RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

sabato 9 ottobre 2021

#Video #Esclusivo - FRANCESCO RUSSO DICHIARA: “SI PUO’ RIPORTARE IL PUNTO FRANCO IN PORTO VECCHIO PER USI PRODUTTIVI CHE CREINO LAVORO DI QUALITA’ ed altre dichiarazioni interessanti


FRANCESCO RUSSO DICHIARA: “SI PUO’ RIPORTARE IL PUNTO FRANCO IN PORTO VECCHIO PER USI PRODUTTIVI CHE CREINO LAVORO DI QUALITA’ – NO AL “DIVERTIMENTIFICIO” IN PORTO VECCHIO , SI ALL’ APPLICAZIONE DELL’ ALLEGATO VIII E ALL’ USO INDUSTRIALE E PRODUTTIVO DEL PORTO FRANCO – SI AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CULTURA MITTELEUROPEA NELLA NOSTRA CITTA’- SI ALL’ “ASSESSORATO” ALLA ECONOMIA DEL MARE - TRIESTE GUARDA AD AMBURGO (che è una città-stato portuale)”-

Francesco Russo, rispondendo a delle domande, ha fatto delle dichiarazioni che rappresentano una prima CLAMOROSA apertura alle posizioni nostre e del mondo autonomista e indipendentista triestino e un riconoscimento del valore del PORTO FRANCO e della CULTURA MITTELEUROPEA.
Ci sembrano dichiarazioni importanti e indice del nuovo vento che sta spirando a Trieste dopo decenni di aria stagnante e nazionalista.
Certamente constatare che un’ industria come la BAT investa nel nuovo punto franco Freeste, portando 2.700 posti di lavoro, ha messo tutti di fronte all’ evidenza del valore del regime agevolato di Porto Franco, prima a lungo misconosciuto e sostenuto solo da pochi.
Noi abbiamo duramente condannato le posizioni che Russo ha preso a suo tempo sulla questione  di  Porto Vecchio e su tante altre cose.
E che ora sta cominciando a correggere come si vede dal video (clicca QUI).
E siamo e saremo costantemente molto critici verso il PD.
Ma vedere dei segnali di iniziale riconoscimento delle nostre tesi non può che renderci contenti e aumentare il nostro impegno perché questi spazi si allarghino, si completino e diventino parte della coscienza collettiva della nostra città.
E per estromettere dalla guida del nostro comune quel Blocco Nazionalista Italiano che ha in Dipiazza il suo esponente pubblico per la carica di sindaco.

La redazione di Rinascita Triestina

Clicca QUI  o sull' immagine per vedere il video



venerdì 8 ottobre 2021

BLOCCARLO AL BALLOTTAGGIO VOTANDOGLI CONTRO! DIPIAZZA E’ ESPRESSIONE E GARANTE DEL BLOCCO NAZIONALISTA ITALIANO RESPONSABILE DELLA DECADENZA DI TRIESTE -


 Un appello agli indipendentisti, agli autonomisti e a tutti i Triestini.

Dipiazza è espressione e garante del Blocco Nazionalista Italiano
che lo ha mandato in prima fila per continuare a governare Trieste.

Trieste, che era il fiorente porto dell' Impero, è stata portata alla attuale decadenza dal nazionalismo italiano che ha isolato per decenni il nostro porto dall’ entroterra naturale centroeuropeo e che ha tagliato sistematicamente le radici culturali mitteleuropee della nostra città.

Trieste può vivere solo come città internazionale ed europea come il suo Porto Franco Internazionale: il nazionalismo becero e provinciale la sta soffocando compromettendone il futuro.

Si susseguono da anni continue costose cerimonie e manifestazioni nazionaliste pubbliche, molte che celebrano i fasti guerreschi italiani contro i popoli vicini invece dell’ amicizia tra europei.
Fino alla farsa dell’ Assessore alla Cultura che

gira per Trieste travestito da centurione o senatore romano.
Trieste viene rinchiusa in una bolla nazionalista sotto l’ ombrello della Giunta Comunale invece di essere aperta al mondo.


Perfino la bandiera municipale di Trieste è stata rimossa
dal pennone di "Palazzo

Cheba" per essere sostituita dal tricolore per ordine di Dipiazza e contro il regolamento comunale.

