E’ interessante notare come un argomento di cui noi parliamo
da mesi stia raggiungendo la stampa nazionale e ufficiale.
Oggi il Corriere della sera pubblica un interessante articolo
di Alberto Alesina e Gianfranco Giavazzi che trovate cliccando QUI .
La tesi dei due noti economisti è semplice: il referendum per l’ uscita dell’ Inghilterra dalla UE darà una spinta al processo, già in corso, della creazione di due europe: una del Centro Nord prospera e una Mediterranea del Sud sottosviluppata e in crisi.
Di questo è simbolo tangibile la chiusura delle frontiere con l’ Austria.
L’ Italia deve decidere dove vuole stare, ma non è certo che il club dell’ europa centrale e del Nord, che avvia un processo di integrazione al suo interno, la voglia: sia per la situazione politica che per quella economica, in cui brilla la grave situazione del sistema bancario e l’ assenza di una ripresa.
Anche Trieste, sosteniamo noi, deve decidere dove vuole stare: se nell’ europa mediterranea del Sud con l’ Italia o in quella centrale “mitteleuropea”
in cui è nata e si è sviluppata e da cui una guerra e una classe dirigente
locale collaborazionista l’ ha staccata.
Fra un po’ di tempo il problema si porrà concretamente e non saranno tempi facili.
Ma già nelle prossime elezioni può essere data una prima indicazione mandando a casa i Partiti della Nazione sia di destra che di sinistra.
Ecco alcuni brani salienti dell’ articolo:
Fra un po’ di tempo il problema si porrà concretamente e non saranno tempi facili.
Ma già nelle prossime elezioni può essere data una prima indicazione mandando a casa i Partiti della Nazione sia di destra che di sinistra.
Ecco alcuni brani salienti dell’ articolo:
“C’è il rischio di uno
sgretolamento dell’Unione con un «centro» che si isola e si integra da solo. Il
muro eretto alla frontiera del Brennero è un simbolo sinistro.”
“l’Italia è pronta a essere parte integrante di questo processo o vogliamo abbracciare il destino della periferia? Vogliamo essere inclusi, se questo dovesse succedere, in un’Europa del centro-nord più piccola ma più integrata, o preferiamo la strada «mediterranea»?”
“Se, dopo l’uscita della Gran Bretagna e per evitare l’implosione dell’Unione, Francia e Germania attivassero la previsione dei Trattati europei che consente ad alcuni Stati membri di procedere da soli attraverso «cooperazioni rafforzate» in alcune aree — ad esempio nominando, come già hanno proposto, un unico ministro dell’Economia — l………. La domanda che, ci piaccia o no, si potrebbe porre già la prossima estate è se a quel piccolo gruppo convenga includere l’Italia. “
“Per quanto riguarda la stabilità finanziaria, governo e Banca d’Italia sembrano sottovalutare la gravità della situazione di alcune nostre banche. La soluzione proposta la scorsa settimana (Fondo Atlante ndr)— la seconda dopo il decreto sulla garanzia per le sofferenze bancarie varato solo un mese fa, sostanzialmente inutile, e già dimenticato — ha un difetto di fondo. Cerca di risolvere i problemi di alcune banche sostanzialmente fallite trasferendone i problemi sulle banche sane. Non bisogna poi sorprendersi se i prezzi di Borsa di queste ultime soffrono.
“l’Italia è pronta a essere parte integrante di questo processo o vogliamo abbracciare il destino della periferia? Vogliamo essere inclusi, se questo dovesse succedere, in un’Europa del centro-nord più piccola ma più integrata, o preferiamo la strada «mediterranea»?”
“Se, dopo l’uscita della Gran Bretagna e per evitare l’implosione dell’Unione, Francia e Germania attivassero la previsione dei Trattati europei che consente ad alcuni Stati membri di procedere da soli attraverso «cooperazioni rafforzate» in alcune aree — ad esempio nominando, come già hanno proposto, un unico ministro dell’Economia — l………. La domanda che, ci piaccia o no, si potrebbe porre già la prossima estate è se a quel piccolo gruppo convenga includere l’Italia. “
“Per quanto riguarda la stabilità finanziaria, governo e Banca d’Italia sembrano sottovalutare la gravità della situazione di alcune nostre banche. La soluzione proposta la scorsa settimana (Fondo Atlante ndr)— la seconda dopo il decreto sulla garanzia per le sofferenze bancarie varato solo un mese fa, sostanzialmente inutile, e già dimenticato — ha un difetto di fondo. Cerca di risolvere i problemi di alcune banche sostanzialmente fallite trasferendone i problemi sulle banche sane. Non bisogna poi sorprendersi se i prezzi di Borsa di queste ultime soffrono.
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