RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

giovedì 3 novembre 2016

A margine delle proteste di Aquilinia - IMMIGRATI E CHIESA: LA SVOLTA DEL PAPA:" ACCOGLIENZA CON PRUDENZA" - LA CHIESA RETTIFICA E CHIARISCE LE POSIZIONI - NO AL RAZZISMO MA ANCHE PRUDENZA E REALISMO.




Ad AQUILINIA vi è un crescendo di proteste per l' arrivo di alcuni immigrati che dovrebbero essere ospitati in alcune strutture di proprietà della Diocesi di Trieste (clicca QUI) già adibite ad asilo per i bambini, di cui si sente fortemente la mancanza, ed anche di polemiche che hanno coinvolto il Parroco (clicca QUI).

Questo offre lo spunto di esaminare con attenzione le posizioni prese da Papa Francesco in un' intervista pubblicata dal Corriere della Sera il 2 novembre (clicca QUI), resa durante il volo di ritorno dalla Svezia, e che ha dato modo all' autorevole quotidiano di titolare in prima pagina "SVOLTA DEL PAPA":
Affiancando un commento di Aldo Cazzullo che riprendende l' importante distinzione papale tra i "rifugiati" vittime di guerre che necessitano di asilo e i "migranti" economici il cui flusso deve invece essere regolato. 

Cazzullo parla anche di un flusso migratorio che alimenta direttamente ed indirettamente un mercato criminale.

Dice Papa Francesco: "Il migrante (economico ndr.) deve essere trattato con certe regole, migrare è un diritto ma un diritto molto regolato. Invece un rifugiato viene da una situazione di guerra, fame, angoscia terribile. ".

Dice anche : "Ma c’è anche la prudenza dei governanti che credo debbano essere molto aperti nel riceverli ma anche fare un calcolo di come poterli sistemare. Perché un rifugiato non lo si deve solo ricevere ma lo si deve integrare. E se un Paese ha una capacità di integrazione faccia quanto può, se ha di più faccia di più, ma sempre con il cuore aperto. Non è umano chiudere le porte e il cuore, e alla lunga questo si paga, si paga politicamente, come anche una imprudenza nei calcoli, nel ricevere più di quelli che si possono integrare. Qual è il pericolo? Quando un rifugiato o un migrante non è integrato, si ghettizza, entra in un ghetto, e una cultura che non si sviluppa in un rapporto con un’altra cultura entra in conflitto, e questo è pericoloso.".

Sullo stesso numero del Corriere, nella sezione dedicata al Veneto troviamo un articolo in cui i prefetti sorprendentemente accusano i parroci di non aiutarli nella sistemazione dei migranti (clicca QUI e vedi anche la foto sotto).
Evidentemente nella Chiesa non c'è una posizione univoca di accoglienza a qualsiasi costo e contro la volontà della popolazione.

La posizione di Papa Francesco esprime un invito alla prudenza ed al realismo nell' accoglienza che va tenuto in grande considerazione anche dai "talebani" (religiosi o laici) dell' accoglienza ad oltranza sempre e comunque indipendentemente dalla situazione oggettiva e dalla volontà dei cittadini: anche a costo di creare bombe sociali, squilibrare il mercato del lavoro a danno dei residenti e suscitare "GUERRE TRA POVERI".

L' ultima legge di bilancio italiana ha specificato che nel 2015 sono stati spesi 3 miliardi e 300 milioni per l' accoglienza ai migranti, di cui solo una minima parte sono rifugiati da guerre: tenendo conto della disastrosa situazione del paese e dell' entità della cifra, che è una volta e mezza il costo dell' Assistenza Sanitaria per tutti i cittadini di una regione come il Friuli Venezia Giulia, è ragionevole continuare a consentire una immigrazione di massa di fatto senza regole?
A fronte di una sanità pubblica che subisce continui tagli per mancanza di fondi come altri servizi pubblici, ad una disoccupazione giovanile di oltre il 40%, a una disoccupazione complessiva più che doppia rispetto a quella della Germania, al lavoro a "voucher" che dilaga, ai negozi che chiudono: è gestibile una nuova massiccia immissione di forza lavoro (a basso costo) immigrata?


Anche la Chiesa, per bocca del Papa, introduce criteri di ragionevolezza, prudenza e realismo oltre all' ovvio e doveroso appello morale all' umanità e al rispetto reciproco.


Cliccando QUI un nostro precedente articolo sull' immigrazione.



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