RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

lunedì 21 novembre 2016

NUOVA VIA DELLA SETA E PORTO FRANCO INTERNAZIONALE DI TRIESTE: IMPRENDITORI CINESI INVESTONO - UN SERVIZIO DI RAI2 CI DA' RAGIONE ED E' UN CEFFONE A CHI HA DISPREZZATO IL PORTO FRANCO: POLITICI TRIESTINI PER PRIMI .

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Chi segue Rinascita Triestina sa che il nostro primo articolo nel 2013 è stato sulla enorme opportunità per Trieste della "Nuova Via della Seta" che il Presidente Xi ha annunciato nel settembre 2013: dimostrava sia le potenzialità del Porto Franco Internazionale sia l' autosufficienza economica del nostro territorio che non ha bisogno di essere assistito da nessuno e tantomeno da uno Stato Fallito come l'Italia.

Conosce anche l' insistenza con cui abbiamo parlato di questo tema sia qui che in pubbliche conferenze.

Queste pagine sono state le prime, ed a lungo le uniche, a pubblicare la mappa che vedete sotto.


Queste pagine ed il movimento indipendentista triestino sono stati i primi, e per molto tempo gli unici, a discutere e divulgare questi temi che ora cominciano finalmente ad essere patrimonio di tutti e ad essere il perno per la rinascita e la modernizzazione di Trieste.


Adesso questa, almeno sul piano della pubblica opinione, può dirsi una battaglia vinta: solo dei poveri miopi retrogradi continuano a sostenere l' inutilità ed il superamento dello strumento del Porto Franco, pienamente recepito come fondamentale dal nuovo Presidente della Autorità Portuale ed ora anche dai grandi media nazionali come il servizio di RAI 2, e non solo, dimostra.


La nuova Autorità Portuale ha iniziato a proporre all' estero i vantaggi del Porto Franco, cosa che nessuno aveva mai fatto prima, e i primi risultati arrivano: imprenditori cinesi che investono qui e lo spiegano alla TV.

Un giorno qualche storico esaminerà tutta questa vicenda e le prese di posizione di questi anni e saprà stabilire i meriti storici del vilipeso indipendentismo triestino e gli immensi demeriti di una classe non solo politica ma anche sedicente "dirigente" locale che ha dato vita al "pensiero unico", propagandato insistentemente dal Piccolo per anni, che ha portato alla volontà di eliminare il Punto Franco dal Porto Vecchio ed addirittura da tutto il porto come sostenevano alcuni sedicenti "progressisti" che bollavano come "nostalgici" i fautori del Porto Franco Internazionale di Trieste.

Le seguenti parole di Pacorini, famiglia vicina al PD di cui Federico è stato candidato sindaco (oltrechè presidente della Confindustraia locale), meritano di essere scolpite nel bronzo a futura memoria:
"Roberto Pacorini, dell’omonima azienda, fa il bastian contrario, come faceva fin da tempi non sospetti. Ma le sue parole pesano. «La jattura più grande - assicura - è quella di avere il punto franco! Facciamo come ha fatto Amburgo, eliminiamolo! O, in alternativa, sistemiamolo nell’ufficio della presidenza portuale. Piantino lì la bandiera, così un domani chi afferma che potrebbe venir sviluppato troverà risposte...Magari, forse, troveranno qualcosa di concreto da fare...». (Il Piccolo 22/1/2015 non preistoria: clicca QUI).


Ma il vento sta cambiando...e questi falsi progressisti che vogliono trasformare Trieste in un museo, con bed&breakfast turistico affumicato dalla Ferriera, avranno ciò che gli è dovuto.


“The Times They Are A-Changin” di Bob Dylan 1964. (Traduzione del testo in italiano, clicca QUI)



Una delle slides presentate più volte in incontri pubblici



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