Un sindaco che non si vergogna di omaggiare pubblicamente in piazza la bandiera della XMas collaborazionista e che fa l' occhiolino ai neofascisti. Clicca QUI per il video.
                                                                        
Qui invece mentre nel 2018 saluta, in qualità di
sindaco il comizio dei neofascisti di Forza Nuova, quelli che hanno assaltato la CGIL a Roma clicca QUI

L' assalto fascista alla sede del sindacato CGIL a Roma ci ha ricordato l' analogo, e più feroce, assalto fascista del 6 novembre 1953 alla sede
del 
"Fronte per l'Indipendenza del Territorio Libero di Trieste": l' indipendentismo triestino è sempre stato democratico e antifascista.

Dipiazza vorrebbe ora fare il sindaco per la quarta volta arrivando a 20 anni di sindaco…20 anni !

Proprio in questo momento irripetibile in cui il rinnovato slancio del Porto Franco Internazionale crea le condizioni per una nuova collocazione internazionale della nostra città che non può continuare ad essere amministrata in modo provinciale e ottuso "da botegher".

Per questo bisogna fermarlo e non lasciargli gestire Trieste per altri 5 anni: sarebbe un disastro per Trieste in un momento di svolta.
I prossimi 5 anni vedono una situazione favorevole e di grosse opportunità per Trieste che non si ripeterà a breve grazie al Porto Franco Internazionale e agli insediamenti produttivi in regime di Punto Franco, come la BAT con 2.700 posti di lavoro.
Altro che Musei, giardinetti e ovovie in Porto Vecchio e supermercati dappertutto…

Per fermare Dipiazza e il Blocco Nazionalista che gli sta dietro non c’ è altro modo che votare al ballottaggio per il suo antagonista, anche turandosi il naso se necessario.

Non si tratta di condividere le posizioni di Francesco Russo ma di togliere il tappo nazionalista che condanna all’ immobilismo questa città.

Noi abbiamo duramente condannato le posizioni che Russo ha preso a suo tempo sulla sdemanializzazione  di  Porto Vecchio e su tante altre cose.
Siamo costantemente molto critici verso il PD.
Adesso Francesco Russo, rispondendo a delle domande, ha fatto delle dichiarazioni che rappresentano una prima CLAMOROSA apertura alle posizioni nostre e del mondo autonomista e indipendentista triestino e un riconoscimento del valore del PORTO FRANCO e della CULTURA MITTELEUROPEA: clicca QUI PER IL VIDEO

Adesso non c'è un altro modo per evitare una devastante vittoria del blocco nazionalista italiano che andare a votare mettendo la croce sul nome di Francesco Russo.

Meglio un centro-sinistra che deve dialogare (come dimostra il VIDEO) che una vittoria del blocco turbonazionalista italiano trionfante e arrogante, gasato da un nuovo successo: è una questione pratica non ideologica.

Per questo è utile alla città che tutti vadano a votare per fermare Dipiazza, la sua corte e i suoi mandanti.
E’ questo l’ obiettivo principale in questo momento.

Per questo diamo l’ indicazione di voto a Francesco Russo al ballottaggio del 17 e 18 ottobre.

Non c’è altro modo concreto, oggi, per stoppare il nazionalismo e far ripartire la città rimettendola in sintonia con il ritrovato dinamismo del nostro Porto Franco Internazionale.

Andiamo a votare TUTTI e diamo un voto utile CONTRO IL BLOCCO NAZIONALISTA ITALIANO: i nazionalisti sperano nel nostro astensionismo.

Non è il momento di astenerci ma di partecipare per salvare la nostra città e liberare il Comune, la nostra più antica istituzione cittadina, da nazionalisti e fascisti, palesi o mascherati, che da troppo tempo lo controllano.

Paolo Deganutti insieme a tutta la redazione di Rinascita Triestina



Il video di Francesco Russo con le dichiarazioni di apertura al dialogo sulle nostre posizioni:



 


martedì 5 ottobre 2021

ELEZIONI: GLI SCALINI PER FAR RINASCERE TRIESTE

ELEZIONI: GLI SCALINI PER FAR RINASCERE TRIESTE

PRIMO STEP: far decollare ADESSO TRIESTE affermando il valore del Porto Franco Internazionale.
SECONDO STEP: sfrattare i turbo nazionalisti e neofascisti paralizzantì dalla Giunta Comunale.
TERZO STEP: acquisire assessorati e posizioni istituzionali che consentano di portare avanti il programma concretamente per il bene di Trieste.
QUARTO STEP: riportare il 54% di cittadini che non hanno votato ad avere fiducia nelle nostre istituzioni cittadine.

