RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

lunedì 8 luglio 2019

FRONTE DEL PORTO – SI SALDA L’ UNITA’ DI LAVORATORI ED IMPRESE PER LA DETASSAZIONE NEL NOSTRO “PORTO FRANCO INTERNAZIONALE” – ROTTO IL SILENZIO SUL SUCCESSO DELL’ AGITAZIONE DEI PORTUALI DI VENERDI’ SCORSO CHE HA OTTENUTO UN INCONTRO CON IL VICEPREMIER DIMAIO PER LA DETASSAZIONE E IL RISPETTO DELL’ “ALLEGATO VIII” – MONTA LA MARETTA PER LA PIENA APPLICAZIONE DEL REGIME DI PORTO FRANCO -



Dopo giorni di silenzio (clicca QUI) è uscito tardivamente oggi un articolo del Piccolo sulla “assemblea permanente” dei portuali del CLPT di venerdì scorso.
L’ articolo rileva che “Non capita così di frequente che il governatore regionale e il capogruppo del primo partito (perlomeno con i voti delle legislative 2018) a palazzo Madama partecipino a un’assemblea di portuali triestini” per di più improvvisamente autoconvocata all’ interno del Porto Franco dove si erano trasferiti i 
partecipanti all’ assemblea del CLPT  riunitasi in mattinata presso la Stazione Marittima.
Infatti era chiaro come dice l’ articolo stesso che era “possibile il divampare del fronte portuale” anche perché circolavano notizie di blocco di alcuni treni e di picchetti su alcuni moli (clicca QUI per l' articolo completo)
Venerdì scorso era il giorno della firma degli accordi con cui l’ Ungheria acquisiva un terminal logistico evento fatto passare in second’ ordine dalla stampa rispetto alla tenzone politica e al circo mediatico sulla questione dei migranti.

Alla fine trovate il comunicato conclusivo della fruttuosa giornata di mobilitazione emesso dei portuali del CLPT che annuncia:
"E’ stato inoltre deciso di proclamare lo sciopero generale dei lavoratori del Porto a partire dal 20/7/2019 nel caso tale richiesta non fosse stata accolta."

E’ evidente che vi è un interesse comune tra lavoratori e imprese che operano nel Porto Franco (Ungheresi compresi) ad una riduzione del costo del lavoro attraverso la detassazione dovuta a rigore di Allegato VIII soprattutto in un momento in cui vi è l' assurda pretesa di applicare una rapace IMU a capannoni e installazioni portuali in Porto Franco e in assenza di qualsivoglia servizio offerto dal Comune.

L’ unità d’ intenti tra lavoratori e imprese portuali è  emersa pubblicamente nei commenti ad un articolo di FAQ-TRIESTE  che partiva da Porto Vecchio per arrivare  alla detassazione (clicca QUI) e che è stato rilanciato da noti imprenditori portuali, commenti che chiariscono bene il clima che monta in porto.
Riproduciamo qui sotto il dialogo pubblico in rete precisando che Stefano Visintin è il Presidente dell’ associazione di Spedizionieri e Terminalisti, Marino Marini ne è vicepresidente mentre Stefano Puzzer è il più noto esponente ufficiale del CLPT (Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste).


Facebook Domenica 7 luglio
Stefano Visintin
 
20 anni fa, nel 1999, la nostra casa di spedizioni, che stava lavorando da 22 anni in porto vecchio, è stata "invitata" a sloggiare, per far posto ad un fantomatico futuro diverso dalla portualità. Il danno economico per la città di Trieste è sicuramente maggiore ai 10 milioni di euro che vengono ora reclamati dal Comune in forma di IMU alle imprese terminalistiche. ORA BASTA! imprese e lavoratori del porto di Trieste hanno finito la pazienza. Se il Comune di Trieste vuole la nostra IMU, il porto chiude!
Marino Marini Esattamente
Marino Marini Caro Presidente sono d’accordo io non intendo pagare, chiudo e mi dispiace per i miei 16 onesti, bravi collaboratori
·  Stefano Puzzer Non chiuderà nessun.
I lavoratori portuali tutti xe e sarà al vostro fianco
·  Stefano Puzzer Tutti uniti per el nostro presente ed el nostro futuro w Trieste i triestini ed el suo Porto.
W noi
Marino Marini Caro Stefano Puzzer come io sono al vostro fianco per le giuste lotte e battaglie
Marino Marini Non aver paura di avere coraggio !!!

