Leggiamo che viene abolito il trenino in Porto Vecchio: non ci stracceremo le vesti per la disperazione.
Leggiamo che i passeggeri sono 70 (SETTANTA) A SETTIMANA a fronte di una spesa iniziale di più di € 250.000 più quella per il personale che serve a farlo viaggiare e le manutenzioni.
Ricordiamo che, un paio di mesi fa, alla conferenza con cui l’ Advisor (consulente) per Porto Vecchio, costato altri € 200.000, aveva raccontato delle banalità conosciute da tutti, Cosolini annunciava trionfalmente la prossima messa in servizio del “trenino”.
Manca di conoscere quale sia il vero numero di visitatori paganti alla mostra sulle Navi del Lloyd che, secondo il PD, sarebbe dovuta essere il cuore di una grande calamita turistica: l’ ipotizzato “Museo del Mare”. E un conto sui costi e sugli incassi e sui soldi pubblici investiti che dia conto del deficit.
Tutto questo dà la misura dell’ inconsistenza delle vaghe
ipotesi “fantaturistiche” sull’ urbanizzazione / privatizzazione di Porto
Vecchio conseguente al famoso emendamento sulla “sdemanializzazione” del sen.
Russo.
Si tratta di ”fuffa”politica pompata dai media che in oltre un anno e mezzo
non ha prodotto neanche l’ ipotesi di mezzo posto di lavoro ma è già costata
oltre € 500.000 di denaro pubblico.
Lo stesso Piccolo ha compiuto recentemente un inversione di rotta, con una spettacolare capriola di Roberto Morelli che in un editoriale ha parlato più realisticamente di NO TAX AREA IN PORTO VECCHIO per imprese ed istituzioni finanziarie.
Ma la progettata No
Tax area del Porto Franco ha bisogno di un Punto Franco Extradoganale per
essere istituita, come era previsto dalla legge 19/91, mentre lo hanno appena
tolto da Porto Vecchio per ottemperare allo sciagurato emendamento Russo.
Per fortuna il
Commissario all’ Autorità Portuale lo ha saggiamente fatto mantenere sulla
fascia costiera di 15 metri, da cui può nuovamente essere riesteso a tutta l’
area.
Ma adesso l’ insidia viene da Dipiazza che vuole mettere in
Porto Vecchio il Mercato Ittico all' ingrosso realizzando inconsapevolmente i primi "No Tax
Sardon" al mondo… oppure facendo abolire il Punto Franco anche dalla fascia
costiera.
Poi oggi leggiamo che
si rinuncia anche al progetto alla “Paperoga” di mettere la biblioteca in Pescheria
Centrale (costato altri € 50.000 solo di fattibilità): un edificio con una cubatura immensa da
riscaldare e strutturalmente umido per metterci gente che deve stare seduta a
leggere libri di carta deteriorabili….
Far e disfar xe tutto
un lavorar.
Complessivamente siamo a oltre mezzo milione di euro dei contribuenti buttati per fantasie
dei politici e si domandano perché la gente non vuole più continuare ad
alimentarli con le tasse…
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