RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

sabato 7 gennaio 2017

BREXIT: L' ECONOMIA INGLESE VA BENE - AUTOCRITICA DEGLI ECONOMISTI CHE AVEVANO FATTO TERRORISMO PRIMA DEL VOTO - RICORDARSELO QUANDO SARA' LA VOLTA DELL' USCITA DALL' EURO E DELL' ABOLIZIONE DEL JOB ACT -


Sull' autorevole Corriere della Sera del 7 gennaio leggiamo dell' autocritica del responsabile economico della Bank of England che aveva previsto disastri con la Brexit: in realtà l' economia inglese va molto bene (clicca QUI per l' articolo che riportiamo anche sotto).
Ogni tanto la verità fa capolino fra quintali di disinformazione che con le nostre modestissime forze cerchiamo di contrastare.


Ricordate le previsioni tremende prima e subito dopo il voto "populista" che ha determinato la Brexit?
Erano tutte balle, esattamente come le catastrofi previste per la vittoria del NO al referendum italiano e per la vittoria di Trump: tutti voti  che non piacevano alle èlite finanziarie, perchè contro i loro interessi, e pertanto denigrati sui media con l' utilizzo del termine "Populista" in senso spregiativo.

La realtà è però ben diversa come vedimo dal seguente articolo, ed anche dall' articolo di Repubblica (clicca QUI), che dovremo tener ben presente quando si tratterà dell' uscita dall' Euro che sta massacrando l' economia (tranne quella tedesca) o dell' abolizione del Job Act che fa parte dello stesso quadro economico:





Il mea culpa in ritardo del capo economista

Andy Haldane non è stato l’unico in verità ad avere disegnato scenari da incubo:
il fronte pro Unione ha agitato a lungo l’arma (perdente) del terrore allo scopo
di convincere gli elettori incerti     -  di FABIO CAVALERA 

A distanza di sei mesi e con in mano i dati della produzione, dell’occupazione e della Borsa di Londra, Andy Haldane alza le mani e chiede scusa: più che i mercati e più che l’economia britannica traballano gli economisti che leggono male il futuro. Nella sfera di cristallo gli analisti hanno visto numeri macroeconomici da crollo ma che in realtà «il comportamento dei consumatori e il mercato» hanno marciato in direzione opposta. Il sistema non è imploso. Così Andy Haldane fotografa lo stato dell’arte (positivo) e paragona gli scivoloni degli economisti (2008 e 2016) alla figuraccia a cui si espose il guru della meteorologia Michael Fish. Il quale dalla Bbc il 15 ottobre 1987 ai timori di un uragano rispose: non ci sarà. Invece arrivò e portò 19 morti nel Sudest inglese. E da allora ecco il ritornello: «L’errore di Michael Fish». Ripescato da Andy Haldane.
Il quadretto post Brexit è quanto mai confuso. Chi ha cavalcato lo strappo con l’Europa legge soddisfatto le statistiche 2016 con la crescita del Pil attorno al 2 per cento. Al contrario chi rimpiange l’Europa continua a immaginare il buio. La cosa migliore è attenersi alla realtà e il capo degli analisti della Banca d’Inghilterra la riassume così: «C’è una distanza interessante fra l’alto grado di incertezza politica e ciò che vediamo nell’economia». Insomma, non siamo sul precipizio.
Brexit uguale disastro. O Brexit uguale rinascita. Chi osserva da lontano la disputa e di sicuro avrà apprezzato la marcia indietro di Andy Haldane è sua maestà, nonostante gli acciacchi influenzali del Natale e Capodanno. Con gli economisti ha un conto in sospeso. Impossibile non ricordare, nel pieno della crisi finanziaria, il 5 novembre 2008, la sua visita alla prestigiosa London School of Economics quando agli accademici chiese: «Come mai nessuno ha previsto? Terribile». Un nutrito drappello di professori inviò poi a Elisabetta una lettera per spiegarle la fallibilità della scienza economica. Lo scherzetto della mancata lettura del tracollo finanziario ai Windsor è costato 25 milioni di sterline. Pure a Buckingham Palace hanno bisogno di capire per tempo. Gli economisti si diano una raddrizzata.
6 gennaio 2017 



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