RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

giovedì 16 marzo 2017

STORICO ACCORDO TRA PORTO FRANCO INTERNAZIONALE ED AREA DI RICERCA - INSEDIAMENTO DI ATTIVITA' HI-TECH NEI PUNTI FRANCHI E INTEGRAZIONE CON LA RICERCA - UN' INTESA CHE PRODURRA' POSTI DI LAVORO QUALIFICATI -


Finalmente una buona notizia: è stato raggiunto un accordo che è giusto definire storico fra Porto Franco Internazionale di Trieste rappresentato dal Presidente D'Agostino e l' Area di Ricerca rappresentata dal Presidente Sergio Paoletti, docente di biochimica alla nostra università e già prorettore.

Come ha detto D' Agostino: l' Area di Ricerca è «quanto di meglio il mercato globale possa offrire dal punto di vista dell' innovazione».
«L' accordo di oggi va inquadrato strategicamente in due filoni fondamentali di sviluppo del porto di Trieste: l'integrazione con il mondo dell'innovazione e della ricerca e l'insediamento di attività ad alto valore aggiunto nei punti franchi».


Dal canto suo il Prof.Paoletti ha detto: «Puntiamo a tradurre la grande massa di conoscenza scientifica del territorio in innovazione industriale  favorendo le attività di impresa e la nascita di posti di lavoro. Posti qualificati, che avranno un legame forte con il sistema di formazione locale».


Bene, benissimo: sembra che in questa esangue vita pubblica cittadina non si parli solo degli acquari dell' omonimo Presidente della Camera di Commercio e le forze sane comincino a mettersi in moto sfruttando "la posizione di Trieste nel panorama geopolitico internazionale".


Se ne sentiva il bisogno osservando sgomenti come la liquidazione del EZIT voluta dalla Regione stia consegnando l' ex-Olcese all' ennesimo Centro Commerciale anzichè al previsto Distretto ad Alta Tecnologia e seguendo l' annosa saga di "Porto Vecchio Urbanizzato" per farne ipotetici musei per ipotetici turisti nonchè la ricorrente vicenda dell' acquario denominato Parco del Mare.


Condivisibile ed entusiasmante l' intenzione di  favorire l' "inserimento di attività ad alto valore aggiunto nei punti franchi": ci permettiamo di suggerire che dal momento che Porto Vecchio non è Sito Inquinato (SIN) come la Zona Industriale, ha ancora il Punto Franco estendibile e non c'è traccia di investitori privati per l' urbanizzazione ad oltre due anni dalla mitica "sdemanializzazione", sarebbe il sito ideale per attività ad alta tecnologia.
E' uno dei punti del programma che andiamo proponendo da anni per quest' area e che, piano, piano, vediamo farsi strada:






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