Siamo felici di aver contribuito al buon risultato di Adesso Trieste: lo abbiano fatto mettendo al centro il valore del Porto Franco Internazionale per lo sviluppo economico e sociale della nostra città, un tema che è stato tenuto troppo in disparte durante questa campagna elettorale .
Lo abbiamo fatto sollecitando la piena attuazione del regime di Porto Franco, dell’ Allegato VIII e della extraterritorialità doganale.
Per facilitare insediamenti produttivi nel porto Nuovo e Vecchio.
Per creare il lavoro qualificato di cui Trieste ha bisogno.
Su questo modello è arrivato l’ investimento di BAT nel Punto Franco” Freeste” che dovrebbe portare 2.700 nuovi posti di lavoro con un’ attività ecocompatibile.
Il nostro candidato in Adesso Trieste, pur senza passaggi televisivi, ha ottenuto maggiori preferenze rispetto ad altri candidati che trattavano temi analoghi legati all’ Allegato VIII nella lista “Punto Franco” di Russo.

Avevamo l’ obbiettivo di favorire la nascita di una nuova “classe dirigente” e di “passare il testimone” generazionale a dei giovani motivati e capaci, ed il successo di Adesso Trieste è il più rilevante di una lista civica negli ultimi 40 anni a Trieste.

Abbiamo contribuito proponendo altri temi come il festival internazionale “la Cultura europea incontra il mare”, la costituzione di un assessorato all’ “economia del mare” e il riutilizzo a fini produttivi del Porto Vecchio.
Abbiamo contribuito sostenendo l’ Autonomia: Trieste come a Bolzano e come ad Amburgo, che è tuttora una citta-stato portuale federata alla Germania.

Adesso bisogna rimuovere il “tappo” che blocca Trieste da troppi anni condannandola all’ immobilismo mentre il porto ha ritrovato dinamismo: e sono le forze nazionaliste, venate di fascismo, che si coagulano nel Destra-Centro triestino che deve essere rimosso dai posti di comando.

Questo è l’ obbiettivo PRINCIPALE del ballottaggio, e se per raggiungerlo bisogna “sporcarsi le mani”, come in ogni battaglia, bisogna avere il coraggio di farlo per il bene di Trieste: sarebbe comodo stare all’ opposizione protestando con i “vaffa” e intanto crescere, ma Trieste non reggerebbe ad altri 5 anni di Dipiazzismo a guida Fratelli d’ Italia, che con la fiamma tricolore del MSI nel simbolo sono di gran lunga il primo partito del Destra Centro.

E’ inevitabile, se si guarda al bene collettivo e non di forza politica, tentare un accordo al ballottaggio con Russo, che si è dimostrato un candidato debole col suo 29,15%, ponendo però dei paletti ragionevoli che sarebbe SUA RESPONSABILITA’ RIFIUTARE:
1) Un terzo degli assessorati tra cui quello all’ Economia, il nuovo al Mare, e alla Cultura per avere gli strumenti per portare avanti il programma.
2) Il/la Vicesindaco per controllare da vicino questa nuova sindacatura.
3) La rinuncia a trasformare Porto Vecchio in un luna park dando la priorità a investimenti e attività produttive e di ricerca, riestendendo ove necessario il regime di Punto Franco (che ancora sussiste grazie all’ Autorità Portuale sulla fascia costiera e all’ Adriaterminal dove c’è la base Saipem ad alta tecnologia). Bloccando quell’ obbrobrio e “partita di giro” del trasferimento degli uffici della Regione.

E darsi MOOLTO da fare per recuperare quel 54% di concittadini che hanno scelto di non votare per sfiducia o per protesta.
Dando prova di responsabilità, serietà e lontananza da ogni estremismo di cui una destra nazionalista impaurita cerca di accusare Adesso Trieste.
E’ un momento di svolta storica, impegno e iniziative straordinarie.

Paolo Deganutti
Rinascita Triestina

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