Sarebbe la fortuna di Trieste lasciare l' Italia al suo, triste e segnato, destino e tornare a essere parte organica della Mitteleuropa come Città autonoma - Porto Franco Internazionale al servizio di tutte le nazioni, come è stata per secoli al pari delle citta-porto anseatiche del Nord.
Ma non c' è "indipendentista" che non si sia sentito dire da qualche illuminato campione della modernità ed europeismo d' accatto: "come potete pensare a staccarvi dall' Italia in un mondo sempre più globalizzato ?".
Come se far parte dell' Italia fosse il passaporto per il mondo e l' Europa (quella vera) e non l' esatto contrario come tutto, ma proprio tutto, sta dimostrando comprese le ultime disavventure bancarie e finanziarie di un paese in pratica commissariato.
Gli autori di queste osservazioni "progressiste" non si rendono nemmeno conto di non saper nulla della situazione mondiale (di cui fanno parte realtà come Singapore e Hong Kong ma anche numerosi Porti e Zone Franche) e di essersi ridotti ad alfieri e sostenitori di uno Stato Nazione decrepito, antistorico, sempre più isolato e per giunta decotto economicamente, politicamente e moralmente nonchè destinato a diventare colonia di ben più solide realtà europee.
Pensano di parlare di "mercati globali" mentre in realtà pensano al Partito della Nazione di
Renzi e alle tragiche vicende della "banca più antica del mondo", quel MPS toscano che è sempre stata la banca di famiglia degli ambienti PD e che è diventata la peggior banca d' Europa.
Sono dei poveretti affascinati dai salotti e dalle "elite" finanziarie che, con modi raffinati e faccia di bronzo, stanno sodomizzando da 8 anni l' esecrato "popolo" rozzo e puzzolente per salvare il loro sistema bancario e finanziario.
La storia della "Crisi" e del collasso economico italiano è tutta qui.
Raffinati squali finanziari contro popolazione "Populista" alla vana ricerca di una leadership in grado di riscattarla.
E dire che "Populismo" era il nome di un grande movimento di ispirazione di riscatto dei ceti popolari e contadini cui aderivano personaggi del calibro di Lev Tolstoj e Dostoevskij: un nobile nome che ora usano in modo spregiativo contro chiunque si ribelli al "pensiero unico" ispirato dal mondo finanziario.
Cosicchè "Populista" sarebbe sia la destra nazionalista (che poi si trovano a fianco nelle loro crociate anti-indipendentiste), sia chi auspica un destino internazionale per Trieste sottraendola alle mortali sabbie mobili della palude italiana.
Una frase del bieco populista russo Tolstoj, movimento cui aderivano anche squallidi personaggi come Dostoevskij e Turgenev, mica geni come Renzi e Alfano.
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