RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

lunedì 21 agosto 2017

TRIESTE & TURISMO

Dopo anni che ci hanno fatto la testa come un’ anguria ripetendoci che il futuro di Trieste è il Turismo (specialmente in Porto Vecchio urbanizzato), perché è ormai finita come città portuale, industriale e di servizi avanzati, dalla lettura del giornale locale apprendiamo che:

1) Ai triestini non piace fare i camerieri e gli esercenti triestini sono inadatti al turismo perché manca “cultura turistica e dell’ accoglienza” ecc. (Bella scoperta per una città portuale: andate a Genova!).

2) A Trieste c’è un incremento del turismo molto inferiore a quello che si registra in Istria e nell’ Adriatico Nord-Orientale (+ 37% mentre a Trieste è solo del 10,5%) grazie anche alla temporanea modifica dei flussi per la "sicurezza percepita". Clicca QUI.

3) Dopo tante chiacchiere, Trieste viene DOPO Udine e Gorizia per afflusso turistico con solo il 12,4% del totale regionale: un po’ pochino per parlare di “vocazione turistica” di una città che è nata e cresciuta come portuale e produttiva.

4) Il Sindaco si vanta di trattare per destinare almeno una parte di Porto Vecchio ad Outlet commerciale, come al solito per “attrarre turisti” (oltre a distruggere quel che resta del tessuto commerciale cittadino...) mentre proprio oggi sulla prima pagina del Piccolo Francesco Jori informa che ormai l’ Italia è disseminata di “città fantasma” dovuta alla crisi pesantissima di tutti i grandi Centri Commerciali cui i politici nostrani sono molto affezionati e cui concedono continue licenze (nel Friuli Venezia Giulia c’ è una spropositata eccedenza pari a 5 milioni di abitanti su 1.200.000 residenti).

5) Alle 10,30, nella "città turistica" scatta il coprifuoco per decisione della Giunta Comunale.

Noi insistiamo a dire che il futuro di Trieste sta nella riscoperta delle radici: Porto Franco Internazionale al servizio dell’ Europa, utilizzo produttivo e industriale dei Punti Franchi, Servizi avanzati e finanziari, Ricerca scientifica e un pizzico di turismo di qualità, culturale e congressuale, legato alla particolare atmosfera culturale e vivibilità mitteleuropea della nostra città.

Basta bazar, mostre scadenti alla Sgarbi-Buffon, sogni di turismo di massa che non può arrivare comunque perché ha altre destinazioni !
Trieste non è Grado o Sappada !
Una città di oltre 200.000 abitanti non può vivere di turismo.


L' incontro di ieri di Sgarbi con Rossi assessore alla Cul-tura e Turismo
Sgarbi mentre caga parlando al telefono con Buffon della sua mostra, annunciandone la venuta Trieste: AUTENTICO (video delle Iene) clicca QUI
(forse Trieste meriterebbe di più delle defecazioni del Vate)


Il meraviglioso logo turistico scelto dall' Amministrazione Comunale


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