RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

lunedì 30 ottobre 2017

NUOVO INSEDIAMENTO PRODUTTIVO IN PORTO VECCHIO GRAZIE AL PUNTO FRANCO RIMASTO PER MERITO DELL' AUTORITA' PORTUALE - CENTRO MONDIALE SAIPEM DI ALTA TECNOLOGIA, ALTRO CHE CHIACCHIERE FANTATURISTICHE E SPIAGGE DI SABBIA...

E due: dopo la Seleco in Porto Vecchio e grazie al Punto Franco, come ribadito anche nell' articolo del Piccolo (nota 2), un nuovo prestigiosissimo insediamento produttivo in Porto Vecchio grazie al Punto Franco.
Alta tecnologia, posti di lavoro qualificati, rete di contatti e operatori, produzione di robot trasferita qui da Huston e Venezia (clicca QUI per i video e la panoramica completa; sotto un video)


E per di più nel magazzino 23 ristrutturato
che il sindaco Dipiazza 
aveva ripetutamente e insistentemente indicato come prossima sede di un museo (clicca Qui) ! 
Non c'è male per un Punto Franco che, secondo lorsignori, era
obsoleto, non serviva a niente e che bisognava, al massimo, trasferirlo altrove.

"Trasferiamo il Punto Franco dove serve" tuonava il sen Russo nel cui emendamento era previsto lo spostamento di tutto il Punto Franco (vedi nota 1): infatti, al contrario, il Punto Franco serve in Porto Vecchio (vedi nota 2) dove vengono realizzati i primi insediamenti produttivi dopo il decreto attuativo sui Punti Franchi, anche perchè buona parte della Zona Industriale è SIN "sito inquinato nazionale" da 17 anni grazie a un' altra furbata dei politici che volevano ottenere finanziamenti...

Mentre l' utilizzo produttivo dei Punti Franchi, da noi auspicato da sempre, prosegue con ottimi risultati grazie all' impegno dell' Autorità Portuale, c'è chi continua a strologare di ipotesi turistiche strampalate come ha fatto il sen. Russo all' ultima riunione del Propeller il 26 scorso:"Per attrarre investitori va costruita anche la spiaggia di Barcola, la funicolare per M. Grisa, piste ciclabili e pedonali".

A  tre anni dalla famosa "sdemanializzazione" non è successo niente di concreto sul piano dell' urbanizzazione in chiave turistica e adesso dovremmo pure metterci ad aspettare la Spiaggia di Sabbia di Barcola collegata con la funivia al tempio Mariano di Monte Grisa: forse con un intervento diretto della Madonna, chissà...


Il pubblico, frastornato da una martellante e lunga campagna del Piccolo e del PD, in gran parte riteneva che il Punto Franco di Porto Vecchio fosse stato completamente tolto come chiaramente scritto sul celebre "emendamento Russo" (vedi nota 1): invece l' Autorità Portuale lo ha saggiamente mantenuto sulle aree fortunatamente rimaste di sua competenza e da lì potrà essere riallargato, come inevitabilmente avverrà con il naufragio delle ipotesi fantaturistiche strampalate e prive di finanziatori e con la necessità di utilizzare aree  non classificate SIN, a suo tempo e irresponsabilmente.

Qualcuno si domanderà il perchè di questa nostra insistenza su Porto Vecchio, mentre grandi prospettive si aprono sull' intero Porto Franco Internazionale.
Il motivo è semplice: è qui che si è espressa in modo più evidente l' incompetenza e la vacuità di una classe politica e dirigente locale che è la rovina di questa città.
Mentre si evidenzia che l' Autorità Portuale è diventato l' unico riferimento istituzionale e interlocutore credibile.

Note
1) Testo dell' emendamento Russo(art.272 legge stabilità 2015) che vuole trasferire TUTTO il Punto Franco di Porto Vecchio:
• «Il Commissario di Governo previa intesa con il presidente della Regione e con il sindaco di Trieste, adotta, d'intesa con le istituzioni competenti, i provvedimenti necessari per spostare il regime giuridico internazionale di Punto Franco dal Porto Vecchio ad altre zone opportunamente individuate, funzionalmente e logisticamente legate alle attività portuali».
Un tanto perchè il sen.Russo tenta, anche con lettere a Segnalazioni il 30/10, la retromarcia e di dare ad intendere di essere l' artefice della permanenza del Punto Franco in Porto Vecchio.


2) Dichiarazioni dell' ing. Fontolan al Piccolo del 30/10 pag. 16:
" ... soprattutto per la possibilità di operare in regime di Punto franco. Tutte le nostre attività infatti si svolgono off shore e qui sono libere dall’aspetto doganale, mentre ad esempio a Marghera (dove Saipem ha una sede con 150 tecnici, OES) per tutte le attrezzature che riportavamo a terra dovevamo sempre fare la procedura di importazione temporanea in Italia. Qui invece possono entrare e uscire liberamente e questo per noi è strategico. Ecco perché il nostro equipment lo abbiamo portato qui, ma dagli ultimi due anni (il primo sbarco è del 2010, OES) non ci limitiamo ad attività di puro stoccaggio. Ora abbiamo restaurato completamente il Magazzino 23 (la cifra, non ufficiale, parla di un investimento di 3 milioni solo per questo, OES) e vi abbiamo già insediato anche i nostri uffici. Ma probabilmente a breve dovremo espanderci ancora, faremo una serie di nuove assunzioni, sposteremo qui alcune attività che facciamo a Marghera». Clicca QUI per l' articolo completo.



NOSTRA SLIDE DEL 2013 IN CUI PARLIAMO DELL' UTILIZZO PRODUTTIVO DEL PUNTO FRANCO E SIA DELLA SAIPEM CHE DELLA SELECO: SI STA REALIZZANDO...al contrario delle scemenze paraturistiche dei politici.


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