RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

martedì 5 ottobre 2021

ELEZIONI: GLI SCALINI PER FAR RINASCERE TRIESTE

ELEZIONI: GLI SCALINI PER FAR RINASCERE TRIESTE

PRIMO STEP: far decollare ADESSO TRIESTE affermando il valore del Porto Franco Internazionale.
SECONDO STEP: sfrattare i turbo nazionalisti e neofascisti paralizzantì dalla Giunta Comunale.
TERZO STEP: acquisire assessorati e posizioni istituzionali che consentano di portare avanti il programma concretamente per il bene di Trieste.
QUARTO STEP: riportare il 54% di cittadini che non hanno votato ad avere fiducia nelle nostre istituzioni cittadine.

Siamo felici di aver contribuito al buon risultato di Adesso Trieste: lo abbiano fatto mettendo al centro il valore del Porto Franco Internazionale per lo sviluppo economico e sociale della nostra città, un tema che è stato tenuto troppo in disparte durante questa campagna elettorale .
Lo abbiamo fatto sollecitando la piena attuazione del regime di Porto Franco, dell’ Allegato VIII e della extraterritorialità doganale.
Per facilitare insediamenti produttivi nel porto Nuovo e Vecchio.
Per creare il lavoro qualificato di cui Trieste ha bisogno.
Su questo modello è arrivato l’ investimento di BAT nel Punto Franco” Freeste” che dovrebbe portare 2.700 nuovi posti di lavoro con un’ attività ecocompatibile.
Il nostro candidato in Adesso Trieste, pur senza passaggi televisivi, ha ottenuto maggiori preferenze rispetto ad altri candidati che trattavano temi analoghi legati all’ Allegato VIII nella lista “Punto Franco” di Russo.

Avevamo l’ obbiettivo di favorire la nascita di una nuova “classe dirigente” e di “passare il testimone” generazionale a dei giovani motivati e capaci, ed il successo di Adesso Trieste è il più rilevante di una lista civica negli ultimi 40 anni a Trieste.

Abbiamo contribuito proponendo altri temi come il festival internazionale “la Cultura europea incontra il mare”, la costituzione di un assessorato all’ “economia del mare” e il riutilizzo a fini produttivi del Porto Vecchio.
Abbiamo contribuito sostenendo l’ Autonomia: Trieste come a Bolzano e come ad Amburgo, che è tuttora una citta-stato portuale federata alla Germania.

Adesso bisogna rimuovere il “tappo” che blocca Trieste da troppi anni condannandola all’ immobilismo mentre il porto ha ritrovato dinamismo: e sono le forze nazionaliste, venate di fascismo, che si coagulano nel Destra-Centro triestino che deve essere rimosso dai posti di comando.

Questo è l’ obbiettivo PRINCIPALE del ballottaggio, e se per raggiungerlo bisogna “sporcarsi le mani”, come in ogni battaglia, bisogna avere il coraggio di farlo per il bene di Trieste: sarebbe comodo stare all’ opposizione protestando con i “vaffa” e intanto crescere, ma Trieste non reggerebbe ad altri 5 anni di Dipiazzismo a guida Fratelli d’ Italia, che con la fiamma tricolore del MSI nel simbolo sono di gran lunga il primo partito del Destra Centro.

E’ inevitabile, se si guarda al bene collettivo e non di forza politica, tentare un accordo al ballottaggio con Russo, che si è dimostrato un candidato debole col suo 29,15%, ponendo però dei paletti ragionevoli che sarebbe SUA RESPONSABILITA’ RIFIUTARE:
1) Un terzo degli assessorati tra cui quello all’ Economia, il nuovo al Mare, e alla Cultura per avere gli strumenti per portare avanti il programma.
2) Il/la Vicesindaco per controllare da vicino questa nuova sindacatura.
3) La rinuncia a trasformare Porto Vecchio in un luna park dando la priorità a investimenti e attività produttive e di ricerca, riestendendo ove necessario il regime di Punto Franco (che ancora sussiste grazie all’ Autorità Portuale sulla fascia costiera e all’ Adriaterminal dove c’è la base Saipem ad alta tecnologia). Bloccando quell’ obbrobrio e “partita di giro” del trasferimento degli uffici della Regione.

E darsi MOOLTO da fare per recuperare quel 54% di concittadini che hanno scelto di non votare per sfiducia o per protesta.
Dando prova di responsabilità, serietà e lontananza da ogni estremismo di cui una destra nazionalista impaurita cerca di accusare Adesso Trieste.
E’ un momento di svolta storica, impegno e iniziative straordinarie.

Paolo Deganutti
Rinascita Triestina

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