#Schengen
La chiusura dei confini con l' Austria e la barriera in costruzione al Brennero fanno emergere una realtà paradossale:
IL PORTO FRANCO INTERNAZIONALE DI TRIESTE, CHE LAVORA AL 90% ESTERO SU ESTERO, SI TROVA "DALLA PARTE SBAGLIATA DEL CONFINE" CHE LO SEPARA DAL SUO ENTROTERRA COMMERCIALE NATURALE.
L' Italia si lamenta della decisione dell' Austria (e di tutti i paesi della Mitteleuropa) però non si adegua ai parametri europei sul controllo dell' immigrazione come richiesto dai paesi confinanti.
Anche i confini francese e svizzero sono "chiusi" con aumento dei controlli da mesi.
E' analoga la situazione del confine di Tarvisio: link
L' Italia lamenta che l' introduzione di controlli ai confini provocherà danni economici.
Purtroppo è vero: è ipotizzabile un rallentamento di almeno 2 ore dei transiti commerciali il che per un TIR che trasporta un container equivale ad un costo maggiore di circa 100 euro: link.
Le imprese di autotrasporto del Veneto calcolano in 17 milioni all' anno i costi per le code dovute ai controlli al confine: link
La chiusura dei confini con l' Austria e la barriera in costruzione al Brennero fanno emergere una realtà paradossale:
IL PORTO FRANCO INTERNAZIONALE DI TRIESTE, CHE LAVORA AL 90% ESTERO SU ESTERO, SI TROVA "DALLA PARTE SBAGLIATA DEL CONFINE" CHE LO SEPARA DAL SUO ENTROTERRA COMMERCIALE NATURALE.
L' Italia si lamenta della decisione dell' Austria (e di tutti i paesi della Mitteleuropa) però non si adegua ai parametri europei sul controllo dell' immigrazione come richiesto dai paesi confinanti.
Anche i confini francese e svizzero sono "chiusi" con aumento dei controlli da mesi.
E' analoga la situazione del confine di Tarvisio: link
L' Italia lamenta che l' introduzione di controlli ai confini provocherà danni economici.
Purtroppo è vero: è ipotizzabile un rallentamento di almeno 2 ore dei transiti commerciali il che per un TIR che trasporta un container equivale ad un costo maggiore di circa 100 euro: link.
Le imprese di autotrasporto del Veneto calcolano in 17 milioni all' anno i costi per le code dovute ai controlli al confine: link
Tutto questo indubbiamente danneggia il nostro porto e la nostra città.
Ma è un dato di fatto che questo aggravio di costi, rispetto ai porti concorrenti del Nord Europa, non ci sarebbe se Trieste non fosse di fatto "prigioniera" dell' Italia e delle sue politiche, malgrado la nostra città sia nata e cresciuta in un contesto economico e geopolitico diverso da quello italiano.
Ieri, sul Corriere della Sera, Gian Antonio Stella ricordava che il "patriarca" dei sudtirolesi Silvius Magnago diceva :"«Sì, qualche volta ho ancora la sensazione di essere “prigioniero” dell’Italia, capita quando passo la frontiera del Brennero. Avverto un certo disagio, come una fitta al cuore".
Ma è un dato di fatto che questo aggravio di costi, rispetto ai porti concorrenti del Nord Europa, non ci sarebbe se Trieste non fosse di fatto "prigioniera" dell' Italia e delle sue politiche, malgrado la nostra città sia nata e cresciuta in un contesto economico e geopolitico diverso da quello italiano.
Ieri, sul Corriere della Sera, Gian Antonio Stella ricordava che il "patriarca" dei sudtirolesi Silvius Magnago diceva :"«Sì, qualche volta ho ancora la sensazione di essere “prigioniero” dell’Italia, capita quando passo la frontiera del Brennero. Avverto un certo disagio, come una fitta al cuore".
Adesso al Brennero sono
in costruzione delle barriere e la fitta al cuore, ed anche al
portafoglio, la avvertiamo anche noi constatando che Trieste, con il suo porto
che continua ad essere il nostro vero motore economico, si trova "dalla
parte sbagliata del confine".
Bottino di guerra dell' Italia da 100 anni ormai, confinata nel Sud dell'
Europa in crisi irreversibile...e l' invecchiamento e il calo della popolazione e il tracollo dell' economia
e dei posti di lavoro stanno a dimostrarlo.
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