Se entro luglio non ci saranno risposte chiare e operative da parte del Governo sulla questione della detassazione e del rispetto dell’ Allegato VIII, che regola il Porto Franco e VIETA balzelli non corrispondenti a servizi pubblici realmente prestati, è facile prevedere che ne vedremo delle belle e che la stampa non potrà far finta di niente come stavolta. Le istituzioni ne tengano conto.


Clicca QUI per l'ntervista televisiva (Tele4) a Stefano Puzzer del CLPT

COMUNICATO STAMPA - Ieri, 5 luglio 2019, si è tenuta presso la sala Cral della Stazione Marittima l’assemblea di tutti i lavoratori del Porto per valutare i risultati raggiunti in merito alla petizione sottoscritta da oltre 600 lavoratori del porto per l’attuazione di quanto previsto dall’Allegato 8° del Trattato di Pace (assunzione diretta di tutti i lavoratori operanti in porto – operativi e amministrativi – da parte dell’Ente gestore del Porto Franco Internazionale di Trieste; contrattazione di primo livello specifica per il Porto Franco Internazionale di Trieste; regime fiscale speciale per i salari dei lavoratori del Porto) e al rispetto di leggi, regolamenti, ordinanze, decreti da parte delle aziende operanti in Porto. Nell’assemblea, alla quale hanno partecipato qualche centinaio di lavoratori di diverse aziende del Porto, è emerso che per quanto riguarda la petizione essa è stata finora del tutto ignorata e che numerose sono le criticità per quanto riguarda il rispetto della dignità, delle retribuzioni e della sicurezza e salute dei lavoratori. I lavoratori hanno perciò deciso l’avvio dello stato di agitazione e l’immediata convocazione di un assemblea permanente dentro il Porto, con la richiesta di un incontro con il Presidente della Regione Fedriga, il Senatore Patuanelli e il Presidente dell’Autorità Portuale D’Agostino al fine di avere certezze sull’applicazione di quanto richiesto nella petizione e sulle criticità nell’operato delle aziende. 
E’ stato inoltre deciso di proclamare lo sciopero generale dei lavoratori del Porto a partire dal 20/7/2019 nel caso tale richiesta non fosse stata accolta. L’assemblea, riunita presso la locanda del Porto, ha incontrato alle ore 17 circa i Presidenti  Fedriga e D’Agostino, il Senatore Patuanelli ed il Presidente di ALPT Sommariva. Al termine di un confronto franco e aperto si è concordato:

 il 10/7 si terrà presso l’Autorità Portuale un incontro tra i rappresentanti dei lavoratori ed il Presidente D’Agostino per risolvere i problemi riguardanti il mancato rispetto di leggi e regolamenti da parte delle aziende
 entro il 31/7 si terrà un incontro a Roma presso il Ministero dell’Economia con una delegazione dei lavoratori portuali di Trieste per avviare l’applicazione di quanto richiesto dalla petizione, in particolare rispetto al regime fiscale speciale per i salari.

A seguito di ciò l’assemblea permanente è stata sciolta alle ore 19.00. Si tratta di risultati importanti (e non solo per i portuali), dovuti alla determinazione ancora una volta dimostrata dai lavoratori del Porto, che si aspettano vengano ora avviate concretamente  a soluzione problematiche da lungo (troppo) tempo sul tavolo.

Ringraziamo i Presidenti Fedriga, D’Agostino, Sommariva ed il Senatore Patuanelli per la disponibilità a “metterci la faccia” e per gli impegni presi, che ci auguriamo porteranno a risultati concreti.

CLPT – USB
per contatti: 3896431638 - 3519490303
Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste
34137 Trieste via Ponziana 5 - tel 040 771446 - cell. 3896431638 - 3519490303 Email: clptrieste@libero.i t ; s.puzzer@usb.it - PEC clpt@pec.it
UNIONE SINDACALE DI BASE Lavoro Privato
00175 Roma Via dell’Aeroporto, 129 tel. 06 59640004 Fax 06 54070448 - Email: usb@usb.it www.usb.it



1 commento:

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