RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

venerdì 1 febbraio 2019

OGGI IMPORTANTE VISITA DI ESPONENTI DEL GOVERNO AL PORTO FRANCO INTERNAZIONALE DI TRIESTE: LA CINA E' VICINA - IL 20 MARZO VISITA DI XI JINPING: O SIAMO DENTRO O SIAMO FUORI.




Dopo la visita del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giorgetti nei mesi scorsi, oggi il Porto Franco Internazionale di Trieste è stato visitato dal vice ministro allo sviluppo economico Michele Geraci (valido economista responsabile per i rapporti con la Cina) e dal vice ministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, genovese, tutti e tre della Lega.
Si stanno scaldando i motori e mettendo a punto i progetti da proporre durante la visita che il Presidente Xi Jinping farà a Roma il prossimo 20 marzo.

Trieste ha ottime possibilità di diventare il terminal europeo per le Nuove Vie della Seta (se qualcuno a livello internazionale non si mette di traverso): ha posizione geografica, fondali profondi, collegamenti ferroviari e Porto Franco ed ora anche Zone Franche per attività industriali.

C' è stata una conferenza stampa dopo la visita e alla nostra domanda se si intendesse estendere anche a Trieste la fiscalità di vantaggio prevista per le ZES dei porti del Sud, il sottosegretario Rixi ha detto di ritenere più vantaggiose le condizioni già ora previste per il nostro Porto Franco, soprattutto sul piano burocratico, e che norme europee limitano le Zone Economiche Speciali alle aree svantaggiate del Sud dove, peraltro, trovano notevoli ostacoli di attuazione pratica.
Tuttavia resta auspicabile poter estendere fiscalità di vantaggio anche a zone legate ai porti del nord.
Rixi ha fatto presente anche la posizione privilegiata di Trieste che già ora dispone di efficienti collegamenti ferroviari con l' Europa (grazie all' eredità dell' Austria) mentre i porti italiani hanno gravi problemi infrastrutturali a superare la barriera delle Alpi.

Riguardo alla domanda sulla tassazione che la UE vorrebbe far imporre anche alle Autorità Portuali, da considerare secondo loro come normali imprese e non enti pubblici, ha detto che si lavora, anche insieme alla Spagna, per evitarla.

Ecco altre dichiarazioni riportate sulla stampa:

Il sottosegretario allo Sviluppo economico, Michele Geraci, "Siamo venuti qui per vedere la Piattaforma Logistica e sapere a che punto sono le trattative». L’esponente dell’esecutivo racconta anche dell’interesse di un altro gigante cinese come China Communications Construction Company e di un probabile avvicinamento di capitali ungheresi, mentre il Presidente D' Agostino spiega che ci sono anche altri interessamenti di compagnie internazionali e che le trattative sono tra imprese private e coperte da riservatezza.
L’obiettivo che Geraci ha in mente è la venuta in Italia del presidente Xi Jinping, che il 20 marzo incontrerà a Roma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Ma quel giorno – scandisce Geraci – o si è dentro o si è fuori.
Entro due settimane dovremo dare ai cinesi una lista delle cose di immediata realizzazione e di prospettiva che vogliamo fare e che potranno avere la benedizione di Xi Jinping. E se arriva la benedizione possiamo stare certi che, per come funziona la Cina, queste cose si faranno». L’invito è a fornire al più presto le indicazioni «perché con la Cina non si tratta una questione per volta ma tutto insieme, vedendo cosa si può portare a casa rispetto alle varie partite.

Il sottosegretario allo sviluppo economico Rixi ha detto che:
«Ogni porto italiano ha specificità e utenze diverse, Trieste che lavora per il Centro Est Europa ed è una delle porte della Via della Seta,. Più riusciamo a valorizzare e massimizzare questi bacini in una logica integrata più saremo in grado di recuperare traffici che altrimenti arriveranno in scali non italiani - ha ribadito Rixi -. Dobbiamo crescere e aumentare le entrate necessarie a attuare la flat tax per consentire all’industria italiana di ripartire. Oggi i porti italiani generano circa 13 miliardi di entrate, pensare di poterle aumentare nei prossimi anni di 5-8 miliardi non è impossibile». È in arrivo una “ondata di traffici”, ha ripetuto Rixi anche ieri sera, all’incontro con gli operatori portuali in Azienda speciale. «Dovremo essere in grado di dominare e gestire questo traffico, non travolti e spazzati». E rivolto a Zeno D’Agostino ha lanciato una sfida: «Questa è una delle aree che mi deve garantire le performance più elevate per i traffici»

1 commento:

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