. Non più solo un timore, ma la realtà."

Per quanto riguarda
il nostro Porto, ma anche il collegamento della città con la stazione di Opicina, è stata proditoriamente chiusa la TRANSALPINA malgrado il parere contrario dell' Autorità Portuale.
La Transalpina oltre ad essere necessaria per criticità su altre linee sarebbe estremamente utile per il collegamento passeggeri con la stazione di Opicina, dove fermano treni internazionali, e per una "metropolitana leggera".
Clicca QUI per i nostri precedenti articoli.

La situazione dei collegamenti ferroviari passeggeri di Trieste è la rappresentazione plastica della situazione della città: ISOLATA E PERIFERICA RISPETTO ALL' ITALIA E CON LE RADICI TAGLIATE O VECCHIE VERSO IL  SUO ENTROTERRA NATURALE MITTELEUROPEO.

Il porto della Mitteleuropa, una città che  era vivace e all' avanguardia in Europa nel 1914 è stata ridotta, dopo 100 anni di amministrazione italiana, a depressa e dimenticata città di provincia, in fortissimo calo demografico.

Quando parliamo di interessi nazionali italiani contrari a quelli di Trieste troviamo esempio concreto nei comportamenti delle Ferrovie e delle Dogane Italiane e nell' atteggiamento dei ministeri romani che, solo per dirne una, oltre a mettere una coltre di silenzio sul Porto Franco, dal 1994 non hanno ancora emesso i decreti attuativi per i Punti Franchi previsti dalla legge 84 sui porti.

Questi sono fatti, non opinioni.

Questo il risultato del nazionalismo italiano e del tradimento della "classe dirigente" locale.



Trieste deve sviluppare i collegamenti con l' Europa centrale e orientale.
Trieste deve tornare a casa per sopravvivere: l' avventura nello Stato Italiano la sta uccidendo.





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